Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
2 Luglio 2021
Rassegna anno II/n. 2
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I titoli
Palestina Occupata: Bombardamento israeliano su Gaza, in risposta ai palloni incendiari.
Afghanistan: I Taliban avanzano e accerchiano molte città.
Guerre USA: È morto Donald Rumsfeld, ex ministro della difesa. La sua politica guerrafondaia ha causato la morte di 400 mila persone.
Turchia: Da ieri Ankara è fuori dalla Convenzione di Istanbul. Negli ultimi anni, una donna assassinata al giorno.
Libia: Nessun accordo sulla Carta costituzionale al Forum libico per il dialogo politico.
Libano: “Il 30% dei bambini non ha da mangiare”, secondo un rapporto dell’Unicef.
Palestina: La famiglia di Nizar Bannat accusa alti esponenti dell’ANP per il suo assassinio.
Palestina: L’arte dei graffiti contro il muro dell’Apartheid.
Le notizie
Palestina Occupata
I caccia di Tel Aviv hanno colpito nella notte la striscia di Gaza senza causare vittime, secondo una fonte palestinese. I raids secondo il governo Bennett sono la risposta ai palloni incendiari lanciati da Gaza. La protezione civile israeliana ha informato di 4 interventi per spegnere il fuoco divampato in zone agricole nei dintorni di Ashkelon. È la seconda volta nella quale viene interrotto il cessate il fuoco raggiunto lo scorso 21 maggio, con la mediazione egiziana, tra i movimenti palestinesi e Israele.
Afghanistan
La Germania ha annunciato di aver ritirato l’ultimo soldato dall’Afghanistan. L’Italia lo aveva già fatto qualche giorno prima. La situazione nel paese sta precipitando. I miliziani Taliban avanzano in quasi tutto il territorio, controllano già il 70% delle zone rurali e assediano molte città. Le trattative a Doha non decollano e – secondo gli esperti – appena si ritireranno tutte le truppe straniere si scatenerà una guerra che spazzerà il debole e diviso governo di Sharif Ghani.
Guerre USA
È morto a 88 anni l’ex ministro della difesa statunitense, Rumsfeld. È stato l’architetto delle invasioni di Afghanistan e Iraq. Il sito USA Intercept titola: “Addio Ronald Rumsfeld, squallido criminale di guerra” e il Daily Beast lo ricorda come “l’uomo che ha causato l’uccisione di 400 mila persone ed è morto in modo pacifico”. I popoli dell’Afghanistan e dell’Iraq lo ricorderanno come il primo responsabile delle torture compiute dai soldati statunitensi nei campi di prigionia di Guantanamo e di Abu Ghraib. I giornalisti statunitensi lo ricorderanno per il suo goffo sillogismo del “noto noto e ignoto ignoto” (il video della dichiarazione bizzarra), per camuffare le bugie dell’amministrazione Bush sulle armi di distruzione di massa, mai possedute dall’Iraq di Saddam Hossein, ma che nel 2003 sono state all’origine dell’invasione anglo-americana dell’Iraq.
Turchia
Da ieri Ankara è fuori dalla Convenzione di Istanbul. La decisione del presidente Erdogan, annunciata lo scorso marzo, è un atto politico per accontentare la sua maggioranza fondamentalista e di destra, che non tiene conto della quotidiana violenza che le donne subiscono all’interno delle mura domestiche. Negli ultimi 5 anni in Turchia è stata uccisa una donna al giorno. Le associazioni delle donne turche stanno organizzando una forte mobilitazione per contestare questa decisione.
Libia
L’incontro a Ginevra del Forum libico per il dialogo politico è fallito nel raggiungere un accordo sulla Carta costituzionale per lo svolgimento delle elezioni il prossimo 24 dicembre. I lavori vengono prolungati anche nella giornata odierna, per tentare in extremis di arrivare ad un’intesa. Gli islamisti adesso chiedono di svolgere soltanto le elezioni politiche e annullare quelle presidenziali dirette. Il presidente della Repubblica, secondo questa proposta, dovrebbe essere eletto dal Parlamento. Un espediente per rimandare la data delle elezioni.
Libano
Secondo un rapporto dell’Unicef, il 30% dei bambini in Libano vanno a letto a stomaco vuoto. Il 77% delle famiglie libanesi non ha il denaro sufficiente per l’acquisto del cibo e tra i profughi siriani la percentuale sale al 99%. Il primo effetto di questa drammatica situazione economica e sociale è che il 10% dei bambini è costretto al lavoro minorile e il 15% abbandona gli studi.
Palestina
Il rappresentante dell’Unione Europea per la Palestina ha visitato la famiglia di Nizar Bannat, l’attivista assassinato. Nella conferenza stampa, Khalil Bannat, padre di Nizar, ha accusato un alto esponente dell’ANP di essere dietro l’assassinio del figlio. Un’accusa grave che infiammerà ulteriormente le proteste nelle città palestinesi che chiedono un’indagine indipendente e l’arresto dei responsabili della morte dell’attivista. Il ministro della Giustizia, Mohammed Shalaldeh, ha dichiarato che Nizar è uscito da casa sua vivo ed è morto durante il trasferimento, a causa dei colpi ricevuti sulla testa e su diverse parti del corpo. “Non è stata una morte naturale”, ha concluso. Malgrado questi sviluppi della commissione di indagine, nessuno dei responsabili è stato ancora arrestato o denunciato.
Palestina
L’Arte contro l’occupazione. È questo il progetto dell’artista palestinese, Taghi Eddine Sabaten, che ha iniziato a disegnare i suoi graffiti sul muro di separazione, costruito da Israele in territorio palestinese, attaversando la città di Betlemme. Vedi e un’altra prova delle capacità tecniche dell’artista.
Sabaten sostiene che l’arte mostra all’opinione pubblica mondiale la sofferenza della popolazione palestinese sotto l’occupazione israeliana. “L’immagine è un mezzo potente di comunicazione diretta che non ha bisogno di traduzione, perché è un linguaggio universale”, ha affermato. I lavori di Sabaten sono un museo a cielo aperto.