Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
27 maggio 2021
Rassegna n. 330
Per informazioni e contatti manda un messaggio
Per ascoltare l’audio della rassegna:
Si terrà oggi alle 18:30 il convegno online della piattaforma S/Murare Palestina.https://www.anbamed.it/2021/05/26/s-murare-palestina/
Alle ore 21 la proiezione del film The Present di Farah Nabulsi
vincitore del premio BAFTA 2021 e candidato all’Oscar nella categoria miglior cortometraggio. Registrarsi a questo link: QUI
Il 31 maggio sarà assegnato, ad uno di voi, il quadro dell’artista e poeta Giovanni Torres La Torre. (per avere ulteriori info sull’artista, clicca qui)
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Le notizie
Palestina Occupata:
Pulizia etnica a Salwan, quartiere nelle vicinanze di Gerusalemme Est. Rinviata la sentenza di sgombero di due case palestinesi a favore dei coloni. Davanti alla sede del Tribunale la polizia ha disperso con la forza i manifestanti che pacificamente esibivano cartelli con su scritto: “Non ce ne andremo!” e “No alla pulizia etnica!”. Nel solo quartiere di Hay Al-Hawa, sono 760 i palestinesi minacciati di espulsione su base etnica per via giudiziaria. Nella stessa cittadina di Salwan ci sono altri due quartieri nel mirino delle autorità israeliane, che intendono cacciare le famiglie palestinesi, musulmane e cristiane, per realizzare progetti urbani di colonizzazione ebraica.
Iraq:
Arrestato Qassim Muslih Khavaggi, un importante capo delle milizie Hashd Shaabi. Una forza congiunta irachena e statunitense ha compiuto l’irruzione con elicotteri nella zona di Addawra, a sud ovest di Baghdad. Khavaggi è accusato per le uccisioni di attivisti e per il lancio di missili contro la base USA di Ain Al-Assad. Nel centro di Baghdad, le milizie Hashd Shaabi hanno messo in campo una dimostrazione di forza, assediando la casa del premier e la presidenza del Consiglio, rivendicando il rilascio immediato del loro capo.
Siria:
Si sono svolte ieri le elezioni presidenziali che incoroneranno per la quarta volta, per altri 7 anni, il presidente Bashar Assad.
La propaganda del regime afferma che il ministero dell’interno ha prolungato l’apertura dei seggi fino alla mezzanotte, “per permettere a tutte le persone in fila di poter votare”. Secondo l’opposizione la proroga è il risultato del boicottaggio popolare a queste elezioni farsa dal risultato predeterminato. La Tv di Stato ha mandato in onda immagini di manifestazioni pro Assad davanti ai seggi.
Sudan:
Sono iniziate ieri a Juba, capitale del Sud Sudan, le trattative tra il governo di Khartoum e il Movimento Popolare diretto da Abdel Aziz El Helou. Le due parti avevano raggiunto lo scorso marzo un accordo preliminare che definiva il quadro di una pacificazione del paese su base federale e laica, per mettere fine alla ribellione nelle due province di Kardafan e Nilo Blu. L’incontro attuale mira a firmare un accordo di pace, con l’inclusione dei movimenti autonomisti nelle forze armate e di sicurezza. Lo scorso ottobre, il premier Hamdouk aveva firmato un accordo di pace con gli altri movimenti ribelli, in particolare per il Darfur.
Oman:
Da quattro giorni sono in corso manifestazioni in diverse città del sultanato contro la disoccupazione e il carovita. Migliaia di persone sono scese nelle città di Sohar (nord) e Sallala (Sud). La stampa locale non ha dato la notizia delle proteste, ma sui social stanno girando dei video che mostrano la repressione dura da parte della polizia. Secondo fonti non confermate sono stati compiuti diversi arresti.
Egitto:
Pesanti condanne contro molestatori e violentatori. I tribunali egiziani hanno emesso diverse sentenze contro i responsabili di atti di molestie e di violenza sessuale, con pene detentive di 10 anni e in un caso fino a 15 anni di carcere, perché la vittima era minorenne. Un uomo accusato da due donne è stato condannato a tre anni di carcere per molestie via Internet. I movimenti femministi egiziani hanno lavorato nell’ultimo anno a sensibilizzare l’opinione pubblica contro il fenomeno diffuso delle molestie sessuali nei luoghi pubblici e nei mezzi di trasporto. Particolarmente proficua è stata la campagna per convincere le vittime a denunciare. Il governo ha emesso un decreto legge per consentire alle donne che ricorrono alla magistratura di mantenere l’anonimato, legge che è stata poi approvata dal Parlamento.
Emirati Arabi Uniti:
Lo scrittore giordano, Jalal Barjas, ha vinto il Booker arabo con il romanzo “I quaderni del libraio”. La XIV edizione del prestigioso premio emiratino si è tenuta in modalità virtuale a causa dell’emergenza Covid. Al concorso letterario sono stati presentati 140 romanzi, tra i quali la giuria ha selezionato lo scorso febbraio una breve lista di 6 autori. Ieri la votazione dei critici ha premiato Barjas. Il romanzo affronta il tema dell’emarginazione, raccontando le peripezie di una libraio che ha perso il suo lavoro. Ridotto a vivere per strada, ha cominciato ad interpretare i personaggi dei romanzi che divorava nella sua libreria. Un declino mentale, fino alla schizofrenia, con atti di delinquenza incontrollati, fino ad un incontro con… Non si racconta il finale dei romanzi. Il premio è di 50 mila dollari più le spese di traduzione in inglese. Agli altri 5 della lista breve vanno 10 mila dollari.
(Ecco la notizia sul sito del premio, in lingua inglese)
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