Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)
21 ottobre 2022.
Rassegna anno III/n. 289
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A Roma, il 5 novembre, la manifestazione del movimento pacifista e nonviolento per il disarmo e il rifiuto di ogni guerra.
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I titoli
Sudan: 150 morti in due giorni negli scontri tribali nella regione Nilo Blu.
Ciad: Una strage di manifestanti a N’Djamena.
Palestina Occupata: Sciopero generale nei territori palestinesi occupati in lutto per l’uccisione del militante Udai Tamimi.
Kurdistan: L’esercito turco è accusato per l’uso di armi chimiche contro i curdi.
Iran: La famiglia di Mahsa Amini respinge il rapporto sull’autopsia e chiede una commissione indipendente.
Siria: La rappresentante dell’OMS è accusata di corruzione, frodi e abusi per milioni di dollari.
Iraq-terrorismo: Misteriosi attentati nel Kurdistan. Sotto accusa i servizi di Ankara.
Iraq-archeologia: A Mosul scoperti bassorilievi assiri di 2700 anni fa.
Le notizie
Sudan
Fonti mediche hanno affermato che negli scontri di mercoledì e giovedì, nella regione del Nilo Blu, sono morte 150 persone. Un medico ha detto che la maggior parte delle vittime sono morte inseguito agli incendi delle loro case. Nella regione è stato indetto lunedì scorso un coprifuoco nelle ore notturne, in seguito ai primi scontri tribali. Malgrado la presenza delle forze di polizia, mandate da Khartoum per riportare l’ordine, gli scontri sono ripresi e con più vigore. Il motivo riguarda il contenzioso sulle terre agricole.
Ciad
Trenta morti negli scontri durante una manifestazione a N’Djamena, capitale del Ciad. La manifestazione dell’opposizione era stata indetta contro il prolungamento dello stato d’emergenza proclamato dal presidente Mohammed Idris Deby Itno, ma il governo non l’ha autorizzata. Il centro della capitale si è trasformato in un teatro di guerriglia urbana. Il portavoce del governo ha affermato che tra le vittime ci sono 10 agenti. La fase transitoria guidata da Deby Itno, è iniziata in seguito alla morte del padre ferito in un’azione militare al confine con la Libia, nell’aprile 2021 e doveva concludersi il 20 ottobre con le elezioni presidenziali e politiche. Lo scorso agosto il governo e una trentina di organizzazioni politiche ed armate dell’opposizione hanno firmato a Doha un accordo di pace mediato dall’emiro del Qatar. Un accordo rimasto lettera morta con il rinvio delle elezioni.
Palestina Occupata
È guerra aperta non dichiarata in Cisgiordania occupata. Le truppe israeliane sono penetrate la scorsa notte a Jenin e sono state respinte dalla resistenza armata nella città. Una notte di guerriglia con un giovane palestinese morto e una decina di feriti, secondo la Mezzaluna rossa. L’esercito di Tel Aviv non ha comunicato le proprie perdite.
Ieri, in tutta la Cisgiordania e Gerusalemme est è stato osservato lo sciopero generale in lutto per l’assassinio di Udai Tamimi, 20 anni, il militante che secondo le fonti israeliane aveva ucciso due settimane fa una soldatessa alle porte di Gerusalemme. Lo sciopero generale è stato proclamato dal movimento Fatah, del presidente Abbas, e appoggiato da tutti i movimenti di resistenza all’occupazione.
Lo sciopero generale è riuscito in tutto il territorio occupato. Si sono fermati i trasporti pubblici, chiusi negozi, scuole e università. Gli uffici pubblici dell’autorità nazionale palestinese hanno osservato un giorno di lutto con un nastro nero sulle porte chiuse. Si sono tenuti cortei di protesta e presidi in tutte le città e villaggi sotto occupazione militare israeliana. Una rivolta pacifica e nonviolenta che va di pari passo con la resistenza armata contro l’esercito di occupazione. Il sostegno popolare è il segno del fallimento degli accordi di Oslo che sono entrati nel 30° anno, senza portare al ritiro dell’esercito israeliano e alla creazione di uno Stato palestinese a fianco di Israele.
