Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
21 agosto 2021
Rassegna anno II/n. 52
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I titoli
Afghanistan: Maquillage scaduto. Giornalisti assassinati e attivisti ricercati.
Siria: Missili israeliani su Damasco e Homs.
Palestina Occupata: Pallottole contro pietre. Le manifestazioni contro la colonizzazione non si fermano.
Yemen: Oltre alla guerra, piogge e alluvioni. Migliaia di sfollati di nuovo senza un tetto.
Migranti: 52 persone annegate al largo delle Canarie. Salva solo una donna.
Le notizie
Afghanistan
L’operazione di maquillage dei barbuti afgani non è durata neanche una settimana. I miliziani hanno cominciato i rastrellamenti alla ricerca di giornalisti e attivisti della società civile. La casa di un corrispondente locale di un’agenzia internazionale è stata perquisita e quando sono stati informati che lui era già espatriato hanno ucciso il padre e ferito un fratello. Sono almeno quattro le abitazioni di giornalisti afgani, collaboratori di testate internazionali, che hanno subito irruzioni. Sono accertati due casi di giornalisti televisivi assassinati, uno a Kabul e l’altro a Helmand. Anche l’amnistia nei confronti di funzionari del precedente governo è risultata falsa, soltanto propaganda per migliorare l’immagine all’estero. Un rapporto dell’ONU svela che i taliban stanno perseguitando i collaboratori che hanno lavorato come traduttori per le truppe straniere. Diversi attivisti della società civile hanno raccontato, sotto anonimato, di essersi nascosti in case di amici, prima che i taliban venissero a cercarli. I miliziani vanno nelle moschee a chiedere informazioni sugli attivisti. Una donna impegnata nella campagna di istruzione ha detto: “I poliziotti del vecchio governo collaborano per opportunismo e forniscono nomi ed indirizzi”.
Nel frattempo le operazioni di evacuazione dall’aeroporto di Kabul sono ancora nel caos. Migliaia di afgani sono ammassati dietro il filo spinato in attesa di poter lasciare il paese. I posti di blocco dei taliban fanno da filtro, non lasciando passare coloro che hanno il nome trascritto sulle liste dei ricercati.
Siria
L’esercito siriano ha comunicato che aerei israeliani hanno lanciato missili contro postazioni a Damasco e Homs, ma sono stati in maggioranza intercettati e abbattuti. Secondo testimoni oculari sono state sentite forti esplosioni a sud della capitale e nella zona rurale di Homs. Secondo fonti libanesi, due missili sono caduti nella zona di confine tra Libano e Siria. Beirut ha presentato all’ONU l’ennesima protesta per la violazione dello spazio aereo nazionale da parte dei caccia di Tel Aviv.
Palestina Occupata
Continua la repressione delle forze di occupazione contro le manifestazioni di protesta a Beita, a sud di Nablus, ed in altre località della Cisgiordania. Le truppe israeliane hanno usato le pallottole di guerra contro il lancio di pietre. Sono diverse settimane che i giovani palestinesi organizzano iniziative contro la colonizzazione. Nell’ultimo mese, sotto il piombo israeliano, sono stati uccisi a Beita 6 palestinesi.
Yemen
Oltre alla guerra, i cambiamenti climatici.
Gli sfollati di Maarib sono colpiti da piogge torrenziali e alluvioni. 8 mila famiglie sono senza rifugio, dopo che le loro tende e tutti gli oggetti personali sono stati portati via dalle acque. Anche 250 case sono state spazzate dalla furia dei torrenti. Le unità di soccorso governative sono in gravi difficoltà a causa dell’assedio imposto dai ribelli Houthi. Un appello disperato è stato rivolto alle agenzie dell’ONU, per la fornitura di tende, cibo e medicine.
Migranti
Una donna si è salvata nell’oceano atlantico tra l’Africa occidentale e le isole Canarie. Altre 52 persone, che erano con lei sul barcone affondato, non ce l’hanno fatta e sono annegate. La donna è stata salvata da una petroliera ed era in condizioni di salute precarie a causa della disidratazione. Un elicottero l’ha portata sulla terra ferma per ricevere le cure. Non è il primo episodio del genere su quella tratta atlantica. Una settimana fa, 47 migranti sono morti di fame e sete quando le correnti hanno trascinato l’imbarcazione lontano dalla loro meta e sono rimasti in balia delle onde per due settimane. Sulle coste della Mauritania sono state trovate vive 7 persone, dopo un viaggio avventuroso finito male verse le Canarie. Secondo l’OIM nell’Oceano Atlantico hanno trovato la morte nei primi 7 mesi di quest’anno 350 persone. Altre fonti ONU invece parlano di almeno 2 mila morti.