Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

20 ottobre 2022.

Rassegna anno III/n. 288

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Annuncio Importante:

A Roma, il 5 novembre, la manifestazione del movimento pacifista e nonviolento per il disarmo e il rifiuto di ogni guerra.

Anbamed ha aderito.

I titoli 

Palestina Occupata: è stato ucciso in uno scontro a fuoco Udai Tamimi, l’attentatore di Gerusalemme. Sciopero per lutto in tutta la Cisgiordania.  

Libia: Sgominata una banda di trafficanti di esseri umani sequestratori di migranti. Liberati 8 migranti tenuti in ostaggio.

Egitto: Sanaa Seif, sorella di Alaa, ha passato la notte in una tenda davanti al Foreign Office, a Londra, per chiedere un intervento diplomatico.

Tunisia: I fornai entrano in sciopero aperto. Rivendicano il pagamento delle sovvenzioni statali in arretrato

Iraq: Dalle casse del Fisco sono spariti 2,5 miliardi di dollari.  

Iran: Mistero sulla sorte dell’arrampicatrice sportiva Rekabi.

Le notizie

Palestina Occupata

Oggi è sciopero generale in tutta la Cisgiordania e Gerusalemme est occupate. Negozi, scuole, trasporti e uffici pubblici sono tutti chiusi per lutto e in solidarietà con la famiglia Tamimi, perseguitata dalle forze di occupazione. Loro figlio è stato ucciso ieri durante uno scontro a fuoco con i soldati israeliani presso una colonia ebraica, costruita sulle terre palestinesi ad est di Gerusalemme. Udai Tamini è il militante di Fatah che ha attaccato, due settimane fa, un posto di blocco israeliano alle porte di Gerusalemme, provocando l’uccisione di una soldatessa e il ferimento di altri tre militi. Era ricercato da 12 giorni e ieri l’esercito di Tel Aviv ha annunciato di averlo ucciso dopo aver sparato contro i coloni a Ma’aleh Adummim, ad est di Gerusalemme.

Libia

A Tarhouna, a 80 km a sud di Tripoli, la milizia “Tagiura” del ministero dell’interno ha liberato decine di migranti originari dei paesi subsahariani, trattenuti in un edificio rurale in attesa del viaggio in mare. Sono stati arrestati i trafficanti ed i proprietari della struttura. In un’altra operazione, il “reparto militare 444” del ministero della difesa ha assaltato un covo di criminali che tenevano in ostaggio 8 migranti per fini di riscatto. Le indagini sono partite dalle denunce dei familiari, nei paesi di origine, in seguito alle telefonate partite dai cellulari degli stessi ostaggi. Nella sparatoria, nessuno degli ostaggi è rimasto ferito e sono in corso le procedure per il loro rimpatrio. Tutta la banda, formata da libici e stranieri, è stata arrestata.

All’inizio di ottobre, l’ONG “Commissione libica per i diritti umani” ha denunciato l’assassinio di 15 migranti prima della partenza della loro barca, da parte di una milizia di Sabratha. Le indagini hanno portato all’arresto di due capi di una milizia dedita al traffico di esseri umani.

In Libia ci sono 700 mila migranti trattenuti nei centri di detenzione, senza nessun crimine compiuto, ma solo in ottemperanza degli accordi tra il governo di Tripoli e l’Italia, con il consenso dell’Unione Europea. In Italia è in corso una campagna per il non rinnovo del memorandum Italia-Libia (Vedi).     

Egitto

Sono passati 202 giorni di digiuno in carcere da parte del “Gramsci egiziano”, Alaa Abdel Fattah. Sua sorella Sanaa Seif sta compiendo una protesta davanti al Foreign Office a Londra, per chiedere l’intervento della diplomazia britannica. Alaa è anche cittadino britannico. Ecco cosa scrive l’altra sorella, Mona Seif: “È un essere umano, di cui si sente la mancanza e di cui si ha bisogno nelle nostre vite, ingiustamente detenuto e in GRAVE PERICOLO! 201 giorni di sciopero della fame non dovrebbero essere trattati con leggerezza”.

