Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
20 Luglio 2021
Rassegna anno II/n. 20
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Oggi, un miliardo e 600 milioni di musulmani festeggiano il Giorno del Sacrificio, Ied Kebir. Si commemora la salvezza del figlio di Abramo, Ismail, secondo la versione coranica.
Dalle cronache di molti paesi islamici veniamo a sapere che tante famiglie non sono in grado di acquistare l’agnello, mentre i loro governanti fanno spese militari per miliardi di dollari. Una contraddizione che spiega il motivo delle guerre in corso: povertà e sete di potere. “Stop alle guerre!” è il miglior augurio.
Nella rubrica Approfondimenti, pubblichiamo un articolo di Silvana Barbieri e Luigi Vinci sul tradimento dei curdi da parte dell’occidente, in riferimento all’espansione del jihadismo in Africa.
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I titoli
Iraq: Strage al mercato popolare di Baghdad; 30 morti e 60 feriti.
Somalia: L’esercito conquista due città strappate alle milizie Shebab.
Siria: Missili israeliani sulla provincia di Aleppo abbattuti dal sistema di difesa russo.
Egitto: Arrestato l’ex direttore di Al Ahram, per l’invito ad Al-Sissi di dimettersi.
Etiopia: Concluso in anticipo il secondo riempimento dell’invaso della diga “Rinascita”.
Marocco: condannato a 6 anni di reclusione il giornalista Radi.
Libano: Il governatore della Banca centrale accusato di appropriazione indebita di denaro pubblico e riciclaggio.
Iran: Per contenere l’impennata di contagi, chiusura totale di uffici pubblici e banche e coprifuoco a Teheran.
Vignette sataniche: Morto a 86 anni l’autore delle illustrazioni islamofobe, il danese Kurt Westergaard.
Le notizie
Iraq
Una strage in un mercato popolare nel quartiere Sadr city, ad est della capitale, abitato in maggioranza da sciiti: 30 morti e 60 feriti provocati dall’azione di una donna suicida, che aveva addosso una cintura esplosiva. Non c’è stata finora nessuna rivendicazione, ma le impronte di Daiesh (Isis) sono chiare. Il movimento jihadista si sta riorganizzando e sfrutta le divisioni confessionali per sferrare i suoi atti criminali. È il terzo attentato contro un mercato popolare a Sadr City nel 2021. L’ultimo era avvenuto il 30 giugno.
Somalia
L’esercito ha comunicato di aver preso il controllo della città di Amara, nella provincia di Galgudud, strappandola alle milizie Shebab affiliate ad Al-qaeda. È la seconda città conquistata dall’esercito in 24 ore. Secondo testimoni locali, la battaglia è durata 24 ore e alla fine i miliziani sono scappati. L’esercito ha affermato che la campagna per liberare la regione a nord est della capitale dalla presenza terroristica continua, con l’appoggio di unità locali.
Le forze governative, dopo aver ricomposto le discordie politiche con l’opposizione e raggiunto un accordo per lo svolgimento delle elezioni a ottobre, intendono arrivare a quell’appuntamento con una relativa stabilità.
Siria
L’agenzia stampa Sana ha annunciato che missili israeliani, intercettati tutti dalla contraerea, sono stati lanciati nella notte tra lunedì e martedì sulla località di Assafira, nella provincia di Aleppo, a nord della capitale. Secondo testimoni locali a rispondere all’attacco di Tel Aviv sarebbero state le unità russe di difesa antiaerea, dislocate nella base militare di Hmaimim. L’esercito di Tel Aviv, dal canto suo, ha comunicato che due razzi sono stati lanciati dal sud Libano contro il nord israeliano. Uno è stato intercettato e l’altro è caduto in una zona rurale non abitata.
Egitto
È stato arrestato il giornalista Abdelnasser Salameh, ex direttore di Al-Ahram. La sua colpa è quella di aver scritto un post sul proprio profilo social nel quale invitava il presidente Al-Sissi a dimettersi, visto il fallimento diplomatico nelle trattative sulle acque del Nilo con l’Etiopia. Le forze di sicurezza lo hanno prelevato ieri all’alba da casa sua, in Alessandria. Non si conoscono i capi d’accusa, ma sicuramente ingloberanno, come al solito, appartenenza ad un’organizzazione terroristica, offesa al capo dello Stato, destabilizzazione e incitamento alla violenza.
Etiopia
Il premier Ahmed Abiy ha dichiarato che il secondo riempimento dell’invaso della diga “Rinascita” è stato completato. Il ministro dell’irrigazione Seleshi Bekele ha fornito alcuni dettagli tecnici, sostenendo che: “Adesso sarà possibile installare due generatori e avviare la produzione elettrica. Non è stato necessario chiudere le paratie, per incamerare le acque, a causa delle piogge insistenti”. Inoltre, si è congratulato con l’Egitto e il Sudan che non subiranno danni. La Tv di Stato ha trasmesso canzoni di giubilo e sui social si sono scatenati i commenti di gioia per il progresso che porterà all’elettrificazione di tutto il paese. La stampa egiziana e sudanese avanzano invece analisi su presunti difetti tecnici nella struttura della diga che hanno impedito la realizzazione totale del programma del secondo riempimento. La distribuzione delle acque del Nilo sono alla base di una crisi diplomatica tra Addis Abeba, Khartoum e Il Cairo che è giunta al Consiglio di Sicurezza lo scorso giovedì.
