Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)
07 aprile 2022.
Rassegna anno III/n. 096
Per informazioni e contatti manda un messaggio
Per ascoltare l’audio:
Le vignette sono QUI
43 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Si palesa l’ipocrisia del capitalismo: le sanzioni UE non riguardano gas e petrolio e quelle USA escludono i fertilizzanti. In economia come in guerra: armiamoci e pertite! Nel mese di marzo aiuti militari UE a Kiev per un miliardo di euro e importazioni da Mosca per 30 miliardi.
Il 24 aprile Marcia della Pace Perugia-Assisi: “Fermatevi, la guerra è una follia!”.
https://twitter.com/Anpinazionale/status/1510975133862842370/photo/1
Sostieni Anbamed
Questa rassegna sopravvive grazie ai contributi dei suoi lettori e ascoltatori.
Ricordati che anche il più grande oceano è fatto di gocce!
Ecco i dati per il versamento:
Associazione Anbamed, aps per la Multiculturalità
Iban: IT33U0891382490000000500793
Bic: ICRAITRRPDO
I titoli
Afghanistan: Una granata a Kabul contro i fedeli in preghiera.
Iraq: Tre razzi contro la raffineria di Erbil.
Israele: Il governo non ha più la maggioranza. Rischio quinte elezioni anticipate in tre anni.
Tunisia: Crisi diplomatica con la Turchia dopo le dichiarazioni di Erdogan.
Egitto: Una proposta di legge che modifica la Sharia in materia di poligamia e divorzio.
Turchia: Nominato un ambasciatore al Cairo, dopo 9 anni di rottura delle relazioni diplomatiche.
Etiopia: AI e HRW accusano Addis Abeba di polizia etnica in Tigray.
Le notizie
Afghanistan
Un’esplosione nella moschea di Pul-i-Khisti ha provocato il ferimento di almeno 6 persone. La polizia sostiene che un uomo ha lanciato una granata all’interno del luogo di culto, poco dopo la conclusione della preghiera di mezzogiorno. È stato arrestato ed è sotto interrogatorio. Nessuna rivendicazione per il momento, ma si sospetta che sia responsabilità dell’Isis Khorasan. La moschea si trova in una zona densamente popolata della capitale Kabul ed è al centro di diversi mercatini popolari. Il 2 aprile, nello stesso quartiere, un attacco simile aveva colpito il mercato dei cambia valuta.
Iraq
Tre razzi hanno colpito la raffineria di petrolio vicino ad Erbil. Secondo la polizia sono stati lanciati dalla vicina provincia di Ninive. Non ci sono stati né danni, né vittime. La destabilizzazione del Kurdistan iracheno è opera di Teheran, ma ad agire ieri sono state sicuramente milizie irachene affiliate all’Iran. Lo scorso 13 marzo, 12 missili balistici iraniani hanno colpito una villa nei pressi del consolato USA. I Guardiani della rivoluzione hanno rivendicato l’attacco, sostenendo che l’obiettivo era la sede di una missione di spionaggio israeliana.
Israele
Il governo Bennett non ha più la maggioranza parlamentare. L’uscita di una deputata del partito di destra Yamina, lo stesso del premier, ha ridotto da 61 a 60 i sostenitori della coalizione anti-Netanyahu. Bennett è impegnato in una serie di incontri, con i partiti della coalizione, per salvaguardare la poltrona. La crisi di governo potrebbe portare alle quinte elezioni in tre anni. Ad innescare le dimissioni della deputata Idit Silman sono motivi di fede religiosa e riguardano il rispetto del kasherut pasquale ebraica (regime alimentare che rispetta specifiche regole di macellazione e cottura dei cibi) negli ospedali pubblici.
