Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

09 luglio 2022.

Rassegna anno III/n. 189

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135 giorni di guerra. Nuove armi USA a Kiev, tra i quali lanciarazzi di lunga gettata Himars. Offensiva russa su Bachmut e bombardamenti ucraini sulle zone occupate dai russi nel Donbass.

Continua lo sciopero della fame solidale a staffetta per chiedere la liberazione di #AlaaAbdelFattah, attivista egiziano leader delle rivolte di piazza Tahrir, da 98 giorni in sciopero della fame nelle carceri di Al-Sissi.

Appello della redazione di Anbamed ai lettori ed ascoltatori di aderire alla staffetta solidale di sciopero della fame per un giorno.

Per maggiori info: http://www.invisiblearabs.com

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Titoli

Tunisia: Scontri tra manifestanti e polizia. Il referendum sulla nuova costituzione “incendia” le piazze.

Iran: Teheran smentisce il sequestro di una nave con armi diretti agli Houthi.

Iraq: Scoperti 90 miliardi di truffe ai danni dello Stato, con il sistema degli appalti fantasma.

Palestina Occupata: Contatti tra Abbas, Gantz, Lapid e Herzog alla vigilia della visita di Biden.

Siria: A rischio blocco gli aiuti internazionali diretti agli sfollati di Idlib.

Egitto: 60 detenuti politici rilasciati.

Le notizie

Tunisia

Si intensificano le manifestazioni pro e contro il referendum sulla nuova costituzione proposta dal presidente Saied. Ieri, centinaia di manifestanti del partito neo destoriano hanno tentato di arrivare fino alla sede della commissione elettorale, ma la polizia li ha bloccati e ci sono stati tafferugli. In diverse città, i sostenitori del presidente hanno organizzato presidi per incitare la popolazione a partecipare al voto. Il clima politico è rovente, ma finora lo scontro si è tenuto sotto il livello di guardia. Lo sciopero dei giudici si è dissolto con il primo blocco degli stipendi degli scioperanti. La bozza di costituzione proposta è fortemente presidenzialista e molti esperti temono che possa essere la finestra per il ritorno della dittatura, sconfitta dalla rivolta del 2011. Si vota il 25 luglio e il voto è valido senza quorum. La campagna per il boicottaggio infatti è autolesionista e faciliterà il passaggio della nuova costituzione con una maggioranza significativa di sì, anche in caso di bassa partecipazione al voto.

Iran

Il ministero degli esteri smentisce che una nave con armi iraniane fosse stata sequestrata dalla Marina britannica, nel Golfo dell’Oman, diretta agli Houthi. Per Teheran, il comunicato britannico è un’azione di propaganda per coprire il coinvolgimento di Londra nelle azioni di spionaggio contro la repubblica islamica. Londra aveva affermato che nei mesi passati sono stati sequestrati missili terra-aria sofisticati di fabbricazione iraniana diretti in Yemen. La Gran Bretagna è uno dei maggiori esportatori di armi verso l’Arabia Saudita e gli Emirati arabi uniti, i due paesi implicati nella guerra yemenita.

Iraq

Una commissione parlamentare ha documentato il meccanismo delle frodi contro lo Stato messo in piedi da società private vincitrici di appalti pubblici, mai eseguiti. Sono stati scoperti oltre mille progetti finanziati e pagati ma mai consegnati agli enti committenti. Il valore delle opere interamente pagato si aggira sui 92 miliardi di dollari. Il meccanismo della truffa è nell’emissione di false fidejussioni a garanzia dei pagamenti pubblici. Il rapporto della commissione punta il dito contro i partiti di governo che hanno coperto questa emorragia di denaro pubblico senza muovere un dito. Nell’Affare sono implicati ministri ed alti funzionari statali. Dal 2003, anno dell’occupazione statunitense dell’Iraq, la corruzione ha divorato oltre 450 miliardi di dollari di denaro pubblico.

Palestina Occupata

Il presidente Abbas ha ricevuto a Ramallah il ministro della difesa israeliano Gantz. L’occasione è la festività del sacrificio islamica, ma i colloqui si sono concentrati sulla situazione di sicurezza, alla vigilia della visita del presidente Biden nella regione. Abbas si è sentito telefonicamente anche con il premier Lapid e il presidente Herzog. Il segretario della presidenza palestinese, Hussein Sheikh, ha confermato che i colloqui sono serviti anche per “ribadire la necessità di abbassare le tensioni”, senza entrare nei particolari.

Siria

Il Consiglio di Sicurezza è fallito nell’approvare la risoluzione per il rinnovo del piano di aiuti alla popolazione di Idlib, tramite il valico di Bab el-Hawa, al confine turco. Il rappresentante russo ha annunciato il voto contrario e di conseguenza la riunione è stata aggiornata. Domani domenica 10 luglio scade la precedente risoluzione e se non verrà raggiunto un accordo, 3 milioni di profughi siriani si troveranno senza cibo. Mosca propone il rinnovo per soltanto sei mesi e il passaggio di una parte degli aiuti via Damasco. Il braccio di ferro tra i paesi occidentali e Mosca dura da anni, ma con la guerra in Ucraina la situazione è precipitata e le prospettive di un compromesso sono minime.

Egitto

La commissione parlamentare per l’amnistia ha comunicato il rilascio di circa 60 detenuti politici dalle carceri di Al-Sissi. Una goccia nel mare della repressione del dissenso in Egitto. Gioia per familiari ed amici delle persone liberate, ma il clima che si respira nel paese è quello della paura e la consegna del silenzio. Nelle carceri egiziane, si valuta che vi siano 60 mila detenuti politici e di opinione. Molti dei quali sono in carcere senza accuse e processi da diversi anni, per aver pubblicato un semplice post sui social. Domani, Alaa Abdel-Fattah compirà il centesimo giorno di sciopero della fame nel carcere di Latroun. Della sua sorte non si conosce nulla se non le informazioni fornite dai suoi avvocati, che lo hanno sentito soltanto al telefono. Il mondo guarda dall’altra parte, “perché il governo egiziano è un alleato affidabile, in materia di immigrazione e di forniture energetiche”.

Approfondimento

Il Premio Internazionale Hans Litten 2022 va all’avvocata Simonetta Criscì, difensora dei diritti umani.

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2 commenti

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