Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)
23 aprile 2022.
Rassegna anno III/n. 112
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58 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Combattimenti in tutti i fronti del Donbass. A Mariupol, la città fantasma rasa al suolo, saranno aperti corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili. Rimane l’assedio totale del complesso industriale siderurgico di Azovstal. Il segretario generale dell’ONU, Guterres, vedrà martedì Putin e poi si recherà a Kiev, per vedere Zelensky.
Domani domenica 24 aprile, Marcia della Pace Perugia-Assisi: “Fermatevi, la guerra è una follia!”.
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I titoli
Afghanistan: Un altro attentato contro una moschea. 33 morti a Gonduz.
Palestina Occupata: Malgrado la repressione, 150 mila fedeli musulmani hanno pregato ad Al-Aqsa nel terzo venerdì di ramadan.
Tunisia: Saied cambia la Commissione elettorale.
Yemen: Dopo 6 anni di chiusura, primo volo civile di linea dall’aeroporto di Sanaa.
Egitto: “Alessandria sarà sommersa dal mare?”, l’allarme del ministro delle risorse idriche.
Le notizie
Afghanistan
Un altro gravissimo attentato contro una moschea sufi a Gonduz, nel nord del paese. 33 morti e decine di feriti sono caduti durante la preghiera collettiva del terzo venerdì di ramadan. Gli oltranzisti considerano i sufi come eretici da combattere, insieme a tutte le confessioni non salafite. Giovedì, due moschee frequentate da sciiti sono state oggetto di attentati, una nella stessa Gonduz e l’altra a Mazar Sharif. Martedì un altro attentato in una scuola a Kabul. La maggior parte di questi attentati è stata rivendicata dall’Isis Khorasan. I taliban, per ridurre il peso del fallimento nel contrastare il terrorismo, che avevano innescato loro stessi in passato, hanno annunciato l’arresto di un capo dell’Isis, accusato di aver organizzato l’attentato a Mazar Sharif. I terroristi dell’emirato di Khorasan accusano i taliban di deviazioni e di abbandono del jihad contro gli infedeli.
Palestina Occupata
Malgrado la repressione e i divieti ad accedere alla Gerusalemme vecchia, nel terzo venerdì di ramadan, 150 mila fedeli musulmani sono arrivati alla moschea di Al-Aqsa, terzo luogo di culto islamico dopo Mecca e Medina. Il governo israeliano aveva deciso di blindare la Cisgiordania bloccando i valichi di passaggio. I palestinesi hanno sfruttato i punti deboli nel muro di separazione, per scavalcare i divieti e raggiungere Gerusalemme. Anche nella chiesa ortodossa sono attesi oggi circa 10 mila fedeli cristiani, in sfida alla limitazione imposta dalle autorità di occupazione di permettere soltanto la presenza di 4 mila persone alla preghiera del Sabato Santo. Ieri mattina, molti giovani palestinesi sono rimasti feriti da pallottole, durante gli scontri nella spianata delle moschee. La mezzaluna rossa accusa i reparti israeliani di sparare ad altezza della testa e del torace, con l’intento di uccidere. Le forze di occupazione hanno usato i droni per il lancio di bombe lacrimogeni contro un gruppo di donne in preghiera, creando panico e fuga.
Tunisia
Il presidente Qais Saied ha emesso per decreto le nuove norme per la formazione della Commissione elettorale, riservando a sé stesso il diritto di nomina del presidente dell’ente indipendente. La nuova commissione sarà costituita da 7 membri, tre di nomina presidenziale e 4 dal Consiglio supremo della magistratura. La modifica ha fatto infuriare i partiti dell’opposizione e i membri della precedente commissione. La principale critica è la concentrazione del potere nelle mani di un uomo solo, dopo aver sciolto il Parlamento e destituito gli organi di autogoverno della magistratura. Saied risponde indirettamente a queste accuse, parlando della necessità di pulizia negli organi preposti alla lotta contro la corruzione e per la tutale degli interessi nazionali. Le elezioni sono state annunciate per il 17 dicembre 2022.
Yemen
Oggi riapre l’aeroporto di Sanaa, dopo 6 anni di chiusura ai voli civili di linea. Un aero decollerà per un collegamento con Amman. L’altra destinazione prevista entro la settimana è il Cairo. I voli erano stati bloccati dal 2016, per decisione delle forze di intervento militare arabe (Arabia Saudita e Emirati). L’accordo di tregua raggiunto con la mediazione dell’ONU ha previsto tra le altre misure di fiducia anche la ripresa dei voli dell’aeroporto della capitale e la navigazione nel porto di Hodeida. Le tre settimane di tregua hanno visto la cessazione dei combattimenti su tutti i fronti di battaglia, malgrado le piccole violazioni che le due parti si rivolgono a vicenda.
Egitto
Il ministro delle risorse idriche, Mohammed Abdel-Ati, ha messo in guardia dagli effetti del cambiamento climatico sulle coste di Alessandria d’Egitto e di tutta la regione del Delta del Nilo. Il ministro ha rivelato che la città mediterranea è la più colpita nel mondo dal fenomeno dell’erosione delle coste. Ricordando un rapporto del 2020, preparato dal governo egiziano in collaborazione con enti internazionali, ha informato che 267 km di costa sono stati protetti da barriere, per salvaguardare sia le zone urbane, sia gli investimenti nei progetti agricoli e turistici. L’innalzamento del livello dei mari, per gli effetti climatici, secondo i diversi scenari, va da 0,5 ad un metro, entro la fine del secolo. Un pericolo che sommergerà vaste zone della Delta del Nilo, cancellando la produzione agricola per l’aumento della salinità delle terre coltivabili.
Approfondimento
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