Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
9 Giugno 2021,
Rassegna n. 343
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Nella rubrica Approfondimenti pubblichiamo stralci dell’intervista del fumettista Zerocalcare, sulla visita di una delegazione italiana a Sinjar e campo profughi Makhmour, nel Kurdistan iracheno, rilasciata all’Espresso.
La prossima opera da assegnare è un disegno di Vauro Senesi, realizzato appositamente per sostenere Anbamed.
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I titoli
Palestina: Sono arrivate al Cairo le delegazioni palestinesi per tentare la ricomposizione del movimento di resistenza.
Israele: La fiducia al governo Bennet-Lapid si voterà la prossima Domenica.
Etiopia: In alcune zone del Tigray la popolazione non ha nulla da mangiare. Addis Abeba non ammette l’ingresso degli aiuti ONU.
Egitto: Sparizione forzata per l’ex diplomatico in Venezuela, Yahia Negm. Aveva criticato il governo sui social.
Algeria: Tre giorni di silenzio elettorale prima del voto del 12 giugno.
Le notizie
Palestina
Le delegazioni dei movimenti palestinesi sono arrivate al Cairo su invito del presidente Al-Sissi, per concordare un programma comune e mettere fine alla rottura politica tra Hamas e Fatah, i due maggiori partiti. L’incontro è programmato per sabato e durerà due giorni. In contemporanea arriverà al Cairo una delegazione israeliana per affrontare le questioni della tregua a Gaza e dello scambio di prigionieri di guerra.
Israele
La prossima domenica il Parlamento israeliano voterà la fiducia al nuovo governo Bennett-Lapid. Un ritardo che mette a disposizione dell’attuale primo ministro una settimana di tempo per scardinare la debole maggioranza che sta per disarcionarlo. Basterebbe convincere un solo deputato del partito di destra “Yamina” a non votare per non raggiungere i 61 voti necessari per la fiducia. La stampa israeliana insinua che l’amicizia che lega il presidente della Knesset a Netanyahu ha avuto la sua influenza sulla determinazione del calendario dei lavori. Sostenitori del Likud hanno inscenato manifestazioni davanti alle case dei deputati di “Yamina”, accusandoli di “tradimento”.
Etiopia
Le popolazioni di una zona del Tigray è a rischio fame. A Gafta Homeira, nel triangolo di confine con Sudan e Eritrea, la gente non ha nulla da mangiare e ha fatto ricorso alla raccolta di erbe per sfamarsi, come riporta la BBC. Denunciano che milizie armate hanno rubato le loro scorte e il bestiame e prima di allontanarsi hanno bruciato i raccolti. Il governo di Addis Abeba non ha autorizzato le organizzazioni dell’ONU a portare soccorso nella zona.
Egitto
Un altro caso di sparizione forzata.
Yahia Negm, ex ambasciatore in Venezuela, è stato arrestato nella su abitazione per poi sparire per una settimana senza che la famiglia e gli avvocati sapessero dove fosse stato recluso. Il 2 giugno è comparso in Tribunale, nel quale gli è stato confermato l’arresto per altri 15 giorni. La famiglia non è mai stata informata del luogo di detenzione. Negm è malato di cuore e ha bisogno di medicine che il sistema carcerario sicuramente non gli fornisce. L’ex ambasciatore aveva scritto sui social un commento critico alla condotta del governo sulla crisi delle acque del Nilo. È accusato del reato fotocopia: “diffusione di notizie false, uso distorto dei social ed appartenenza a organizzazione terroristica”.
Algeria
Si è conclusa alla mezzanotte di ieri la campagna elettorale ed è iniziato il periodo di tre giorni di silenzio e di riflessione. Si vota sabato 12 giugno. Sono elezioni controverse, perché sono molti i partiti che hanno chiamato all’astensione e soprattutto il movimento Hirak che due anni fa aveva costretto pacificamente il presidente Boutefliqa a dimettersi. Mentre il presidente Tabboun vede nelle elezioni una seconda tappa delle riforme, gli oppositori sostengono che il sistema di controllo dell’esercito sulla politica è intatto. La frammentazione delle liste presentate (837 liste indipendenti) impedirà che un solo partito otterrà la maggioranza e di conseguenza la formazione del futuro governo sarà sotto le ali del presidente, garante dei militari.
Approfondimento: