Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)
15 dicembre 2022.
Rassegna anno III/n. 344
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I titoli
Iran: Il governo di Teheran espulso dalla Commissione ONU per la condizione delle donne. Rinviata l’esecuzione del 23enne Sadrat Marni.
Siria-Israele: Tel Aviv ammette il bombardamento sul confine Siria-Iraq di un mese fa.
Palestina Occupata: La Knesset affida al ministero della sicurezza interna la gestione dei territori palestinesi occupati. Per l’OLP è annessione.
Turchia: Condannato per oltraggio il futuro sfidante di Erdogan.
Libia: Comparso davanti ad un giudice USA l’ex generale di Gheddafi, “sequestrato illegalmente a Misurata”.
Turchia-Israele: Arrestati 44 agenti che lavoravano a favore del Mossad.
Le notizie
Iran
I 54 membri dell’ECOSOC, il Consiglio ONU per i diritti sociali ed economici, ha espulso l’Iran approvando una proposta di risoluzione presentata dagli USA. Il governo di Teheran è stato estromesso dalla commissione ONU sulle condizioni delle donne, “per le sistematiche violazioni compiute nella repressione delle proteste” seguite all’assassinio di Mahsa Amini.
L’esecuzione della condanna a morte per il 23enne Mahan Sadrat Marni è stata sospesa temporaneamente fino ad un ulteriore riesame del caso da parte della corte suprema iraniana. Lo ha scritto l’agenzia Fars. Sadrat, che non ha avuto accesso ad un avvocato, era stato processato lo scorso 3 novembre, un mese dopo il suo arresto. Il giudice-boia si è rivolto all’imputato arrogantemente: “è inutile che ti difendi, ti condanno a morte”.
Le autorità iraniane, inoltre, hanno inflitto una condanna a 28 anni di prigione all’operatore umanitario belga Olivier Vandecasteele. È accusato di “spionaggio a favore di forze straniere”, un’accusa facile per sbattere in cella i cittadini stranieri operanti sul territorio iraniano. Condanne che vengono barattate con i paesi di origine dei malcapitati per concessioni sulle sanzioni oppure per lo scambio di prigionieri.
Le Guardie Rivoluzionarie iraniane hanno arrestato alcuni membri di media occidentali. lo ha reso noto l’agenzia stampa ufficiale IRNA citando il comunicato dei pasdaran. “Le persone arrestate, che si trovano a Pardis, una città a est di Teheran, avevano il sostegno finanziario dei media e di intelligence occidentali”, cita il comunicato. Non viene menzionata la nazionalità degli arrestati, ma sono accusati di aver ripreso video e immagini di “diverse situazioni” in Iran e li avevano inviate alle loro redazioni. Prima di questo giro di vite contro la libertà di stampa, Reporters senza frontiere ha riportato che nel 2022, in Iran, 47 giornalisti sono stati arrestati per aver compiuto il loro dovere.
Siria-Israele
Il generale israeliano Aviv Kochavi, capo di Stato Maggiore dell’esercito, ha ammesso che sono stati caccia di Tel Aviv a bombardare un convoglio di camion al confine tra Iraq e Siria.Non ha indicato la data del bombardamento, ma potrebbe essere quello dell’8 novembre, quando sono stati distrutti due camion-cisterna cariche di carburante. Il generale israeliano ha motivato l’attacco con la necessità di distruggere le forniture di armi iraniane alle loro truppe in Siria.
Palestina Occupata
Il Parlamento israeliano ha approvato preliminarmente 3 proposte di legge “ad personam”, che riguardano gli incarichi di tre ministeri chiave del futuro governo Netanyahu. In particolare è preoccupante l’ampliamento delle prerogative del ministero della sicurezza interna, che sarebbe destinato all’estremista Itmar Bin Gvir. In un comunicato, l’OLP denuncia che tale passo è un’annessione di fatto della “zona C” prevista negli accordi di Oslo (circa il 60% della Cisgiordania). Per Hossein Sheikh, segretario dell’esecutivo palestinese: “È una violazione degli accordi internazionali sottoscritti”.
Turchia
Il popolare sindaco di Istanbul, Ekram Imamuglo, è stato condannato a due anni e 7 mesi e 15 giorni di reclusione e, di conseguenza, il divieto di svolgere attività politica. L’accusa è oltraggio a pubblico ufficiale. Una sentenza palesemente politica, perché Imamuglo è il possibile candidato dell’opposizione nella sfida con Erdogan. Se la sentenza verrà confermata in cassazione, dovrà dimettersi da sindaco e rinunciare alla possibile candidatura alle presidenziali, programmate per il prossimo giugno, dove i sondaggi lo danno per vincente. “È uno schiaffo alla democrazia”, ha detto in un comizio sotto il palazzo comunale davanti a migliaia di suoi sostenitori. Nel marzo 2019, ha vinto le elezioni comunali di Istanbul governata dal partito islamista da 25 anni. Il governo le ha annullate e riconvocate a maggio dello stesso anno, ma Imamuglo le ha pure vinte con largo margine. In quell’occasione aveva definito i membri del Consiglio elettorale “degli stolti” e sulla base di quel giudizio è stato condannato ieri.
Libia
L’ex generale libico El.Marimi è comparso ieri davanti ai giudici statunitensi per rispondere delle accuse di aver confezionato la bomba della strage di Lockerbie. L’imputato ha chiesto di conferire con i propri avvocati e la seduta è stata rinviata a gennaio.
L’estradizione sottobanco negli USA dell’ex generale El-Marimi sta mettendo all’angolo il governo Dbaiba, fautore del suo sequestro per mano di una milizia direttamente dipendente dalla presidenza del consiglio, senza nessun ordine di cattura da parte della magistratura. La notizia era apparsa sulla stampa libica a metà novembre in seguito alla denuncia della famiglia. Opinione generale è che Dbaiba ha barattato il sostegno di Washington, contro il governo rivale incaricato dal Parlamento, in cambio della consegna dell’ex generale, compiendo un sequestro di persona ed un’estradizione al di fuori della legalità.
Turchia-Israele
Le forze di sicurezza turche hanno arrestato 44 agenti che lavoravano a favore di Israele. Il comunicato ufficiale li descrive, senza citare la loro nazionalità, come persone camuffate sotto le mentite spoglie di agenzie di pubbliche relazioni, per raccogliere informazioni su residenti palestinesi in Turchia. Secondo il quotidiano Sabah ci sono altre 13 persone ricercate che sono tuttora latitanti. I rapporti tra Ankara e Tel Aviv sono tornati normali, dopo un lungo periodo di rottura delle relazioni diplomatiche, in seguito al massacro dei volontari su una nave di soccorso turca, che aveva tentato di rompere il criminale blocco israeliano di Gaza.
Notizie dal mondo
Sono passati nove mesi e 20 giorni di guerra russa in Ucraina.
Appelli:
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