Marocco
Il Tribunale di Casablanca ha condannato a sei anni di reclusione il giornalista Omar Radi, accusato con i soliti reati fotocopia di contatti con agenti stranieri e molestie sessuali. Gli agenti stranieri però erano in realtà attivisti di Amnesty International. Secondo l’organizzazione internazionale per i Diritti Umani, il cellulare di Radi è stato spiato con il programma Pagasus, di produzione israeliana, che sta suscitando contestazioni ufficiali in diversi paesi del mondo.
Radi è un giornalista d’inchiesta noto per i suoi articoli critici verso la famiglia reale e i servizi di sicurezza. Ai giudici, nella seduta di ieri, ha detto che “la magistratura è stata guidata dallo spirito di vendetta e non di giustizia”.
Libano
La procura generale di Beirut ha annunciato di aver aperto un procedimento contro il governatore della Banca Centrale, Riad Salameh, per sottrazione indebita di denaro pubblico, riciclaggio, falso ed evasione fiscale. Salameh è stato convocato per l’interrogatorio per i primi di agosto. Contro il governatore della Banca centrale libanese sono in corso tre procedimenti in Svizzera, Francia e Gran Bretagna. Le autorità giudiziarie elvetiche hanno seguito flussi di denaro tra le Isole Vergini, Panama e banche ginevrine, per un totale di 300 milioni di dollari. In Francia il procedimento è seguito dalla sezione di lotta contro la corruzione, che ha il potere di confiscare le proprietà dei sospettati. Il giudice libanese ha spiegato che le indagini sono incrociate con quelle europee e saranno interrogati anche il fratello e la segretaria di Salameh.
Politicamente Salameh è considerato il primo responsabile del crollo della lira di oltre il 90% del suo valore di cambio, a cuasa delle politiche monetarie restrittive sulle importazioni, che di fatto hanno favorito i cambiavaluta del mercato nero ed innescato un’inflazione da capogiro.
Iran
Il governo, per ridurre i contagi di Covid19, ha deciso la chiusura totale per una settimana di uffici pubblici e banche. Nella provincia di Teheran, dove sono stati registrati i contagi maggiori, è stato dichiarato il coprifuoco totale ed è vietato ogni spostamento. Lunedì il ministero della sanità ha pubblicato i dati riguardanti le precedenti 24 ore: 233 morti e 25.448 contagiati.
L’Iran è il paese mediorientale maggiormente colpito dalla pandemia. Il presidente Rouhani ha esortato la popolazione a rispettare le misure di contenimento, per evitare ulteriori perdite umane e il collasso del sistema sanitario. L’Iran lamenta che le sanzioni di Washington impediscono l’importazione di vaccini e la produzione locale non è in grado di coprire il fabbisogno. Su una popolazione di 85 milioni di abitanti, soltanto 6 milioni hanno ricevuto una prima dose.
Vignette sataniche
Il vignettista danese, Kurt Westergaard, è morto a 86 anni. È stato l’autore delle illustrazioni del profeta Mohammed (Maometto) come terrorista, che hanno scatenato l’ira delle masse musulmane in varie zone del mondo e la protesta diplomatica di molte nazioni islamiche. I 12 disegni, denominati con l’appellativo “Vignette sataniche”, sono stati pubblicati il 30 settembre 2005 dal quotidiano conservatore danese Jyllands-Posten, con il titolo: “Il volto di Maometto”. L’autore, negli ultimi anni, ha vissuto sotto scorta. Sulla scia delle fatwa assassine, nel 2010 la polizia danese ha fermato un somalo di 28 anni armato di coltello, che si era introdotto a casa sua per ucciderlo.
Il caso più grave di proteste, che erano seguite alle vignette, riguarda l’Italia e la Libia. L’allora ministro delle riforme, Roberto Calderoli, si era presentato per un’intervista in diretta negli studi del telegiornale Rai, indossando una maglietta recante la riproduzione di una delle vignette di Westergaard. Qualche giorno dopo, il 17 febbraio 2006, a Bengasi una folla di manifestanti ha tentato di sfondare l’ingresso del consolato italiano. La polizia di Gheddafi ha sparato ed ucciso 13 persone. Quella data è stata scelta, 5 anni dopo, per replicare le rivolte delle primavere arabe di Egitto e Tunisia.
È difficile definire i confini tra l’islamofobia e la libertà d’espressione. Ma nel dubbio è meglio difendere la libertà d’espressione. Se non ci fossero state quelle proteste diplomatiche e le sciagurate fatwa di censura, nessuno si sarebbe accorto delle vignette di Kurt Westergaard.
Che sia lieve la terra che lo accoglierà!
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