Oggi, 16 settembre, è il 90esimo anniversario dell’assassinio di Omar Mukhtar, eroe della resistenza libica contro il colonialismo italiano. È una vicenda che molti in Italia vorrebbero nascondere, come la polvere sotto il tappeto. Infatti, non c’è nessuna via o piazza di una grande città italiana dedicata a Omar Mukhtar. Possiamo dire che l’Italia si vergogna del suo passato coloniale. Sia il sistema educativo scolastico, sia i media e le Università hanno ignorato le atrocità compiute dai soldati italiani nelle colonie. Il messaggio che è passato come luogo comune è “Italiani brava gente” e “Abbiamo portato la civiltà”. Dei bombardamenti aerei su Kufra (luglio 1930) e dell’uso dell’iprite contro i civili ne abbiamo letto soltanto grazie ad autori come Eric Salerno (Genocidio in Libia) e i diversi volumi del prof. Dal Boca negli anni Ottanta.

Vi segnaliamo quindi questo convegno, che affronta un aspetto culturale importante: come il cinema italiano ha trattato l’argomento colonialismo nel dopoguerra.

Un convegno (a Roma: il 16 e 17 settembre) e il libro «La conquista dell’Impero e le leggi razziali tra cinema e memoria»

POSTCOLONIAL ITALIAN CINEMA

Conferenza internazionale alla Sapienza (Università di Roma)

il 16 settembre (ore 9-19) e il 17 settembre (9,30-15,30)

[Aula Levi-ex Vetrerie Sciarra- via dei Volsci, 122- Roma)

 University of Warwick – 1 ottobre 2021

La conferenza internazionale su

Il cinema Italiano postcoloniale organizzata da L’Università La Sapienza di Roma (Damiano Garofalo e Luca Peretti) il 16 e 17 settembre 2021 sarà l’occasione per la presentazione del volume «La conquista dell’Impero e le leggi razziali tra cinema e memoria», Annale n. 20 dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico pubblicato da Effigi Editore.

Nel corso di una tavola rotonda coordinata da Damiano Garofalo (giovedì 16 settembre alle 17,30) interverranno Carlo Felice Casula (Università di Roma Tre), Paola Scarnati (Aamod), Giovanni Spagnoletti (Università di Tor Vergata, Roma) curatori del volume.

Seguirà la proiezione di due preziosi cortometraggi del 1966, L’asfalto nella giungla (11 minuti) e Noi siamo l’Africa (10’) di Ansano Giannarelli, conservati presso l’AAMOD.

Venerdì 17 settembre alle 16 ci sarà la proiezione speciale di un film inedito, su l’Algeria, «Les mains libre / Tronc de figuier» di Ennio Lorenzini, del 1964, conservato e messo a disposizione con i sottotitoli in italiano dall’AAMOD.

Presenteranno e discuteranno il film Luca Peretti (Università  di Warwick), Paola Scarnati (Aamod), Zineb Sedira (visual artist), Emiliano Morreale (Università La Sapienza, Roma)

POSTCOLONIAL ITALIAN CINEMA – IL CONVEGNO

PROGRAMMA CONVEGNO

LOCANDINA CONVEGNO

PRESENTAZIONE 

(a cura di Damiano Garofalo e Luca Peretti)

L’impero coloniale italiano, piccolo e relativamente di breve durata, si è storicamente sviluppato in alcune aree del Nord Africa, dell’Africa orientale, dei Balcani e del Mediterraneo. Nell’immediato dopoguerra, il colonialismo italiano viene erroneamente associato al solo periodo fascista e, col fine di creare un’Italia nuova “ripulita” dagli errori del passato, rapidamente rimosso dal dibattito pubblico. Se assistiamo, dunque, a un certo silenzio sull’esperienza coloniale italiana, le poche tracce che possiamo individuare all’interno della cultura italiana degli anni Quaranta e Cinquanta sono per lo più intrise dalla retorica degli “Italiani brava gente”. A partire dagli anni Sessanta, tuttavia, si sviluppano anche in Italia fenomeni di solidarietà internazionalista verso i movimenti per la decolonizzazione. Questi trovano nel cinema il loro esito più noto ne La battaglia di Algeri (Gillo Pontecorvo, 1966), film di produzione italo-algerina che è stato visto, discusso e utilizzato da molti popoli e gruppi terzomondisti e internazionalisti (dalle Pantere Nere ai militanti palestinesi).

Negli anni successivi, diversi altri film, sia di fiction che documentari, hanno trattato  questioni coloniali. Si pensi, a titolo di esempio, a I dannati della terra (Valentino Orsini, 1969), ispirato all’omonima opera di Frantz Fanon, oppure ad Appunti per un’orestiade africana (Pier Paolo Pasolini, 1970). Bisognerà, tuttavia, aspettare gli anni Ottanta affinché un kolossal, pressoché sconosciuto, come Il leone del deserto (Akkad, 1981), tratti per la prima volta in modo diretto il problema del colonialismo italiano. Tracce dei passati coloniali si possono trovare in molti altri film degli ultimi anni, da commedie come La vita è bella (Roberto Benigni, 1997) e Tolo Tolo (Checco Zalone, 2020), passando per film industriali  girati nelle ex colonie, fino a film più sperimentali e d’avanguardia che mettono apertamente in discussione le pratiche coloniali sotto forma di critica politica. Il convegno affronterà per la prima volta la categoria di “cinema italiano postcoloniale” da molteplici punti di vista. Se, infatti, il cinema italiano coloniale e imperiale di epoca fascista è stato variamente analizzato e discusso dalla storiografia italiana e internazionale (si pensi soprattutto agli studi di Ruth Ben Ghiat), ancora relativamente poco è stato fatto sui film italiani del dopoguerra che hanno affrontato tematiche connesse al colonialismo e al post-colonialismo (si vedano i lavori di Leonardo De Franceschi).

