Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)
21 aprile 2022.
Rassegna anno III/n. 110
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56 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Scaduto l’ultimatum per la resa dei militari a Mariupol. Per l’evacuazione chiedono, in un messaggio disperato, un passaggio sicuro con garanzie di protezione internazionale. Ripresi i negoziati tecnici tra Mosca e Kiev. Russia prova un nuovo missile intercontinentale, per mandare un avvertimento alla Nato.
Tra 3 giorni, il 24 aprile, Marcia della Pace Perugia-Assisi: “Fermatevi, la guerra è una follia!”.
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I titoli
Palestina Occupata: Un altro giorno di tensione a Gerusalemme.
Afghanistan: Droni di nazionalità ignota violano lo spazio aereo di Kabul.
Iran: “Arrestati tre agenti del Mossad”, scrive un’agenzia stampa di Teheran.
Iraq-Turchia: Erdogan conferma arrogantemente che le invasioni in Iraq e Siria continueranno anche senza il consenso dei loro governi.
Tunisia: Critiche al ruolo dell’ACNUR in difesa dei confini sud dell’UE.
Le notizie
Palestina Occupata
Un altro giorno senza libertà di culto per i fedeli musulmani a Gerusalemme. Le autorità di occupazione israeliane hanno vietato l’accesso nella spianata delle moschee ai palestinesi ed hanno chiuso fino alla fine di ramadan, tutti i valichi di passaggio della Cisgiordania. I luoghi di culto islamici a Gerusalemme sono stati profanati ancora, ieri, con l’invasione di un centinaio di coloni ebrei, scortati dai militari. Scontri nella città vecchia per il divieto della marcia delle bandiere. La polizia ha in un primo momento vietato la marcia, ma poi l’ha autorizzata con un percorso che eviti il quartiere palestinese islamico e cristiano. I coloni, però, non hanno rispettato le direttive e sotto la guida di un deputato oltranzista sono entrati nei quartieri palestinesi. Ci sono stati scontri tra coloni e polizia.
Le provocazioni del governo e dei coloni israeliani non si sono limitati a Gerusalemme, ma hanno toccato anche Al-Khaleel (Hebron). Divieto di accesso nella moschea Ibrahimia, fino a sabato, per i fedeli musulmani. È riservata ai riti dei fedeli ebrei, autorizzati a pregare nella moschea. Si è assistito anche all’invasione programmata di diverse migliaia di coloni nella località di Barqa, vicino a Nablus. È stata occupata per diverse ore una collina presa sotto mira dai coloni, da annettere agli insediamenti già esistenti che assediano il villaggio palestinese.
Afghanistan
Il governo taliban ha espresso preoccupazione per il volo dei droni nello spazio aereo afghano. Sia su Kabul, sia sui confini meridionali con il Pakistan, sono stati notati voli continui e persistenti di droni nei cieli dello spazio aereo afghano. Sono droni di spionaggio – spiegano gi esperti militari – ma non si conosce la loro nazionalità. Il portavoce del ministero della difesa ha negato che ci siano accordi con forze straniere (USA o Pakistan) per questi voli e che sarebbero da considerare violazione della sovranità nazionale.
Iran
I servizi di sicurezza di Teheran hanno annunciato l’arresto di una cellula di spionaggio del Mossad costituita da tre agenti. Lo pubblica l’agenzia semi ufficiale, Pars. Non viene indicata la nazionalità degli arrestati. Sarebbero implicati nella sottrazione di documenti segreti importanti. Lo scorso mese di marzo, i Guardiani della Rivoluzione avevano annunciato di aver fatto fallire un’azione di sabotaggio contro l’impianto nucleare di Furdo. Negli ultimi due anni, sono avvenuti attacchi misteriosi contro gli impianti nucleari iraniani, che sono stati affibbiati al Mossad israeliano. Le accuse al servizio segreto di Tel Aviv riguardano anche l’assassinio dello scienziato di fisica nucleare, Mohsin Fakhrizadeh, ucciso nel novembre 2020. Un ente di studi di sicurezza russo accusa la CIA di aver architettato l’attacco, facendo ricorso ad un robot-killer.
Iraq-Turchia
Le operazioni militari turche nel nord dell’Iraq continueranno. Lo ha affermato il presidente Erdogan, in risposta alle proteste diplomatiche irachene. L’esercito turco ha svolto un’invasione di truppe elio-trasportate nella regione di confine nel Kurdistan iracheno. Obiettivo dell’attacco è quello di colpire i combattenti curdi del PKK e la costruzione di una base militare permanente nella zona. Il governo di Baghdad ha convocato l’ambasciatore turco per la consegna di una lettera di protesta. Il neo sultano ha ripetuto, davanti ai deputati del suo partito, che le operazioni militari in Iraq e Siria proseguiranno, anche senza il consenso dei loro governi.
Tunisia
Venti organizzazioni per i diritti umani hanno criticato la politica dell’ACNUR in Tunisia. La presa di posizione delle organizzazioni della società civile avviene mentre è in corso il presidio permanente di un centinaio di richiedenti asilo, che aspettano da diversi anni una collocazione in un paese terzo. L’accusa all’ACNUR è precisa: difende i confini dell’Europa e non garantisce i diritti dei rifugiati. L’organismo dell’ONU per i rifugiati ha risposto al presidio, sostenendo sferzantemente di non essere un’agenzia viaggi. I migranti presi sotto la protezione dell’ACNUR in Tunisia sono relegati in campi nel sud desertico, senza il minimo di servizi sanitari e di istruzione per i minori o di qualificazione professionale per gli adulti. Le pratiche per una collocazione in un paese terzo sono in attesa di definizione da diversi anni. La critica tocca anche il taglio dei sussidi, di 2,5 dollari al giorno, che prima veniva garantito ai richiedenti asilo.
Approfondimento
Rompiamo il silenzio sulla recente invasione turca del Kurdistan meridionale
Echi dalla stampa araba n. 14
Da Al-Arabi Al-Jadeed (Il Nuovo Arabo)
Sette anni di guerra in Yemen:
una svolta decisiva per le sorti della pace.
Di Zakaria al-Kamaly
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