Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

05 aprile 2022. 

Rassegna anno III/n. 094

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41 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Le foto degli orrori a Bucha. Il governo ucraino denuncia crimini di guerra: persone con le mani legate ed uccise con un colpo alla nuca e i loro corpi bruciati. Biden reclama processo per Putin. “Si cominci prima con Jugoslavia e Iraq”, rispondono da Mosca. Polemiche in Italia per una lettera di corrispondenti di guerra, che richiama alla responsabilità del giornalismo, in difesa della verità dalla propaganda guerrafondaia. Non è stata gradita dalla stampa con l’elmetto.

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I titoli

Libia: Scontri armati tra due milizie governative nel centro della capitale.

Palestina Occupata: Lapid compie una passeggiata nella spianata delle moschee a Gerusalemme est. Una provocazione che ricorda Sharon.

Libano: La crisi finanziaria sarà pagata dai risparmi dei cittadini.

Yemen: Attraccano al porto di Hodeida le prime due navi petroliere. La tregua regge.

Sudan: Iniziato All’Aja processo per i crimini di guerra in Darfur.

Turchia: Inflazione al 61% a causa delle politiche monetarie sbagliate di Erdogan.

Le notizie

Libia

Scontri armati ieri sera nel centro di Tripoli tra due milizie ingaggiate dal Consiglio di presidenza e dal Ministero dell’Interno. Secondo un primo rapporto della mezzaluna rossa ci sarebbero tre morti e decine di feriti. Nessuna comunicazione da parte del governo Dbeiba, che controlla la capitale tramite queste milizie criminali, con ingaggi per milioni di dollari al mese. Il confronto armato è cessato dopo la mediazione dei rispettivi organi politici, ma il fuoco cova sotto la cenere.

Palestina Occupata

Dall’inizio del mese di Ramadan, le forze di occupazione israeliane hanno iniziato a Gerusalemme est una serie di misure restrittive alle feste religiose dei fedeli, installando transenne e aumentando il numero degli uomini armati nella città vecchia. Il motivo delle misure si è scoperto ieri: la visita del ministro degli esteri Lapid alla spianata delle moschee. Una sfida al sentimento religioso dei musulmani, che ricorda l’invasione del 2000 dell’allora candidato alle elezioni Sharon. Malgrado tutte le rassicurazioni, in sede diplomatica negli incontri con re Abdallah e con i ministri degli esteri nel Negev, di ridurre la tensione durante il mese di Ramadan, il governo israeliano continua imperterrito la sua politica di destabilizzazione. Si sono avuti scontri con sei arresti e 11 feriti.

Libano

Il vice primo ministro, Saada Shami, ha ammesso esplicitamente il default finanziario dello Stato e della Banca centrale. “Le ingenti perdite finanziarie saranno pagate anche dai cittadini che hanno depositato i loro risparmi nel sistema bancario”. Finora le dichiarazioni dei politici avevano rassicurato che le perdite saranno addossate alle banche e i risparmi depositati saranno garantiti dall’intervento riparatore dello Stato. Uno dei principali accusati di questo fallimento è il governatore della Banca centrale, Salameh, accusato in Francia e Svizzera di arricchimenti illecito e sotto accusa a Beirut di operazioni finanziarie scorrette, che hanno portato a danneggiare l’interesse pubblico e i risparmi dei cittadini. Finora si è rifiutato di presentarsi davanti ai giudici per l’interrogatorio.

Yemen

Nel porto di Hodeida sono entrate ieri due navi petroliere cariche di carburante. Sono le prime da tre mesi ed è un risultato concreto della tregua entrata in vigore il 2 aprile. Le misure per costruire fiducia sono in corso: saranno aperte le strade di collegamento tra Sanaa e Taez e una ripresa limitata dei viaggi aerei dall’aeroporto di Sanaa, due voli alla settimana verso Amman e Il Cairo.

Sudan

Iniziato a L’Aja il processo contro Alì Mohammed Abdurrahman, uno dei comandanti delle milizie Janjaweed, responsabili dell’eccidio in Darfur, all’inizio degli anni 2000. L’uomo è accusato di crimini di guerra e crimini contro l’umanità. La guerra in Darfur è stata uno dei conflitti più aspri con effetti devastanti sulla popolazione: oltre 300 mila morti e due milioni di sfollati. Con la caduta del regime di Omar Bashir, nel 2019, è stato firmato un accordo di pace tra tutte le componenti autonomiste e il governo centrale, guidato allora dal premier Hamdouk. Dal colpo di Stato dello scorso ottobre, la situazione nella provincia occidentale sudanese è diventata incandescente. Continui scontri interetnici con incendi dei villaggi e dei raccolti.

Turchia

L’inflazione torna a galoppare. Nel mese di marzo, secondi i dati ufficiali, ha registrato un aumento del 5,4 su base mensile, portando l’inflazione annuale alla cifra record del 61%, mai raggiunta da 20 anni. Secondo studi indipendenti, le cifre sono molto più alte, ma vengono limate per direttive politiche della presidenza. La causa principale dell’inflazione è la politica monetaria imposta da Erdogan, con l’abbassamento degli interessi bancari, che hanno portato alla svalutazione della lira rispetto al dollaro.  

Approfondimento

Figli dello stesso mare

Francesco e la nuova alleanza per il Mediterraneo

di Riccardo Cristiano

ed. Castelvecchi

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Approfondimento

30 Marzo, Giornata della terra palestinese

A cura della redazione Anbamed

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Echi dalla stampa araba n. 14

Da Al-Arabi Al-Jadeed (Il Nuovo Arabo)

Sette anni di guerra in Yemen:

una svolta decisiva per le sorti della pace.

Di Zakaria al-Kamaly

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1 commento

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