Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

8 Luglio 2021

Rassegna anno II/n. 8

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I titoli

Iran: Per la sospensione dei negoziati di Vienna,Teheran torna all’arricchimento dell’Uranio.

Afghanistan: I Taliban conquistano un capoluogo nell’ovest del paese.

Iraq: Di nuovo razzi su una base USA nella provincia di Anbar.

Acque del Nilo: Oggi al Consiglio di Sicurezza si discute una bozza di risoluzione per disinnescare la tensione tra Egitto, Sudan ed Etiopia.

Libia: La procura di Agrigento apre un procedimento contro la Guardia costiera libica.

Le notizie

Iran

L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica ha comunicato che Teheran ha ripreso l’arricchimento dell’Uranio. Secondo l’Ente iraniano per l’energia, l’esperimento serve per un istituto di ricerca, mentre le potenze occidentali temono che l’Iran si stia preparando per la produzione di una bomba atomica. Le trattative di Vienna si sono fermate il 20 giugno scorso e non è stata ancora fissata una data per la ripresa del negoziato. L’embargo economico imposto dall’amministrazione Trump contro Teheran è ancora in vigore, con effetti devastanti per l’economia. Anche Mosca ha espresso il suo timore per la mossa iraniana ed ha invitato il Comitato 5+1 al ritorno agli accordi del 2015.

Afghanistan

I miliziani Taliban hanno conquistato il capoluogo Qala-I- Naw nella regione occidentale del paese. Secondo il presidente del consiglio della regione, i miliziani hanno preso la sede governativa e il commissariato delle forze di sicurezza. I membri del consiglio si sono rifugiati in una caserma dell’esercito attorno alla quale infuriano i combattimenti. È il primo capoluogo che cade nelle mani dei jihadisti. La strategia dei Taliban è quella di trattare e nello stesso tempo attaccare per conquistare più terreno possibile. Nella vicina Iran, una delegazione governativa e una del movimento si sono incontrate con esponenti iraniani in un altro tentativo di trovare una via negoziale. Una mediazione di Teheran volta ad evitare l’arrivo di altri profughi.

Iraq

La base militare di Ain Al-Assad che ospita soldati statunitensi è di nuovo nel mirino delle milizie irachene; 14 razzi sono caduti sulle strutture della base danneggiandole. Secondo un comunicato USA ci sarebbero stati due feriti in modo non grave. L’attacco è il secondo in tre giorni ed arriva dopo quello con droni contro l’aeroporto di Erbil, dove risiede una base militare USA.

All’alba di oggi si è verificato un altro attacco con razzi, questa volta nei pressi dell’Ambasciata statunitense a Bagdad. Gli attentati contro la presenza militare degli Stati Uniti in Iraq stanno diventando quotidiani. Nessuna rivendicazione. I comandanti di Hashd Shaabi, le milizie sciite ingaggiate dal governo, non hanno mai nascosto la loro opposizione a Washington e diverse volte hanno elogiato quelli che loro definiscono gli atti di resistenza contro l’occupazione dell’Iraq.

Anche le truppe di Washington dislocate nel giacimento petrolifero siriano di Campo El-Omar sono state attaccate ieri con droni, che – secondo un comunicato del Comando USA- sarebbero stati intercettati e abbattuti.

Acque del Nilo

Oggi si tiene a New York la riunione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU sulla crisi delle acque del Nilo. La Tunisia, a nome del gruppo arabo, ha presentato una bozza di risoluzione che invita Addis Abeba a non procedere al riempimento dell’invaso della diga “Rinascita”.Inoltre, si chiede all’Etiopia di bloccare il secondo riempimento e di avviare negoziati sotto l’egida dell’Unione Africana e dell’ONU. Addis Abeba benché sia contraria alla discussione in ambito ONU, parteciperà con un delegato alla seduta. Egitto e Sudan accusano l’Etiopia di un atteggiamento arrogante che rischia di ridurre drasticamente le quote di acqua, soprattutto negli anni di siccità.

Libia

Il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, ha chiesto al Ministero della Giustizia l’autorizzazione ad aprire le indagini contro la Guardia costiera libica, dopo la pubblicazione del video diffuso dall’organizzazione tedesca Sea Watch. Nel video, ripreso da un aereo, si vedono chiaramente i militari mentre inseguono una barca in acque internazionali, ricadenti nella SAR maltese, tentando di speronarla e sparando diverse raffiche di proiettili. I migranti, grazie all’osservazione aerea della Ong tedesca, sono riusciti poi a proseguire e sbarcare a Lampedusa.

Il procedimento sarebbe il primo che si tiene in Europa contro la Guardia costiera libica, per i suoi interventi violenti e con l’intento di riportare indietro i migranti, fungendo in questo modo come guardiani dei confini sud dell’Europa. Da Tripoli, il comandante della Marina libica ha riconosciuto l’errore ed ha assicurato che coloro che hanno compiuto l’oltraggio alle regole del soccorso verranno puniti. Il procedimento giudiziario siciliano, ad ogni caso, avrà molti ostacoli, non ultimo la mancanza di un trattato di collaborazione giudiziaria tra Libia ed Italia.

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