Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
1° Luglio 2021
Rassegna anno II/n. 1
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Ieri, in occasione dell’anniversario di Anbamed, il Direttivo dell’associazione ha assegnato ad Emilio Molinari l’opera artistica di Vauro Senesi, realizzata appositamente per sostenere Anbamed.
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I titoli
Yemen: Una giovane modella e attrice processata a Sanaa per offesa al comune senso del pudore.
Yemen: Il governo riconosce gli Houthi come forza politica, ma la guerra a Maarib continua.
Algeria: L’ex governatore della Banca centrale incaricato a formare il nuovo governo, dopo le elezioni del 12 giugno.
Sudan: Violenta repressione dei manifestanti che chiedevano le dimissioni del governo.
Libano: L’esercito scende in piazza e la gente lancia pietre contro i soldati.
Tunisia: La deputata Abeer Mussa picchiata in Parlamento da un collega della maggioranza.
Egitto: Sgominata una banda dedita agli scavi archeologici clandestini. Implicato nel traffico di reperti anche un noto imprenditore.
Le notizie
Yemen
Una giovanissima modella ed attrice yemenita è in carcere a Sanaa, dallo scorso febbraio, con l’accusa di offesa al comune senso del pudore. Intisar Hamadi, 20 anni, è comparsa davanti al tribunale dopo 4 mesi di arresti precauzionali in attesa di giudizio. Secondo Human Rights Watch, la ragazza ha subito in carcere offese e molestie sessuali. Interrogata dalla polizia dei ribelli Houthi, è stata costretta a firmare i verbali con gli occhi bendati.
Yemen
In uno sviluppo politico importante, il ministro degli esteri yemenita, Ahmed Awad Bin-Mubarak, ha dichiarato che il governo esiliato ad Aden riconosce gli Houthi come parte politica ed è disponibile al dialogo per una soluzione negoziale del conflitto. Negli ultimi due mesi ci sono stati diversi tentativi, con la mediazione ONU, Stati Uniti e Oman, per arrivare ad una tregua ed avviare i negoziati di pace, bloccati dal 2018, ma l’irrigidimento dei ribelli ha fatto fallire le mediazioni. Nell’intento dei ribelli, la conquista di Maarib rafforzerebbe la loro posizione negoziale, continuando un’offensiva che non ha nessuna possibilità di successo per l’equilibrio delle forze in campo. Ieri, un obice di mortaio, lanciato contro la periferia di Maarib, ha ucciso una donna ed i suoi tre figli.
Algeria
Il presidente algerino ha incaricato, Ayman Bin Abdel-Rahman, ex ministro delle finanze, a formare il nuovo governo, dopo le elezioni politiche del 12 giugno. La decisione è stata presa in seguito alle consultazioni con i partiti rappresentati nel nuovo Parlamento. Le elezioni hanno ridimensionato l’FLN, anche se rimane il primo partito. Bin Abdel-Rahman prima di coprire l’incarico di ministro delle finanze era il governatore della Banca centrale algerina. Un tecnico alla guida del governo per traghettare l’Algeria fuori dalla crisi politica che la attanaglia, a causa della rottura tra palazzo-piazze e dalla crisi economica provocata dal calo dei prezzi petroliferi, principale fonte di entrate dello Stato.
Sudan
La polizia ha caricato con dura violenza le manifestazioni di piazza per l’anniversario della repressione di due anni fa davanti al palazzo presidenziale. La contestazione era stata indetta da due raggruppamenti politici con obiettivi diversi: uno rivendica le dimissioni del governo, mentre l’altro chiede una correzione di rotta, per portare il paese verso la democrazia e il ritorno dei militari nelle caserme. La fase politica è delicata e lo stesso primo ministro Hamdouk ha riconosciuto nei giorni scorsi “l’esplosività della situazione a causa del dualismo di potere tra governo (civile) e presidenza (a guida militare)”. L’Ira della popolazione è provocata dal mancato processo ai militari che hanno sparato e ucciso più di 100 manifestanti durante la rivolta del 2019, che ha portato alla caduta dell’ex dittatore Omar Al-Bashir. Alla manifestazione di ieri nella capitale sudanese ha partecipato più di un milione di persone.
Libano
Continuano gli scontri per le proteste contro il carovita. La decisione del governo dimissionario di aumentare i prezzi dei carburanti ha incendiato le piazze. A Tripoli, i manifestanti hanno lanciato pietre contro i mezzi dell’esercito scesi per proteggere le sedi pubbliche e le banche dopo gli attacchi dei giorni scorsi. I soldati hanno sparato in aria per disperdere i manifestanti. La crisi libanese si sta aggravando anche per la mancanza di un governo in carica; la caduta del valore della lira è senza freni e a pagarne il prezzo sono i cittadini, ridotti in povertà e privi di servizi essenziali come l’elettricità, le medicine e i carburanti.
Tunisia
È stato arrestato il poliziotto che ha denudato e torturato un minorenne durante i moti di piazza del 10 giugno a Tunisi. Grazie ai video circolati sui social è stato individuato e la magistratura lo ha accusato di maltrattamento e violenza su minore. Il caso ha suscitato forti reazioni a livello locale ed internazionale ed il ministero dell’Interno ha tentato di fornire una versione distorta dei fatti, sostenendo che il ragazzo era ubriaco e si era denudato da solo come atto provocatorio contro le “forze dell’ordine”.
Il Parlamento tunisino ha registrato ieri una pagina scandalosa. Un deputato ha picchiato la capogruppo del partito desturiano, Abeer Mussa, per impedire che riprendesse in diretta la seduta. L’atto sconsiderato è stato condannato da tutti i partiti dell’opposizione, dal sindacato dei lavoratori e dalle organizzazioni femministe. Silenzio da parte del governo e dal Partito islamista Ennadah, al quale appartiene il presidente del Parlamento, Ghannouchi.
Egitto
Sono state arrestate 19 persone accusate di scavi archeologici illegali ed esportazione di reperti. Tra di loro anche l’uomo di affari, Hassan Ratib, finanziatore dell’impresa. Le indagini sono partite dal ritrovamento su un’auto di monete antiche e statuette che il proprietario non ha saputo spiegarne l’origine. La perquisizione nella sua casa ha portato alla luce altri reperti trafugati e i libri paga degli operai. Il sopralluogo nelle località degli scavi ha messo in evidenza l’esistenza di una banda criminale ben organizzata, attrezzata ed a conoscenza dei luoghi archeologici protetti dall’Ente statale. Il controllo sui conti bancari del primo arrestato, risultato il capobanda, ha svelato i suoi legami con l’imprenditore che ha versato ingenti somme di denaro per investire nell’impresa.