Nella stessa giornata di ieri è stato ucciso un giovane di 16 anni, Mohamed Nouri, alle porte di El-Bira, nel sud della Cisgiordania, colpito da una pallottola nel petto, mentre lanciava pietre contro i soldati. Ad Al-Khalili (Hebron) versa in gravi condizioni un altro giovane di 16 anni, colpito alla pancia da un proiettile sparato dai soldati israeliani. Lo scontro impari tra pietre e pallottole è avvenuto in difesa delle terre dei contadini palestinesi occupate con la forza dai coloni ebrei israeliani.
Secondo un recente rapporto dell’OCHA (Ufficio ONU per gli affari umanitari), la violenza nei territori palestinesi occupata, nel 2022, è salita a livelli mai raggiunti dal 2006: “Sono stati uccisi 105 palestinesi, tra i quali 26 minori; nello stesso periodo sono stati uccisi 17 israeliani (13 civili e 4 militari) per mano di palestinesi”.
Kurdistan
La direzione del Congresso Nazionale del Kurdistan ha denunciato in un rapporto, diretto all’ONU ed altri organismi internazionali, il sistematico uso da parte della Turchia delle armi chimiche contro le basi e i villaggi curdi nel nord dell’Iraq. “È dal 2021 che questi crimini sono diventati ricorrenti, ma negli ultimi sei mesi sono aumentati ed hanno avuto effetti disastrosi. Nel 2021 sono state sganciate 376 bombe chimiche e negli ultimi sei mesi 2470…”.
Il rapporto è corredato di foto degli obici chimici e altre che mostrano gli effetti sui corpi; il Congresso si rivolge anche alla OPCW (Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche) ed al Consiglio d’Europa chiedendo loro di non voltare la faccia dall’altra parte.
Iran
La famiglia di Mahsa Amini ha respinto il rapporto dell’autopsia ufficiale che è pervenuto alla conclusione di “morte per malattie pregresse”. L’avvocato della famiglia ha proposto alla procura di scegliere un gruppo di esperti in analisi mediche, tra 10 specialisti che la famiglia nominerà. La famiglia non rilascia più interviste, dopo le minacce ricevute, ma i rappresentanti legali sono determinati ad andare avanti nella battaglia giuridica per difendere i diritti della famiglia. Gli avvocati hanno chiesto alla procura di ascoltare tutti gli agenti e il personale medico che ha avuto a che fare con l’arresto e il ricovero della ragazza, tra il 13 settembre (data dell’arresto) e il 16 settembre (giorno del suo decesso). In un’intervista ad un giornale iraniano, uno degli avvocati si è chiesto retoricamente: “Se non verranno interrogati gli agenti che l’hanno arrestata e quelli che l’hanno presa in custodia nel commissariato, come si potrà arrivare alla verità?”.
A Teheran si sono svolti ieri presidi degli studenti universitari per chiedere la liberazione dei loro compagni arrestati. Un alto esponente della magistratura ha affermato che i capi delle rivolte saranno giudicati per complotto contro la Repubblica islamica ed alto tradimento, due capi d’accusa che prevedono la condanna alla pena capitale.
Siria
La rappresentante dell’OMS in Siria è stata messa sotto un’indagine interna, per gravi omissioni e sperpero di milioni di dollari del bilancio dedicato ai servizi sanitari destinati al paese flagellato dalla guerra da oltre 11 anni. La turkmena Akjemal Magtymova è accusata di corruzione, frodi e abusi, da almeno un centinaio di denunce e segnalazioni provenienti dall’interno dell’organismo internazionale. Il bilancio gestito da lei nell’ultimo anno si attesta su 115 milioni di dollari. Le accuse segnalano feste private da 10 mila euro addebitate all’OMS, regali costosi ai gerarchi del regime (computer, orologi, monete d’oro, ecc…) e soprattutto ritardi nel piano di contrasto del Covid-19. Molte delle denunce riguardano la non corrispondenza dei soldi spesi con le medicine e le strumentazioni fornite. Un’altra segnalazione riguarda il costo eccessivo per la sua residenza in hotel a Damasco: 945 dollari per notte.
