Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)
24 maggio 2022.
Rassegna anno III/n. 143
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Tre mesi di guerra russa contro l’Ucraina. Mosca si dice disponibile alla ripesa delle trattative con Kiev. Zelensky: “Incontri soltanto con Putin”. Da Kharkiv e Mariupol rinforzi russi nel Donbass. A Davos è di scena l’ipocrisia: parlano di sanzioni, ma fanno affari con Mosca.
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Titoli
Palestina occupata: ANP si rivolge alla CPI sul caso Shireen Abu Aqile. Tel Aviv blocca la visita a Ramallah di deputati UE.
Iran: Allarme nelle sedi diplomatiche di Israele dopo il discorso di Raissi.
Tunisia: Sindacato UGTT annuncia scioperi contro il governo, per rivendicare aumenti salariali.
Iraq: 5000 persone in terapia intensiva per soffocamento causa tempesta di sabbia.
Afghanistan: In tv i maschi con la mascherina, in solidarietà con le colleghe.
Le notizie
Palestina occupata
L’autorità nazionale palestinese (ANP) ha consegnato alla Corte Penale Internazionale tutte le risultanze dell’inchiesta sull’assassinio della giornalista Shireen Abu Aqila, a Jenin. Le autorità militari di occupazione hanno negato ad una delegazione parlamentare europea di raggiungere Ramallah. Lo ha comunicato il capo della delegazione, il deputato spagnolo, Manu Pineda, che ha pubblicato la lettera ricevuta dal ministero degli esteri israeliano che gli vieta di recarsi in Israele. L’UE ha cancellato la missione. Pineda ha accusato il governo di Tel Aviv di temere un’inchiesta politica indipendente sul caso Shireen Abu Aqile, “perché non vuole che il mondo sappia la verità”. Come al solito la stampa israeliana accusa Pineda di essere “amico dei terroristi”, perché ha visitato Gaza nel 2010, dopo l’invasione israeliana della striscia, e di aver sostenuto la campagna BDS di boicottaggio dei prodotti israeliani.
Gerusalemme è al centro delle tensioni in questa fase politica del conflitto palestinese-israeliano. Oltre alle deportazioni degli abitanti e demolizioni delle case a favore dei coloni, il piano strisciante di Tel Aviv è quello che in arabo viene denominato come la strategia del cammello: una sostituzione etnica a pezzetti. L’ANP e tutto il mondo musulmano sono preoccupati per la manifestazione delle bandiere nei quartieri musulmano e cristiano di Gerusalemme, che è stata autorizzata, dopo diversi rinvii ed è fissata per il giorno domenica 29 maggio. Non solo, ma un tribunale israeliano ha autorizzato agli ebrei di pregare a voce alta sulla spianata delle moschee di Al-Aqsa. Lo stesso tribunale aveva ammesso, nel 2020, le pratiche religiose ebraiche nei luoghi di culto musulmani, ma in silenzio. Non mancano le voci nel Parlamento israeliano che contrastano questa tendenza alla provocazione, che mira ad innescare una guerra di religione in Medio Oriente.
Iran
Il presidente Raissi ha promesso vendetta per la morte del colonnello delle Guardie Rivoluzionarie, assassinato in un agguato due giorni fa, a Teheran. Il portavoce del ministero degli esteri, Khatibzadeh, ha accusato Stati Uniti e Israele, senza nominarli, di essere i fautori dell’atto terroristico ed ha fatto cenno ai paesi europei “che si riempiono la bocca di lotta contro il terrorismo, ma oggi stanno in silenzio di fonte a questi atti di terrorismo di Stato”. La minaccia preoccupa e non poco Tel Aviv, che ha diramato a tutte le proprie sedi diplomatiche l’ordine di assumere il massimo livello di allarme.
Tunisia
Il sindacato dei lavoratori UGTT ha respinto l’invito del presidente Saied a far parte della commissione costituzionale per il dialogo politico. Il motivo espresso in un comunicato dell’organo direttivo: “è una commissione che esclude le forze politiche, è soltanto consultiva e per di più formale. Non firmiamo decisioni prestabilite altrove”. Per far fronte al rifiuto del governo delle rivendicazioni salariali, il sindacato ha deciso una giornata di sciopero nazionale generale del settore pubblico. Data e modalità verranno decise prossimamente.
Iraq
Il cambiamento climatico sta rendendo la vita un inferno agli iracheni della zona meridionale del paese. Tempeste di sabbia sono diventate frequenti e quasi due-tre volte la settimana. Ieri, 5 mila persone sono state ricoverate d’urgenza in terapia intensiva a causa delle difficoltà respiratorie. Altri disagi sono molteplici: dalla chiusura del traffico aereo e terrestre alla necessita di tapparsi in casa per precauzioni. Il fenomeno ha interessato anche altri paesi del Golfo, come Kuwait e nord-est dell’Arabia Saudita, ma in Iraq l’intensità del fenomeno è fortemente preoccupante.
Afghanistan
Solidarietà maschile con le colleghe nelle tv afghane. Ieri, i presentatori maschi di programmi e telegiornali sono apparsi in video con la mascherina, per una sorta di parità con le donne che hanno subito il diktat dei taliban. È una forma pacifica di resistenza all’arroganza dei fondamentalisti, saliti al potere a Kabul dopo il fallimento dell’invasione e occupazione del paese, da parte di Stati Uniti e paesi Nato.
Approfondimento
Masafer Yatta: la storia degli 8 villaggi palestinesi da demolire
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Echi dalla stampa araba n. 15
a cura di Francesca Martino
In questa rubrica riprendiamo in sintesi, ma fedelmente, opinioni, commenti ed editoriali apparsi sulla stampa araba, che valutiamo siano di un certo interesse per il lettore italiano.
La pubblicazione non significa affatto la condivisione delle idee espresse.
Il Sudan sull’orlo del collasso
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