Nei prossimi mesi si terranno in Italia gli incontri del controvertice G20 denominato “The Last20” (gli ultimi 20). Si comincia a Reggio Calabria dal 22 al 25 luglio 2021.
Per seguire l’iniziativa e comprenderne la straordinaria portata, vi presentiamo il documento alla base del progetto e il calendario degli incontri.
Che cos’è The Last 20. Un summit “dal basso” per guardare il mondo con lo sguardo degli ultimi. Un evento che propone un riequilibrio in tutto il mondo per superare le attuali, crescenti diseguaglianze: un riequilibrio tra la società umana e il patrimonio naturale ereditato, tra economia reale e fnanza per non caricare le nuove generazioni del debito finanziario ed ecologico.
L’evento. In Italia nel 2021- sotto la Presidenza italiana- si riuniscono in panel, simposi e incontri i rappresentanti dei G20, i venti “grandi della terra”: il tutto culminerà nel Vertice dei Leader G20, che si terrà a Roma il 30 e 31 ottobre. The Last 20 è invece un summit “dal basso” per riunire, conoscere meglio e dar voce agli “ultimi 20” tra i Paesi in base ai principali indicatori socio-economici delle graduatorie internazionali. Non si tratta in ogni caso di Paesi “poveri” ma piuttosto “impoveriti” da sfruttamento, guerre e confitti etnici, catastrofe climatiche.
Che cosa propone The Last Twenty? Cambiare il punto di vista, guardare il mondo con gli occhi degli “ultimi”. Essere il termometro che misura al Pianeta, visto come organismo vivente, la “temperatura sociale, economica e ambientale”. Non accontentarsi dei dati medi globali ma prendere a riferimento i Paesi Last 20 e gli indicatori della qualità della vita diversi dal PIL che permettono di cogliere, analizzando i punti più sensibili del pianeta, i mutamenti che stiamo attraversando, andando così alla radice dei problemi e delle contraddizioni del nostro tempo.
Gli obiettivi concreti. Il primo obiettivo è politico: afermare che i Last 20 esistono e soprattutto “i Last 20 contano”. Formare un comitato che ogni anno presenti un Report Last 20, che dia conto della situazione con criteri scientifci, andando al di là del PIL, includendo cioè fattori come le condizioni sociali ed economiche, l’ecosistema, la riduzione dei confitti. Un’analisi a 360° sulle parti più fragili dell’umanità, per ribadire che il mondo si può cambiare e non solo dall’alto. Non ultima, la stesura di un documento comune che chieda alla Comunità internazionale e al G20 di farsi carico dei bisogni dei popoli e la creazione di una lobby permanente che faccia sentire la loro voce a livello internazionale.
I temi portanti di The Last 20. Il climate change e i suoi effetti su questi Paesi, in particolare su quelli dell’Africa sub-sahariana. La questione sanitaria in Paesi con una bassa aspettativa media di vita, debolissime strutture sanitarie e situazione aggravata da pandemia. La fame e l’impoverimento e la risposta dei soggetti sociali che resistono e si organizzano, come contadini,studenti, donne, artigiani. Immigrazione, accoglienza e intercultura per conoscere davvero questi Paesi, la loro storia e la loro cultura al di là degli stereotipi. Il ruolo dei corridoi umanitari e della cooperazione decentrata. Il ruolo politico di questi Paesi, infne, per far sentire la voce degli ultimi.
Il programma degli eventi. The Last 20 inizia anche geografcamente da Sud, dal 22 al 25 luglio a Reggio Calabria, con l’intitolazione del ponte sul waterfront all’Ambasciatore italiano Luca Attanasio, morto tragicamente insieme alla sua scorta, il carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista Mustapha Milambo. Alla cerimonia saranno presenti la vice ministra degli Esteri on. Marina Sereni, l’ambasciatore della Repubblica Democratica del Congo in Italia, il sindaco e le maggiori autorità della città metropolitana di Reggio Calabria, i genitori dell’Ambasciatore Luca Attanasio, la moglie Zakia Seddiki e i parenti del carabiniere Iacovacci. Alle ore 15:30 presso l’Anfteatro del Parco Ecolandia si aprono poi i lavori di The Last 20 con il saluto delle autorità e dei 20 Paesi ospitati. Gli incontri dei quattro giorni verteranno su migrazioni, accoglienza, cooperazione internazionale, ruolo degli enti locali e delle comunità con ospiti autorevoli.
