Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)
14 aprile 2022.
Rassegna anno III/n. 103
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50 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Occupato il porto di Mariupol. I militari russi annunciano la resa di oltre mille soldati ucraini. Minacce di bombardare il comando dell’esercito a Kiev. Altri armamenti per 800 milioni di dollari in arrivo da Washington. Sono 12 milioni gli sfollati interni, un quarto della popolazione.
Il 24 aprile Marcia della Pace Perugia-Assisi: “Fermatevi, la guerra è una follia!”.
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Nella rubrica Approfondimenti pubblichiamo il testo integrale della “Convenzione dei diritti nel Mediterraneo”, con i nomi di tutti i firmatari provenienti da tutti i paesi rivieraschi.
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I titoli
Palestina Occupata: Continuano i rastrellamenti israeliani in Cisgiordania. Ucciso davanti a casa un padre di famiglia 34enne.
Iraq: Violenti disordini per controversie religiose.
Libia: Al Cairo incontro tra delegazioni di Camera e Senato per trovare un cammino comune verso le elezioni.
Egitto: Il tesoro svizzero di Mubarak torna ai suoi eredi. Le ruberie dei tiranni sono salve. E con loro anche il complice sistema bancario.
Golfo: Nuove tensioni tra Teheran, Kuwait e Riad per un giacimento sottomarino di gas.
Turchia: Erdogan entro aprile in visita a Riad.
Emirati: Legalizzate le sale da gioco.
Le notizie
Palestina Occupata
Incursione militare a Nablus e rastrellamenti e Jenin, per il quinto giorno consecutivo. Una ventina di giovani sono stati arrestati. Mohammed Assaf, 34 anni, padre di famiglia, è stato assassinato dai militari israeliani a Nablus, davanti alla porta di casa. È stato colpito da un proiettile al petto e non è servita a nulla la corsa verso l’ospedale della città. Il portavoce militare israeliano ha dichiarato che il palestinese stava lanciando una molotov contro i soldati. Testimoni oculari hanno smentito questa versione. Per l’autorità nazionale palestinese, le uccisioni in corso in Cisgiordania e Gerusalemme sono esecuzioni extragiudiziali di piazza.
Iraq
Una controversa interpretazione di un versetto del Corano sta scuotendo l’Iraq. Un imam di confessione sciita ha invitato i fedeli a distruggere i mausolei attorno alle tombe, perché secondo una certa interpretazione viola il monoteismo. In risposta diverse sedi della sua corrente teologica sono state attaccate e bruciate e una moschea è stata vandalizzata. Altri imam sciiti, come Sadr e Hakeem, hanno stigmatizzato la violenza, ma hanno messo in guardia dalle “interpretazioni estreme che scardinano le basi della fede e deviano dalla tradizione consolidata”. La procura è intervenuta facendo arrestare una ventina dei seguaci del capo della corrente Al-Khalsi ed ha emesso un ordine di arresto dell’imam.
Libia
È iniziato ieri al Cairo l’incontro delle due delegazioni del Parlamento di Tobruk e del “Senato” di Tripoli, per concordare la base costituzionale delle future elezioni.
La riunione è coordinata dalla rappresentante speciale dell’ONU, Stephanie Williams.
L’iniziativa egiziana, sotto l’egida dell’ONU, tenta di evitare il ricorso alla violenza e di avvicinare i punti di vista delle diverse correnti, per rimuovere gli ostacoli allo svolgimento delle elezioni. Dopo la tregua del 2020, il governo Dbeiba non è stato capace di garantire la sicurezza delle elezioni e il Parlamento ha votato la fiducia ad un governo di stabilità nazionale, guidato dall’ex ministro dell’Interno Basha-Agha. Non è stato possibile il passaggio dei poteri, per le resistenze di Dbeiba a farsi da parte.
Williams ha incontrato prima della riunione i rappresentanti di “Alleanza per la Solidarietà”, un organismo della società civile che raggruppa 25 associazioni di tutte le parti della Libia, che lavora per la pacificazione del paese, rafforzando il ruolo dei giovani e delle donne.
I lavori dell’incontro Camera-Senato continuano anche oggi.
Egitto
La procura svizzera ha restituito agli eredi dell’ex presidente Mubarak le somme congelate 11 anni fa, in seguito alla caduta del regime. Oltre un miliardo di franchi depositati sui conti del rais e dei suoi familiari sono diventati l’oggetto di una lunga causa legale. Le speranze di molti egiziani di veder tornare al popolo il maltolto con la corruzione e l’inganno è svanito. Le autorità svizzere allora avevano impiegato poche ore per decidere il congelamento, per dimostrare anche agli occhi del mondo che il sistema finanziario svizzero non era sporcato da connivenze con le dittature. A 11 anni, quell’euforia internazionale in sostegno delle aspirazioni di libertà è svanita ed è tornata alla superficie la più solida difesa dei profitti, anche quando è così palese la loro sporca provenienza.
Golfo
Un nuovo motivo di frizione tra l’Iran e i paesi arabi del Golfo. È il giacimento sottomarino di gas della zona di confine, noto con il nome di Darra (Arsh, in persiano). Arabia Saudita e Kuwiat hanno deciso di avviare le ricerche con stazioni offshore, chiedendo all’Iran di avviare trattative per definire i confini orientali del giacimento. Il ministero degli esteri di Teheran ha definito illegale l’accordo tra i due paesi arabi.
Turchia
La stampa turca rivela che il presidente Erdogan compirà una visita in Arabia Saudita entro il mese di ramadan, cioè entro la fine di aprile. La crisi economico-finanziaria turca ha convinto il neo sultano a più cauti consigli, dopo i fervori della sfida a guidare l’islam sunnita. Riad ha allentato l’embargo non dichiarato dei prodotti turchi e Abu Dhabi ha già ripreso relazioni politiche ed economico-finanziarie con Ankara. Questa visita era annunciata già per febbraio, ma il regno saudita non l’ha mai confermata. Si spiega così l’abbandono del caso Kashoggi, che era stato uno dei cavalli di battaglia di Erdogan per affondare la carriera del principe ereditario saudita Mohammed Ben Salman.
Emirati
Il piccolo emirato di Ras-al-Khaima, uno dei sette che compongono gli Emirati Arabi Uniti, ha legalizzato le sale da gioco. L’intento è quello di attirare turisti. La nuova legge è un esperimento pilota per più vaste aperture nel resto della federazione. Molte case internazionali sono interessate e sono in corso trattative con i principali alberghi per inaugurare sale da gioco riservate agli stranieri. La vicenda merita menzione, perché la legge islamica vieta ogni tipo di gioco d’azzardo e lotteria.
Approfondimento
“Fare del Mediterraneo uno degli spazi
creatori di un’umanità che vuole vivere insieme”
Convenzione dei Diritti nel Mediterraneo
Palermo 19 Marzo 2022
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