Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
4 Giugno 2021,
Rassegna n. 338
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I titoli
Tunisia: Due corpi recuperati e 23 dispersi nel cimitero Mediterraneo.
Palestina Occupata: Dieci droni israeliani sui cieli di Gaza interrompono il cessate il fuoco.
Sudan: Manifestazioni per chiedere Verità e Giustizia sull’eccidio di due anni fa.
AQIM: Una taglia di 7 milioni di dollari per chi fornisce informazioni sul capo di Al Qaeda del Maghreb.
Libano: La CPI chiude i battenti del processo contro Ayyash, per mancanza di fondi.
Siria: Allarme ONU per i tre milioni di sfollati nel nord ovest.
Le notizie
Tunisia
Cimitero Mediterraneo e fortezza Europa.
Due corpi recuperati e 23 dispersi durante un’opera di salvataggio della Guardia Costiera tunisina nei pressi della piattaforma Miscar per l’estrazione del gas. La barca che li trasportava era partita dal porto di Zuwara in Libia. Secondo le testimonianze dei superstiti, il numero al momento della partenza era di circa 100 persone, 75 di loro sono stati tratti in salvo e sono di nazionalità eritrea, sudanese ed egiziana.
Palestina Occupata
Dieci droni israeliani hanno interrotto il cessate il fuoco a Gaza, sorvolando la città e i suoi quartieri. La contraerea palestinese ha risposto con intense raffiche per abbatterli. È la prima volta, dalla fine dell’aggressione israeliana. che avvengono queste ricognizioni a bassa quota da parte dell’esercito di Tel Aviv.
La Croce Rossa Internazionale ha espresso la sua disponibilità a compiere un ruolo di mediazione per lo scambio di prigionieri tra Tel Aviv e i movimenti palestinesi. Lo ha annunciato Robert Mardini, direttore generale, in una conferenza stampa a Gerusalemme Est, dopo un viaggio a Gaza, Tel Aviv e Ramallah. Mardini ha sottolineato la gravità della situazione a Gaza, affermando che “gli aiuti d’emergenza non possono essere soluzioni permanenti, ma si deve lavorare per un accordo politico. Un’intera generazione di cittadini di Gaza ha conosciuto soltanto l’embargo e le guerre”. La mediazione tra Hamas e il governo Netanyahu è stata svolta nei giorni scorsi dal capo dei servizi egiziani, Kamal Abbas. La trattativa indiretta è stata confermata sia dallo stesso Netanyahu che dal leader politico palestinese, Sinwar, che ha anticipato la richiesta di liberare 1111 detenuti palestinesi in cambio della liberazione dei 4 israeliani catturati da Hamas, due soldati (dal 2014) e due agenti.
Sudan
Migliaia di persone hanno manifestato a Khartoum davanti ai palazzi del potere. Le loro rivendicazioni: “Verità e giustizia per le vittime dell’eccidio del 3 giugno” di due anni fa. Le proteste si sono svolte davanti alla presidenza dello Stato, alla sede del governo, alla Procura generale della Repubblica e davanti al comando generale delle forze armate. Proprio di fronte a quest’ultima sede, due anni fa, è avvenuta una strage. I militari avevano sparato con pallottole da guerra uccidendo, secondo fonti mediche, 128 manifestanti. A due anni di distanza l’inchiesta non ha portato a nessun risultato concreto e soltanto dopo le pressioni dell’opinione pubblica e le mobilitazioni, la magistratura ha annunciato che entro tre mesi verranno resi noti i risultati dell’inchiesta giudiziaria.
AQIM
Il Dipartimento di Stato USA ha stanziato un premio di 7 milioni di dollari a chi fornisce informazioni che portino all’arresto del capo di Al-Qaeda nel Maghreb Islamico (AQIM), l’algerino Abu Ubaydah Yusuf Al-Anabi. La sua nomina a capo dell’organizzazione terroristica è avvenuta in seguito all’uccisione in Mali del predecessore, Abdelmalik Droukdal, da parte dell’esercito francese nel giugno 2020.
Libano
La Corte Penale Internazionale (CPI) ha sospeso la seduta per il processo contro Salim Ayyash, membro di Hezbollah, condannato per l’assassinio di Rafiq Hariri. La seduta sarebbe dovuta tenersi il 16 giugno e oggetto delle imputazioni sono tre casi di assassinio politico. La cancellazione della seduta è stata motivata dalla mancanza di fondi. Dopo 15 anni di indagini costate circa 800 milioni di euro, la CPI ha condannato, lo scorso agosto 2020, Salim Ayyash e assolto gli altri tre imputati. Il Libano copre il 49% delle spese del Tribunale, ma la crisi economico – finanziaria ha impedito al governo di Beirut di assolvere i propri impegni.
Siria
L’ONU ha messo in guardia da una sicura crisi umanitaria in caso non venisse rinnovato il programma di aiuti agli sfollati siriani. Mark Katz, vice coordinatore degli aiuti umanitari e responsabile per la Siria, ha sostenuto che “Nel nord ovest della Siria ci sono circa tre milioni di sfollati che vivono da diversi anni in tende, senza nessuna possibilità di lavoro. È necessario che il Consiglio di Sicurezza affronti seriamente il problema”.
Lo scorso anno, a causa del veto russo e cinese, è stata limitata la distribuzione degli aiuti ad un solo valico di frontiera tra Turchia e Siria.