The Last 20 continua poi a settembre e ottobre con tappe tematiche.
-10-12 settembre a Roma
-17-21 settembre a L’Aquila, Sulmona, Agnone, Castel del Giudice, Colle d’Anchise
-23-26 settembre a Milano
-2-3 ottobre a Santa Maria di Leuca
I Paesi individuati: Afghanistan, Burkina Faso, Burundi, Repubblica Centrafricana, Ciad, Repubblica Democratica del Congo, Eritrea, Etiopia, Gambia, Guinea Bissau, Libano, Liberia, Malawi, Mali, Mozambico, Niger, Sierra Leone, Somalia, Sud Sudan e Yemen.
I promotori L’evento è promosso da: Comune e Città metropolitana di Reggio Calabria, Federazione delle diaspore africane in Italia, Fondazione Terres des Hommes (Italia), ITRIA (Itinerari turisticoreligiosi interculturali accessibili), Mediterranean Hope, Re.Co.Sol. (Rete Comuni solidali), Rete azione TerrÆ, Fondazione Casa della Carità (Milano), Parco Ludico Tecnologico Ecolandia. In collaborazione con: Agorà Abitanti della Terra, CEI (Ufcio nazionale turismo, sport e tempo libero), C.I.R.P.S (Centro Interuniversitario di Ricerca per lo Sviluppo sostenibile), Comune di Agnone, Comune di Castel del Giudice, Diocesi di Campobasso e Trivento, Diocesi di Sulmona, Diocesi di Termoli e Larino, Fondazione Giovanni Paolo II, Italia Bayti (Muslim Friendly Hospitality), Parco Culturale De Finibus Terrae, WHAD (World Halal Devolpment), Villaggio della Pace. Media Partner del Last Twenty sono l’agenzia DIRE e Left. Oltre ai promotori molte le organizzazioni che hanno aderito a questa iniziativa tra cui: Libera, Municipio VIII di Roma, AfricaChildren, Associazione Sudanesi di Torino, Othernews, diverse ONG (ARCS , Terra Nuova, COSPE, Mani tese, COPE), Altro Ateneo UNIROMA2, CGIL ROMA 2, Forum ItaloTunisino per la cittadinanza mediterranea, Rete Cinecittà Bene Comune, Rete CineEst, Tribunale permanente dei diritti dei popoli -Fondazione Lelio Basso, rete internazionale del Fair Trade, Chico Mendes, Equo Garantito, Slow Food, il Parco Ecolandia, le riviste “Altreconomia”, “Nigrizia”, “Africa” e “Confronti”, il Movimento Europeo, Associazione Agorà, CISDA – coordinamento italiano sostegno donne Afghane; Forum Civique Européen (FCE); Comune di Almese (TO); Associazione Sudanesi Torino; Artes; Medici con l’ Africa CUAMM; Laudato Si’; Università degli Studi dell’Aquila, CICMA. diverse comunità di immigrati provenienti da Eritrea, Etiopia, Malawi, Mali, Mozambico, Niger, Somalia, singole persone impegnate nella solidarietà internazionale, nell’accoglienza dei migranti o esperti di questi Paesi.
Contatti Ufficio stampa, Massimo Acanfora, Ilaria Sesana, Duccio Facchini 329 1376380
Assolutamente encomiabile, veramente al passo con tempi è realtà. È ora di finirla di farsi annegare dalle parole! È ora di mettere la lente sulle situazioni reali economiche, finanziarie, ecologiche dei Paesi “ultimi” e partire da qui.