Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

13 giugno 2021,

Rassegna n. 347

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L’amico Raffaele Taddeo ha compiuto gli anni lo scorso 8 giugno. Per festeggiare i suoi 80 anni, i familiari e gli amici stanno organizzando oggi una festa a sorpresa, con tanti messaggi di riconoscenza e di amicizia. Anche la redazione di Anbamed intende partecipare simbolicamente a questa festa con una presentazione del suo lavoro encomiabile per la diffusione e la valorizzazione della multiculturalità.

Buon compleanno, Raffaele!

La prossima opera da assegnare è un disegno di Vauro Senesi, realizzato appositamente per sostenere Anbamed.

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I titoli

Afghanistan: Due attentati a Kabul. Morti e feriti, tutti civili.

Sud Sudan: Agguato contro un convoglio umanitario. Due operatori assassinati.

Algeria: Bassa affluenza ai seggi, soltanto il 30,2% è andato a votare. Per il presidente Tabboun, “E che se ne importa!”.

Tunisia: La polizia disperde con violenza le proteste contro i metodi violenti degli agenti. Il presidente Saied in visita alle famiglie delle vittime.

Israele: Oggi la Knesset vota la fiducia al governo Bennett-Lapid. È finita l’era Netanyahu?

Le Notizie

Afghanistan

Due attentati a Kabul contro due mini pullman di trasporto passeggeri in un quartiere sciita. 7 morti e 6 feriti, secondo il ministero dell’Interno. Nessuna rivendicazione, ma il governo accusa il movimento Taliban. Con l’accelerazione del ritiro delle truppe statunitensi e della Nato, la recrudescenza della azioni terroristiche è cresciuta. I jihadisti controllano militarmente diverse province, anche in zone vicine alla capitale. In un comunicato firmato Emirato Islamico dell’Afghanistan, il movimento minaccia tutte quelle nazioni che compieranno “l’errore” di lasciare proprie truppe nel paese, con il pretesto di proteggere ambasciate e aeroporti.

Sud Sudan

In un agguato contro il convoglio di una delle organizzazioni non governative maggiormente impegnate sul fronte della salute, l’Italiana Medici con l’Africa, Cuamm, due operatori sono rimasti uccisi: un medico nutrizionista e un autista. È accaduto nella contea di Yirol West, nel Lakes State, lunedì scorso. I due operatori che hanno perso la vita sono il 35enne Moses Maler ed il 30enne Abraham Gulung. Dalla sede centrale della Ong a Padova, i responsabili sono scioccati, ma sono determinati a rimanere in Sud Sudan e proseguire la loro opera di solidarietà.

Vi proponiamo la testimonianza di Chiara Scanagatta, responsabile progetti Cuamm in Sud Sudan, sentita da Marco Trovato, direttore di Africa Rivista: https://www.youtube.com/watch?v=3_SeOBUwsKs&t=42s

Algeria

Si sono chiuse le urne ieri alle ore 20:00 (ora di Algeri), con la partecipazione – secondo il comunicato finale dell’Ente nazionale indipendente delle elezioni – del 30,2% degli aventi diritto. Fino alle 16:00 aveva votato soltanto il 14% e le operazioni sono state prolungate di un’ora rispetto all’orario precedente di chiusura dei seggi. Molti osservatori mettono in dubbio il dato finale, perché l’affluenza ai seggi – secondo i media locali – è stata notevolmente bassa e non si sono registrate file nelle ore pomeridiane. Nella mattinata, il presidente Tabboun aveva messo le mani avanti dichiarando che per lui non ha nessun interesse l’affluenza alle urne e che chi ha invitato all’astensione deve rispettare chi è andato a votare. La fase futura per l’Algeria è molto delicata, perché la stabilità del paese dipende anche dalle scelte che farà la casta dei militari: continuare la repressione strisciante oppure garantire le fondamentali basi di uno stato di diritto (libertà di espressione e organizzazione, separazione dei poteri, una Costituzione condivisa e leggi democratiche). Il 70% di astensione non garantisce al nuovo parlamento una legittimità piena e quindi si impone una fase di riflessione nei piani alti del potere, per non far deragliare il paese nell’instabilità oppure nella perdurante debolezza di fronte alle sfide esterne, in particolare nel contenzioso con il Marocco.

Tunisia

Il presidente tunisino, Qais Saied, ha visitato nel quartiere Sidi Hossein, nella capitale, la famiglia del giovane ucciso in commissariato e quella del giovane denudato e seviziato durante il suo arresto, dopo una manifestazione di protesta. Saied si è incontrato con il premier Msheishi ed ha chiesto che vengano consegnati alla magistratura i responsabili di queste atrocità. I sindacati, i partiti di opposizione e le  organizzazioni per i Diritti Umani stanno programmando una manifestazione di massa contro i soprusi della polizia. Le proteste spontanee sono continuate anche ieri e la polizia ha usato la forza per disperdere gli attivisti.

Israele

Oggi la Knesset vota la fiducia al governo Bennett-Lapid. Ieri, sabato, migliaia di manifestanti hanno festeggiato, a Gerusalemme davanti alla casa del premier, la prossima fine del dominio politico di Netanyahu. Una manifestazione gioiosa condotta sulle note di “Bella ciao” cantata in italiano. Manifestazioni simili sono state effettuate dallo scorso luglio 2020, ogni sabato sera, per chiedere le dimissioni di Netanyahu, accusato di corruzione in tre indagini della magistratura. La coalizione che sorregge il nuovo governo è variopinta e con una maggioranza risicata di 61 voti su 120 deputati. Fino all’ultimo Netanyahu sta giocando le sue carte per far fallire l’accordo oppure per farlo cadere nei prossimi mesi. Ha lasciato un boccone avvelenato con l’autorizzazione per martedì della marcia delle bandiere, indetta dall’estrema destra a Gerusalemme, con un percorso che tocca i luoghi sacri musulmani. Uno dei deputati che si è battuto contro questa marcia è Ofer Cassif, del partito comunista israeliano Hadash, eletto nella lista unita. Cassif è stato malmenato dalla polizia durante una delle sue proteste contro l’invasione della spianata delle moschee da parte dei coloni oltranzisti.

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