Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
03 febbraio 2022
Rassegna anno III/n. 033
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I titoli
Siria: Un’incursione di marines nella provincia di Idlib. Uccisi 12 civili.
Turchia: Un soldato ucciso dall’artiglieria curda nel sud est del paese, vicino al confine con l’Iraq.
Arabia Saudita: Rilasciato dopo 10 anni di reclusione un giovane condannato per una manifestazione.
Migranti: Trovati morti di freddo 12 persone al confine terrestre tra Turchia e Grecia.
Egitto: Acquisto di armamenti per quasi 2 miliardi di dollari dalla Corea del Sud.
Emirati: Washington sposta la portaerei Koll nel Golfo dopo l’ennesimo attacco con droni su Abu Dhabi.
Le notizie
Siria
Truppe speciali USA elitrasportate hanno attaccato un covo di Al Qaida a nord di Idlib. 12 morti tra i quali 7 donne e 3 bambini. La battaglia durata 2 ore è stata preceduta da un bombardamento sulla cittadina di Atma. Secondo fonti locali di Ahrar Sham, i marines statunitensi cercavano di portare vivo Abu Omar Gardash Turcumani, di nazionalità irachena, ma non si conosce la sorte del personaggio. Un elicottero colpito dall’artiglieria jihadista è stato distrutto dai marines prima del loro ritiro. Secondo il Pentagono questa è la più grande operazione nella zona di Idlib, dopo l’uccisione di Al Baghdadi, nel 2019.
La città di El-Bab, nella provincia di Aleppo, è stata oggetto di un lancio d’artiglieria e di razzi che ha causato la morte di 9 persone. La città è occupata dalle truppe turche, sostenute dalle milizie qaediste. Ahrar Sham accusa i combattenti curdi di aver compiuto l’attacco.
Turchia
L’esercito turco ha comunicato che un soldato è rimasto ucciso in seguito ad un bombardamento su una caserma vicino al confine con l’Iraq. Un lancio di mortaio sarebbe stato eseguito dai combattenti curdi del PKK, che si battono per l’autonomia del Kurdistan. Ieri l’altro l’aeronautica turca ha bombardata le regioni curde in Iraq e Siria, provocando decine di morti e feriti. Ankara parla di attacchi contro i combattenti del PKK, ma la maggior parte delle vittime sono civili, come testimonia la stampa irachena.
Arabia Saudita
Le autorità saudite hanno rilasciato Dawoud Marhoun, dopo dieci anni di prigione. Era stato condannato alla pena capitale nel 2012, quando aveva appena 17 anni, con l’accusa di partecipazione alle proteste avvenute nelle zone a maggioranza sciita. Lo scorso anno la condanna è stata ridotta a 10 anni. Secondo l’associazione saudita per i diritti umani Qast, con sede a Londra, Marhoun è stato rilasciato per fine pena. Sui social sono stati pubblicati, dagli amici dell’attivista, foto e video mentre era in auto verso casa, durante il suo arrivo e l’abbraccio con i parenti. Lo scorso anno altri due giovani, Alì Nimr e Abdallah Zaher, anche loro condannati per la stessa accusa, sono stati rilasciati. Le autorità saudite non hanno pubblicato la notizia del rilascio.
Migranti
Dodici migranti sono morti congelati in Turchia, al confine con la Grecia. Il ministero dell’Interno di Ankara parla del ritrovamento di un gruppo di 22 migranti nei pressi del valico di Ipsala, 12 dei quali morti per ipotermia. Il ministro Suleyman Soylu ha accusato le guardie di frontiera greche di aver respinto i migranti, sottraendo loro scarpe e vestiti, lasciandoli morire di freddo. Ha postato sui social le foto delle vittime per terra, con magliette e pantaloncini. Da Atene rispondono dando al ministro turco del bugiardo e respingendo qualsiasi addebito.
Egitto
I ministri della difesa egiziano e sudcoreano hanno firmato un accordo per la fornitura all’Egitto di artiglieria Hauser per un valore di quasi due miliardi di dollari. L’accordo prevede anche la vendita di tecnologia per la produzione in Egitto dei cannoni. Questo accordo arriva dopo quello firmato con gli Stati Uniti per la fornitura al Cairo di 12 aerei C-130 e altri sistemi d’arma per un valore di oltre 2,5 miliardi di dollari.
Emirati
Il Segretario alla difesa USA, Austin, ha affermato che sarà spostata nel Golfo arabo-Persico la portaerei Koll, in difesa del territorio degli Emirati da eventuali attacchi Houthi yemeniti. Nella base statunitense Dhafra, ad Abu Dhabi, arriveranno altri caccia da combattimento e sistemi di preavviso per la segnalazione precoce di missili balistici o droni. L’annuncio di Washington arriva dopo che gli Emirati sono stati attaccati da una serie di missili e droni nella giornata di ieri, rivendicati da una milizia irachena sconosciuta autoproclamata, “Lega degli aventi diritto”.
Approfondimenti
Festival del libro per la pace e la non violenza
Roma 2-5 giugno 2022
Echi della stampa araba n. 10
In questa rubrica riprendiamo in sintesi, ma fedelmente, opinioni, commenti ed editoriali apparsi sulla stampa araba, che valutiamo siano di un certo interesse per il lettore italiano.
La pubblicazione non significa affatto la condivisione delle idee espresse.
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