Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
06 settembre 2021
Rassegna anno II/n. 68
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Le vignette di Mimmo Lombezzi:
Nella rubrica Approfondimenti pubblichiamo il documento dell’ISIS-Khorasan, sull’attentato all’aeroporto di Kabul del 26 agosto scorso, articolo apparso in forma di editoriale nel settimanale on-line Anbaa (notizie).
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I titoli
Afghanistan: Il coraggio delle donne afghane che sfidano i fondamentalisti.
Libia: Scambio di prigionieri tra Haftar e le milizie di Tripoli.
Arabia Saudita-Yemen: Attacchi dei ribelli yemeniti contro impianti petroliferi sauditi.
Iraq: Agguato del’ISIS contro le forze di sicurezza irachene a Kirkuk.
Egitto: Campagna per la liberazione del poeta Duma.
Israele-Giordania: Visita segreta ad Amman del presidente Herzog.
Le notizie
Afghanistan
I combattimenti nella valle del Panshir sono vicini alla conclusione. Il portavoce dei taliban sostiene che tutta la zona montagnosa è sotto il loro controllo e stanno assediando il capoluogo; mentre il portavoce del comandante Massoud, dal canto suo, ha annunciato che mille miliziani taliban sono stati assediati dopo la distruzione di un ponte che avevano poco prima attraversato. I taliban hanno respinto la proposta di Massoud di una nuova trattativa per un accordo politico. La sprezzante risposta di Mohammed Naim, portavoce dell’Ufficio politico taliban, è stata: “Non c’è nulla su cui trattare!”.
Il movimento ha annunciato che il suo capo Akhundzadeh sarà dichiarato emiro del paese e che alla guida del governo sarà nominato il numero due, Dardar, ex negoziatore a Doha.
Il gruppo di donne afgane che ha organizzato la manifestazione di protesta a Kabul, per rivendicare lavoro e istruzione, ha annunciato che la lotta continuerà e sarà contro la discriminazione e che non si abbasserà mai la testa.
Le donne hanno costituito un comitato permanente per coordinare le loro mobilitazioni, dichiarando alla stampa internazionale: “Indietro non si torna, ci batteremo per l’ugugalianza”.
Libia
Scambio di prigionieri di guerra tra le forze militari di Tripoli e l’esercito nazionale del generale Haftar. È il terzo in applicazione dell’accordo di tregua firmato a Ginevra il 23 ottobre 2020. Sette militari dell’LNA di Haftar e 8 delle forze di Tripoli sono tornati presso le loro famiglie. La cerimonia dello scambio è avvenuta alla presenza dei membri della commissione 5+5, costituita da militari delle due parti.
È stato liberato Saadi Gheddafi, figlio dell’ex dittatore. Era fuggito dalla Libia nel 2011, rifugiandosi in Niger, che poi lo aveva consegnato alle autorità libiche nel 2014, perché ricercato dall’Interpol. Era stato condannato alla pena capitale, mai eseguita. Il suo rilascio è frutto di un programma di riconciliazione nazionale, promosso dall’attuale governo unitario guidato dal premier Dbeiba.
A Sabrata, una fabbrica di barche per il trasporto dei migranti è stata colpita per due volte da un drone di nazionalità sconosciuta. Una forte esplosione è stata sentita in tutta la città, ma non ci sono stati né morti né feriti. Secondo fonti della sicurezza di Sabrata, il sito colpito è di proprietà del noto trafficante di esseri umani finanziato dall’Italia, Ahmad Dabbashi, meglio noto come Ammu, lo zio, colpito dal 2018 dalle sanzioni ONU. Si sospetta che il drone sia italiano, partito dalla Sicilia, ma non ci sono conferme né da Roma né da Tripoli.
Arabia Saudita-Yemen
Le forze armate saudite hanno dichiarato di aver intercettato e distrutto in aria tre missili e tre droni, lanciati dal territorio yemenita; ad essere state prese di mira sono state la provincia orientale e gli impianti petroliferi della Aramco. Il comunicato militare sostiene che le schegge di uno dei missili hanno ferito due bambini, in modo non grave. Le strutture petrolifere invece non avrebbero subito nessun danno. I ribelli Houthi hanno rivendicato l’attacco. Il regno saudita è intervenuto militarmente in Yemen nel 2015, dopo la caduta di Sanaa nelle mani degli Houthi e la fuga del presidente Hadi ad Aden.
Iraq
Tredici agenti della polizia irachena sono rimasti uccisi in un attacco di Daiesh/Isis compiuto nella provincia di Kirkuk. L’agguato è avvenuto, poco dopo la mezzanotte di Sabato, contro un posto di blocco delle forze di sicurezza, la sparatoria è durata diverse ore. Due mine sono state fatte saltare al passaggio dei mezzi arrivati in soccorso. Nessuna rivendicazione al momento, ma l’esercito accusa i jihadisti di Daiesh. Questo è il più sanguinoso attacco dall’inizio dell’anno.
Egitto
È in corso una campagna di raccolta firme a favore della liberazione del poeta egiziano, Ahmed Duma, detenuto nelle carceri del Cairo per le sue attività politiche al tempo della rivolta del 25 gennaio 2011. Duma nel 2014 è stato condannato a 15 anni di reclusione, per gli scontri avvenuti davanti alla sede del governo tre anni prima. La famiglia ha scritto un appello al presidente Al-Sissi, chiedendo la liberazione del poeta-attivista per la salvaguardia della sua salute, visto che ha già scontato 8 anni, più della metà della condanna. La lettera è stata firmata anche da molti intellettuali, attivisti, giornalisti e ex parlamentari egiziani.
Israele-Giordania
Il presidente israeliano, Herzog, ha rivelato, in un’intervista televisiva, che la scorsa settimana ha incontrato in una visita segreta ad Amman, re Abdallah II. La visita è avvenuta su invito dello stesso monarca hascemita ed è stata definita dal presidente israeliano “molto positiva”. Le relazioni tra i due paesi si erano deteriorate per colpa dell’ex premier israeliano Netanyahu. L’insediamento del nuovo governo Bennett ha aperto la strada al miglioramento delle relazioni sia diplomatiche che commerciali.
Approfondimenti
La battaglia del Tawheed (monoteismo)
Il testo che pubblichiamo è un editoriale dell’ultimo numero di Anbaa (notizie), settimanale dell’ISIS, n. 302, pag. 3, apparso giovedì 2 settembre 2021.
È un’analisi e non un comunicato. È un messaggio farneticante che accenna a cose già note. Prevale l’attacco nei confronti dei taliban e di Al-Qaeda e si menziona anche la Fratellanza Musulmana come appartenente alla schiera degli apostati.
Questo documento ci rivela il disprezzo di questi criminali per le vite umane ed il loro fanatismo ideologico, che esaspera le contraddizioni e non contempla nessuno spazio per la mediazione politica.
Il testo è redatto in lingua araba e non in urdu o bashtun e, quindi, si presume che sia stato scritto, per lo stile e la terminologia adoperata, da un siriano o iracheno.