Tunisia
Crisi diplomatica tra Tunisi ed Ankara in seguito alle dichiarazioni di Erdogan di condanna dello scioglimento del parlamento. Il ministro degli esteri tunisino ha telefonato al suo omologo turco, per esprimere “il rifiuto categorico di qualsiasi interferenza negli affari interni del paese”. L’ambasciatore turco è stato convocato al ministero degli esteri per la consegna di una lettera formale di protesta. Gli stretti legami del partito islamista Ennahda con il partito di Erdogan (tutt’e due fanno parte della Fratellanza Musulmana) sono all’origine di molte interferenze turche, a partire dalle partenze dei mercenari tunisini verso la Siria fino ai finanziamenti sospetti delle campagne elettorali.
Egitto
Un gruppo di deputate, supportate dalla Fondazione per i Diritti delle Donne, ha presentato una proposta di legge di modifica delle norme che regolano i rapporti in famiglia.
I punti più salienti riguardano la poligamia, il patrimonio familiare e la custodia dei figli. Non viene vietata la poligamia, ma condizionata all’assenso della prima moglie, certificato da un giudice. Per gli imam che contraggono matrimonio senza questi due certificati è prevista una condanna fino ad un anno di carcere e una multa pecuniaria. In caso di divorzio, si divide il patrimonio a metà; la custodia dei figli minorenni è affidata alla donna, con addebito al marito delle spese di mantenimento.
Non sono certamente mancate le polemiche per il contrasto con la Sharia. La prossima settimana inizierà il dibattito parlamentare per l’approvazione.
Turchia
Il governo Erdogan ha nominato il nuovo ambasciatore al Cairo, dopo 9 anni di rottura delle relazioni diplomatiche in seguito alla destituzione del presidente Morsi. Lo scrivono i media turchi riportando dichiarazioni di funzionari del ministero degli esteri. La normalizzazione delle relazioni tra Egitto e Turchia è in corso da oltre un anno e Ankara aveva già provveduto a limitare gli spazi di azione politica dell’opposizione egiziana ad Istanbul. Si sono svolte due incontri diplomatici ad Ankara e Il Cairo, con la partecipazione di delegazioni di alto livello, per la soddisfazione delle condizioni del Cairo. Il regime di Erdogan ha rivisto la sua politica di scontro frontale con i regimi arabi, in seguito alle difficoltà economiche e finanziarie che vive la Turchia. Oltre a scaricare i Fratelli Musulmani egiziani, Ankara ha archiviato il processo per l’assassinio del giornalista saudita Kashoggi.
Etiopia
Amnesty International e Human Rights Watch hanno pubblicato una dichiarazione comune di denuncia dei crimini di genocidio etnico in Tigray. “A partire dal novembre 2020, sono state compiute violenze di tale diffusione e intensità contro la popolazione tigrina da costituire crimini di guerra e crimini contro l’umanità”. La zona interessata è quella occidentale della provincia ribelle e le forze sotto accusa sono le milizie dell’Amhara e il governo civile del tigray, nominato da Addis Abeba in sostituzione degli amministratori eletti appartenenti al Fronte Popolare.
Approfondimento
Voci sulla guerra
Riprendiamo due articoli dall’Ucraina e dalla Russia. Non è neutralità o equidistanza, ma ricerca di comprendere ascoltando, perché la guerra è orrore, ma anche propaganda. Per non fare gli utili idioti, dobbiamo capire. Il primo articolo è un’intervista ad un sociologo ucraino e l’altro è una dichiarazione degli anarchici russi.
Approfondimento
6 APRILE 2022: IN RICORDO DI GIOVANNI SARUBBI
Approfondimento
Figli dello stesso mare
Francesco e la nuova alleanza per il Mediterraneo
di Riccardo Cristiano
ed. Castelvecchi
========================================================
Echi dalla stampa araba n. 14
Da Al-Arabi Al-Jadeed (Il Nuovo Arabo)
Sette anni di guerra in Yemen:
una svolta decisiva per le sorti della pace.
Di Zakaria al-Kamaly
==========================================Se continuiamo a tenere vivo questo spazio è grazie a te. Anche un piccolo contributo per noi significa molto. Torna presto a leggerci ed ascoltarci.
==========================================
[…] Per ascoltare l’audio: clicca qui […]