In Italia è in corso una maratona di solidarietà, con un digiuno di 24 ore, a staffetta, indetta da Amnesty International Italia e coordinata dalla collega Paola Caridi. Invito dalla redazione Anbamed a tutti i lettori ed ascoltatori di aderire a questa azione di solidarietà internazionale nonviolenta. Potete contattare questo idirizzo email

Tunisia

I fornai tunisini sono entrati ieri in sciopero per rivendicare il pagamento delle sovvenzioni statali arretrate. 3200 forni in tutto il territorio nazionale hanno chiuso i battenti in uno sciopero aperto indetto dal loro sindacato. Secondo il sindacato fornai, le sovvenzioni statali del 2021 sono valutate in 250 milioni di dinari (78 milioni di dollari). Sono rimasti aperti invece i 1200 forni che producono il pane a prezzo pieno, senza sovvenzioni statali. La crisi economico finanziaria della Tunisia colpisce anche l’alimento base delle famiglie povere. Nelle settimane passate sono state registrate difficoltà nella distribuzione di carburanti e in molti negozi sono mancate farina, zucchero ed altre derrate di prima necessità.     

Iraq

“La rapina del secolo”. Così viene definito dalla stampa di Baghdad lo scandalo della sparizione di 2,5 miliardi di dollari dai conti dell’Ente per le Entrate Fiscali. Cinque società fantasma sono state beneficiate di quella somma, con circa 300 assegni regolarmente autorizzati e con tutti i timbri dei vari organi di controllo, compresi quelli della Commissione parlamentare competente.

La magistratura ha convocato, per interrogarli, alti funzionari del ministero delle Finanze, parlamentari e uomini politici. Di tutti gli indagati sono state confiscate proprietà e conti bancari. Secondo i dati dell’ONU, la corruzione dilagante in Iraq ha dilapidato, dal 2003 al 2018, una somma di 600 miliardi di dollari di denaro pubblico. Dei contratti per la costruzione di scuole pubbliche, interamente saldati, ne sono state realizzate soltanto il 10%. 150 miliardi di dollari sono le somme per tangenti accertate su importazioni inesistenti, soprattutto nel settore militare.

Iran

Le autorità iraniane hanno bloccato di nuovo Internet per impedire l’organizzazione delle proteste e la diffusione delle notizie sulle attività del dissenso popolare.

L’arrampicatrice Elnaz Rekabi è arrivata all’aeroporto di Teheran ed è stata accolta da una massa di sostenitori come eroina. Rekabi ha partecipato ai campionati di Seul, in Corea del Sud, svolgendo la gara con i capelli scoperti, violando così la regola imposta dagli ayatollah, a tutte le donne, di coprirsi i capelli in pubblico. Il gesto è stato interpretato come una solidarietà con il caso della ragazza curda Mahsa Amini, assassinata a settembre in commissariato dopo il suo arresto, “per un chador non idoneo”. Rekabi dopo la gara è sparita dalla circolazione e il suo passaporto è stato sequestrato. Sul suo profilo social è apparsa poi una sua richiesta di “scuse al popolo iraniano per il disagio arrecato”. Il sito Iran Wire scrive che è attualmente agli arresti.

Mondo

  • Sono passati sette mesi e 25 giorni di guerra russa in Ucraina.

Il prossimo sabato 5 novembre si terrà a Roma una manifestazione nazionale contro la guerra, per la Pace e il disarmo.

Appelli:

Alaa Abdel Fattah ha iniziato lo sciopero della fame il 2 aprile, nel carcere egiziano di Wadi Natroun. Sono passati 201 giorni e il regime di Al-Sissi è sordo agli appelli e nelle cancellerie internazionali prevale l’insensibilità. In Italia, dal 28 maggio, è in corso un digiuno solidale a staffetta per chiedere la sua liberazione.

Oggi giovedì 20 ottobre digiuna, in solidarietà con Alaa, Raffaella Cammarano.

Appello della redazione di Anbamed ai lettori ed ascoltatori di aderire alla staffetta solidale di sciopero della fame per un giorno. Urge una vostra adesione.

Per maggiori info: http://www.invisiblearabs.com

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1 commento

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