La conferenza è a cura di Damiano Garofalo (Sapienza, Roma) e Luca Peretti (Warwick).

Comitato organizzativo: Samuel Antichi (Sapienza, Rome), Ilaria Dellisanti (Sapienza, Rome), Mary Jane Dempsey (Warwick/Cornell), Luana Fedele (Sapienza, Rome), Alma Mileto (Sapienza, Rome), Ilaria Puliti (Warwick).

La conferenza è supportata dal Dipartimento di Storia, Antropologia, Religioni, Arte, Spettacolo di Sapienza Università di Roma; dal Department of Film and Television Studies, la School of Modern Languages and Cultures e The Institute of Advanced Study di Warwick University.

La conquista dell’Impero e le leggi razziali tra cinema e memoria

Il volume, strutturato in due parti – vuole dare un contributo significativo tanto sulla fisionomia dell’impero italiano nell’Africa Orientale quanto sugli apparati e gli stilemi del consenso. Nella prima parte sono infatti indagate le stratificazioni della memoria e degli immaginari in Italia e nel Corno d’Africa, con documenti che indagano sugli ambigui rapporti tra generi, abitazioni di coloni e sudditi, scuola e rapporti sociali filtrati e diffusi da un forte razzismo istituzionale. Nella seconda parte sono invece analizzati i film di maggior successo del pubblico di allora, insieme ai sorvegliati documentari e cinegiornali dell’Istituto Luce risalenti agli anni Trenta e Quaranta del XX secolo, e alla rinnovata attenzione dell’attuale produzione del cinema documentario e di finzione su tali temi e fenomeni.

Il volume, realizzato in seguito all’omonima manifestazione svoltasi nel 2018 alla Casa del Cinema di Roma, promossa in collaborazione con lIstituto Luce Cinecittà, è ora disponibile fisicamente presso le librerie e ordinabile, in versione cartacea o e-book, sul sito dell’editore:

http://www.cpadver-effigi.com/blog/la-conquista-dell-impero-e-le-leggi-razziali-tra-cinema-e-memoria/



La conquista dell’Impero e le leggi razziali tra cinema e memoria

Codice ISBN 978-8855241144

pp. 208

Prezzo al pubblico:

€ 20,00 Versione cartacea

€ 5,00 e-book

a cura di: Carlo Felice Casula, Giovanni Spagnoletti, Alessandro Triulzi

Coordinamento editoriale: Paola Scarnati

Effigi Edizioni – http://www.effigi.it/

INDICE

Prefazione

Il lato oscuro e miserabile dell’Italia

Vincenzo Vita

Parte Prima – il contesto storico

Razza e impero: i silenzi dell’Italia postcoloniale 

Alessandro Triulzi

Colonialismo e razzismo. Il caso Italiano 

Carlo Felice Casula

Archivi privati e memoria coloniale: il progetto Returning and Sharing Memories

Paolo Bertella Farnetti

Visti dal banco di scuola: colonie, razzismo imperiale e la mancata decolonizzazione della scuola italiana 

Gianluca Gabrielli

Mercenari, guerrieri, fedelissimi. Percezione delle truppe coloniali eritree

Alessandro Volterra

Il colonialismo italiano raccontato dalle donne 

Isabella Peretti, Nadia Pizzuti e Stefania Vulterini

Parte seconda – cinema tra colonialismo e razzismo

Italiani brava gente”? Razzismo e colonie nella tradizione cinematografica italiana. Una breve introduzione 

Giovanni Spagnoletti

Quando il cinema si fa regime. L’Istituto LUCE e l’oltremare fascista 

Gianmarco Mancosu

Cinema coloniale italiano: l’Africa immaginata 

Maria Coletti

Abuna Messias (1939) e l’impero della Provvidenza 

Lucia Ceci

Il film Stadio (1934) e le sue conseguenze all’epoca delle Leggi razziali

Alessio Argentieri

Lo spettacolo della razza. Il razzismo coloniale fascista: schemi narrativi e stereotipi rappresentativi

Maurizio Zinni

Impero,“razza” e politiche della memoria nel documentario contemporaneo italiano. Una prospettiva postcoloniale

Leonardo De Franceschi

Filmografia ragionata dei documenti audiovisivi sull’Africa (1956-1989) conservati presso l’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico

Letizia Cortini

Appendice

schede di alcuni film Presentati in rassegna

1) Italia vittoriosa (regia sconosciuta, 1937)

di Claudio Olivieri 

2) Sotto la croce del sud (Guido Brignone, 1938)

di Maria Coletti 

3) Il cavaliere di Kruja (Carlo Campogalliani, 1938)

di Roland Sejko 

4) Porrajmos, parole in musica (Fabio Parente, Luca Ricciardi,

Matteo Parisini, 2010) di Luca Ricciardi .

5) Oltremare (Loredana Bianconi, 2017)

di Alessandro Triulzi

6) Pagine nascoste (Sabrina Varani, 2018)

di Luca Ricciardi

Biografie degli autori/autrici.



Info: ARCHIVIO AUDIOVISIVO DEL MOVIMENTO OPERAIO E DEMOCRATICO

06 57305447 – eventi@aamod.it

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