Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)
08 gennaio 2023.
Rassegna anno IV/n. 007
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I titoli:
Iran: Due attivisti impiccati all’alba di ieri.
Siria: Un attacco turco con droni ha ferito gravemente un bambino
Migranti: In un naufragio al largo di Sfax in Tunisia 5 morti, 10 dispersi e 20 salvati.
Palestina Occupata: L’esercito occupante mira a colpire i minori. 3 assassinati in una settimana.
Israele: 10 mila in piazza contro la riforma della giustizia del governo Netanyahu.
Le notizie
Iran
Altri due attivisti impiccati nel regime degli ayatollah. Un altro crimine che dovrebbe, nelle intenzioni degli assassini di Stato, svolgere un’azione deterrente contro la rivolta popolare che rivendica libertà e dignità.
Sayyed Mohammed Hosseini, 39 anni, era stato arrestato a Karaj, torturato e poi condannato in un processo farsa, senza avvocati, con l’accusa di aver “ingaggiato guerra contro dio” e impiccato il 7 gennaio.
Mohammed Mehdi Karmi aveva 22 anni, campione di Karate, originario del Kurdistan iraniano, anche lui è stato accusato di Mouharaba (combattere contro dio), processato senza difesa legale. L’esecuzione è avvenuta ieri mentre lui stava facendo lo sciopero della fame. Il suo avvocato ha dichiarato che non è stato permesso alla famiglia di visitarlo per un addio prima dell’esecuzione. I servizi di sicurezza hanno minacciato la famiglia di non svolgere funerali pubblici.
Il giornale Mizan, organo della procura, ha scritto che i due sono responsabili dell’uccisione di un basiji, i volontari dei pasdaran, lo scorso 3 novembre. Erano stati condannati in primo grado il 4 dicembre insieme ad altri 14 manifestanti di Karaj. Ci sono altri 3 condannati alla pena capitale in questo processo e 11 a pene detentive diverse. Per Karmi e Hosseini, la Corte suprema ha confermato la condanna martedì.
Siria
L’esercito turco ha compiuto il terzo attacco con droni, nel nord est della Siria, in questo 2023. A Ain Issa, in provincia di Raqqa, il missile lanciato dal drone ha colpito un’auto in corsa. Un bambino è rimasto gravemente ferito, secondo quanto riferito dall’Osservatorio siriano.
Erdogan non parla più pubblicamente di offensiva di terra nel Rojava e sta tentando un riavvicinamento con il regime di Bashar Assad, ma non rinuncia agli attacchi quotidiani con caccia, droni ed artiglieria contro le città a maggioranza curda amministrate con il sistema del confederalismo democratico, che fa tanta paura ai regimi dittatoriali, ad Ankara come a Damasco.
Migranti
Cinque corpi sono stati recuperati, 20 migranti salvati e mancano all’appello 10 dispersi. È quanto riferito dalla guardia costiera tunisina sul
naufragio di una barca avvenuto ieri al largo delle coste di Sfax.
Dalla notte di capodanno, la marina tunisina ha svolto sei operazioni di controllo bloccando 6 imbarcazioni e riportando a terra 108 migranti, sia tunisini che di altre nazionalità africane e arabe.
Palestina Occupata
L’organizzazione internazionale perla difesa dei bambini – sezione Palestina ha denunciato il sistematico assassinio di minori palestinesi da parte dei soldati israeliani. “è una pratica intenzionale e non casuale ed avviene anche in situazioni nelle quali i soldati non sono in pericolo di vita”. Il 3 gennaio è stato ucciso Adam Ayyad, 15 anni, colpito durante il rastrellamento del campo profughi di Dheisha, vicino a Betlemme. Lo stesso giorno è stato assassinato Fouad Abed, 17 anni, a Kfar Dan, vicino a Jenin. È stato colpito ripetutamente alla schiena da un cecchino appostato sul tetto di una casa, a circa 50 metri di distanza.
Il 5 gennaio le truppe di occupazione israeliane hanno colpito a morte Amer Ghazi Zeitoun, 16 anni, durante il blitz nel campo profughi di Balata, vicino a Nablus.
Nel 2022, l’esercito occupante ha ucciso 224 palestinesi, tra i quali 61 minori.
Israele
Si è svolta nella serata di ieri, sabato, una grande manifestazione, in piazza Rabin a Tel Aviv, contro il governo Netanyahu e contro il suo piano di modifiche legislative sul ruolo della Corte suprema. Secondo gli organizzatori, al raduno hanno partecipato oltre 10 mila persone. Gli organizzatori della protesta hanno usato la parola d’ordine “in difesa della democrazia”. L’ex presidente della corte suprema, il giudice in pensione Aharon Barak, ha espresso un giudizio molto duro contro le riforme annunciate dal ministro Yariv Levin: “è la peggior proposta di sempre. Equivale ad un colpo di Stato”. Levin aveva anticipato il suo disegno di legge che prevede la possibilità di annullare gli effetti delle sentenze della Corte suprema con un voto a maggioranza semplice in parlamento.
Notizie dal mondo
Sono passati dieci mesi e 14 giorni di guerra russa in Ucraina.
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