Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)
24 marzo 2022.
Rassegna anno III/n. 082
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Un mese di guerra russa contro l’Ucraina. Contro le sanzioni, Putin annuncia solo rubli per la vendita di petrolio e gas. Biden oggi a Bruxelles. Una guerra dura, “come in Cecenia”, dice un militare russo. Un mercenario britannico, tornato indietro dall’Ucraina, denuncia crimini di guerra: “Ordine di non prendere prigionieri tra i soldati russi arresi”. Tre milioni e mezzo i profughi.
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Domenica 27 marzo 2022 ore 18:00 si terrà, in modalità online, l’Assemblea dell’Associazione “Anbamed, aps per la Multiculturalità”. Tutti gli abbonati ed i collaboratori, anche non iscritti, possono chiedere il link per parteciparvi: anbamedaps@gmail.com
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I titoli
Yemen: Ucciso in un attentato ad Aden un alto ufficiale dell’esercito.
Somalia: Attacco del gruppo Shebab contro una base dei caschi blu africani.
Arabia Saudita: Sventato un attentato contro petroliere nello stretto di Bab Mandeb.
Afghanistan: Niente scuola secondaria per le ragazze.
Tunisia: Indetto sciopero dei giornalisti per il 2 aprile.
Egitto: Raddoppiate le tariffe di passaggio dal Canale di Suez.
Le notizie
Yemen
Un alto ufficiale dell’esercito yemenita è stato ucciso, insieme ad altri 4 soldati, nell’esplosione di un’autobomba al passaggio del loro veicolo. È avvenuto in un quartiere del capoluogo Aden, dove ha sede il governo. Nessuna rivendicazione, ma il portavoce dell’esercito ha accusato i ribelli Houthi. La stampa locale invece sostiene che la tecnica usata punta il dito contro i terroristi jihadisti di Al-Qaeda oppure dell’Isis.
Somalia
Il movimento qaedista Shebab ha rivendicato l’attacco contro la caserma delle forze dell’Unione Africana, nei pressi dell’aeroporto di Mogadiscio. Secondo la polizia due uomini armati sono penetrati nella caserma ed hanno continuato a sparare. Sono cadute 6 vittime e decine di feriti, prima che gli assalitori vengano uccisi. Tra le vittime un soldato dei Caschi Blu africani. Gli attacchi dei terroristi avvengono in un momento di grandi tensioni nel paese, a causa dello slittamento dell’appuntamento elettorale.
Arabia Saudita
Il Comando saudita per le forze d’intervento in Yemen ha comunicato di aver sequestrato due barche teleguidate piene di cariche esplosive. Secondo il comunicato militare, l’obiettivo dei ribelli Houthi sarebbe quello di colpire le petroliere durante il loro passaggio dallo stretto di Bab Mandeb, nella parte sud del Mar Rosso. “Se l’intento fosse stato portato a termine, il rifornimento di petrolio all’Europa Occidentale sarebbe stato rallentato fortemente”, conclude il comunicato.
Afghanistan
I taliban ci hanno ripensato. Le scuole superiori femminili sono state aperte per alcune ore e poi subito dopo chiuse. Lo ha confermato il portavoce dei taliban, Inaamullah Samankani, senza dare spiegazioni. La notizia è trapelata perché una giornalista stava documentando il primo giorno di scuola, quando un professore è entrato ed ha ordinato alle ragazze di tornare a casa. Quello di garantire il diritto allo studio per tutti è uno dei temi al tavolo delle trattative per il riconoscimento del regime dei taliban.
Tunisia
Il sindacato dei giornalisti ha deciso di indire una giornata di sciopero contro “le misure lesive del diritto alla libertà di informarsi e informare”. Motivo della protesta è l’arresto del giornalista, Khalife Qasimi, corrispondente da Qairauoan della radio “Mosaique”. Qasimi ha pubblicato una notizia sull’arresto dei membri di una cellula terrorista, “che comprendeva un ex militare ed un professore universitario”. Convocato dalla Corte antiterrorismo, Qasimi si è rifiutato di fornire la fonte delle sue informazioni. Domani venerdì sarà sentito anche il direttore responsabile della testata radiofonica, Hossein Dabbani. Il sindacato dei giornalisti he condannato l’azione repressiva e denunciato che l’attacco ai giornalisti è un pericolo per la democrazia. Il giorno 2 aprile è stato indetto lo sciopero della categoria per contrastare anche il monopolio informativo nel settore pubblico radio-televisivo, “trasformato in un megafono del presidente Saied e del suo governo”.
Egitto
Le autorità del Canale di Suez hanno innalzato, per la seconda volta in un mese, le tariffe per l’attraversata. La tassa è stata raddoppiata per le petroliere, sia cariche che vuote. Il direttore del Canale ha motivato l’aumento con la crescita dei prezzi di petrolio e alimentari e per i costi di ammodernamento del corso d’acqua. L’Egitto vive una crisi finanziaria a causa della guerra in Ucraina, per il crollo del turismo. Le misure di svalutazione della sterlina non hanno avuto il loro effetto sperato e la valuta egiziana continua a perdere quota.
Approfondimenti
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