Iraq-terrorismo
A Soulaimaniyya, nel Kurdistan iracheno, una bomba è esplosa in un’auto provocando la morte dell’autista e il ferimento di due donne e un bambino che erano insieme a lui nella macchina. Un attentato simile era avvenuto lo scorso 7 ottobre. La polizia non ha ancora identificato la vittima e non conosce la matrice dell’azione terroristica. Attentati non rivendicati che i movimenti curdi addossano a agenti turchi infiltrati. Il 6 ottobre è stata assassinata la giornalista ed accademica femminista curda Nagihan Akarsel. Lei è stata la quinta attivista curda a subire un agguato a mano armata in pieno giorno nel Kurdistan iracheno nell’ultimo anno: il 28 agosto Suheyl Xurid Eziz, del consiglio esecutivo del Movimento Azadi; il 17 maggio Zeki Çelebi e il 16 settembre 2021 Ferhad Barsi Kondu, rifugiati politici dal Kurdistan turco; e il 17 settembre 2021 Yasin Bulut, del Comitato delle Famiglie dei Martiri del Pkk.
Iraq-Archeologia
A Mosul sono stati scoperti bassorilievi risalenti a 2700 anni fa. Durante i lavori di risistemazione di una delle porte storiche della città, distrutta dai criminali miliziani di Daiesh, nel nome della purezza di fede che arriva all’iconoclastia, nella parte sotterranea è stata fatta questa scoperta che ha richiesto l’intervento dell’Ente per le antichità di Baghdad. I “murales” di pietra risalgono al periodo di dominio del re Sennacherib (704-682 a.C.) e rappresentano scene di guerra ed elementi di natura vegetale, con molta attenzione ai particolari.
I lavori archeologici sono stati finanziati dalla Fondazione Aliph (Alleanza Internazionale per la protezione del patrimonio nelle zone di conflitto).
Il patrimonio culturale dell’Iraq è stato saccheggiato dall’esercito statunitense nel 2003. Dal Museo di Baghdad sono stati rubati 150 mila reperti archeologici di alto valore storico e culturale, dei quali soltanto una minima parte è stata ritrovata e, dopo lunghe battaglie giuridiche a Washington, è stata restituita. Finta esportare della democrazia per saccheggiare la storia.
Mondo
- Sono passati sette mesi e 25 giorni di guerra russa in Ucraina.
Il prossimo sabato 5 novembre si terrà a Roma una manifestazione nazionale contro la guerra, per la Pace e il disarmo.
Appelli:
Alaa Abdel Fattah ha iniziato lo sciopero della fame il 2 aprile, nel carcere egiziano di Wadi Natroun. Sono passati 201 giorni e il regime di Al-Sissi è sordo agli appelli e nelle cancellerie internazionali prevale l’insensibilità. In Italia, dal 28 maggio, è in corso un digiuno solidale a staffetta per chiedere la sua liberazione.
Oggi venerdì 21 ottobre digiuna di nuovo Tommaso Fontanesi. E assieme digiuna per la prima volta Marco Morselli.
Appello della redazione di Anbamed ai lettori ed ascoltatori di aderire alla staffetta solidale di sciopero della fame per un giorno. Urge una vostra adesione.
Per maggiori info: http://www.invisiblearabs.com
Lo scorso 30 giugno, Anbamed ha spento la seconda candelina. Due anni fa è iniziata questa maratona dell’informazione quotidiana sul Grande Vicino Oriente. Puntuale, completa e senza interruzioni. Agli abbonati del 2022 andranno due quadri donati da Silvia Lotti e Giuseppe Di Giacinto.
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