Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

29 gennaio 2023.

Rassegna anno IV/n. 028

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I titoli:

Palstina Occupata: Due israeliane e un minore palestinese feriti di una sparatoria a Salwan. Il ragazzo è accusato dell’attentato, ma la famiglia nega.

Iran: Altre 3 condanne a morte. In preparazione una legge liberticida contro le dichiarazioni degli intellettuali.

Iran: Secondo il direttore dell’AIEA, Teheran è in grado di costruire la bomba atomica.

Israele: Grandi mobilitazioni contro il governo Netanyahu.

Libia: Fallita la missione anti migranti della presidente del consiglio Meloni a Tripoli. Il blocco navale dei porti libici era solo propaganda elettorale.

Tunisia: Aperti i seggi per il second turno delle elezioni legislative. Si prevede una forte astensione come per il primo turno del 17 dicembre.

Le notizie

Palestina Occupata

Un attentato contro i coloni a Salwan, un sobborgo ad est di Gerusalemme occupata. Tre feriti, due israeliani ed un ragazzo palestinese di 13 anni, che viene accusato dalle forze di Tel Aviv di essere l’attentatore. Immediata l’irruzione militare nel quartiere dal quale proviene e nel campo di Shu’fat, dal quale è originaria la famiglia. Sono stati arrestati il padre, la madre e un fratello. I parenti hanno negato che a sparare sia stato loro figlio.

Il clima nei territori palestinesi occupati si sta enormemente scaldando e il governo israeliano delle destre estreme si trova di fronte ad una nuova sfida che potrebbe scatenare il malcontento (tra gli israeliani) e soprattutto la degenerazione incontrollata dello scontro. Un colono stamattina, domenica, ha sparato contro un giovane palestinese, Karam Salman, 18 anni, uccidendolo. È avvenuto ad est di Qalqilia. Una banda di coloni ha bruciata una casa di contadini a nord di Ramalla e, in un altro episodio, sono stati tagliati 200 alberi di olivo a sud di Nablus.

A Tel Aviv, la riunione del gabinetto ristretto dei ministri della sicurezza sembra prospettare un’escalation: aumento della presenza militare in Cisgiordania, l’arrivo a Gerusalemme di reparti delle guardie di confine, licenze di porto d’armi ai coloni, proposta di legge per l’estradizione delle famiglie degli attentatori, demolire le loro case. Fonti stampa rivelano che Netanyahu ha escluso un’operazione contro Gaza in questa fase che precede l’arrivo del segretario di Stato USA nella regione. Blinken sarà domani a Tel Aviv e Ramallah e poi il suo viaggio toccherà Amman e Il Cairo. Obiettivo della Casa Bianca è quello di far pressione sui leader palestinesi per riprendere la collaborazione con le forze di occupazione senza ottenere nulla in cambio se non elargizione monetarie per tenere in piedi la struttura amministrativa e qualche aiuto umanitario alla popolazione. Di ritiro israeliano e soluzione del conflitto nessun accenno.

Iran

Tornano a Teheran le condanne a morte per gli attivisti. Tre giovani sono stati condannati a due volte la pena capitale: Arshia Takdastan, 18 anni, Mehdi Mohammadifard, 19 anni e Javad Rouhi, 31 anni sono stati accusati di “Muharaba” (Combattere contro dio) e di “diffusione del male in terra”. Secondo un rapporto di Amnesty International sono stati torturati e le confessioni sono state estorte con la violenza, le udienze del processo sono durate pochi minuti e senza avvocati di fiducia.

Il regime sta preparando la vendetta nei confronti delle personalità famose dell’arte, lo sport e la cultura. Nel parlamento è in discussione una legge che vieta alle personalità famose di rilasciare dichiarazioni di commento a fatti politici. Una legge liberticida che minaccia di far marcire dietro le sbarre le migliori menti della società iraniana.

Iran

Secondo il direttore generale dell’Aiea (Agenzia ONU per l’Energia Atomica), Raffael Grossi, l’Iran è vicina a possedere la tecnologia e la capacità materiale di costruire diverse bombe atomiche. “L’unica cosa certa è che l’Iran possiede una quantità tale di uranio che permetterà la costruzione non di una, ma di diverse armi nucleari”. Davanti ad una commissione dell’UE, Grossi ha sostenuto che Teheran non ha costruito ancora nessun’arma nucleare, ma ha in deposito 60 kg di uranio arricchito al 60% e 1000 kg di uranio arricchito al 20%.

L’esercito iraniano ha comunicato che una industria militare a Isfahan è stata oggetto di un attacco con droni. Due droni sarebbero stati intercettati in volo e distrutti prima di colpire l’obiettivo. Il terzo avrebbe distrutto il tetto della fabbrica, ma foto pubblicate dall’opposizione all’estero (Qui) mostrano forti lampi di fuoco in una fabbrica di munizioni.

Israele

Si sono svolte diverse manifestazioni contro il governo Netanyahu a Tel Aviv, Haifa e Gerusalemme ovest. Secondo Haaretz, la polizia valuta la manifestazione di Tel Aviv in 40 mila partecipanti. L’opposizione nella Knesset e le associazioni di avvocati e giudici in pensione e altre organizzazioni della società civile contestano le modifiche proposte dal governo di estrema destra per limitare i poteri dell’Alta Corte. Quella di ieri era la quarta manifestazione in un mese. Le proteste saranno organizzate ogni sabato sera, subito dopo la fine del shabbath, giorno del riposo ebraico.

Libia

Il governo Meloni entra in Libia come un elefante nella sala di cristalli. Una visita della presidente del consiglio a Tripoli ed una telefonata al generale Haftar. E poi un accordo con il governo Dbaiba per investimenti dell’ENI di 8 miliardi, per garantire maggiore afflusso di gas libico all’Italia. Un qualche accenno alla necessità di controllare l’emigrazione. Non si parla più del blocco marittimo con le navi da guerra, che veniva predicato in campagna elettorale. La stampa indipendente libica con sedi all’estero mette in dubbio la legittimità di un accordo firmato da un direttore della NOC (National Oil Company) nominato da un governo contestato dal Parlamento. “In Libia scarseggiano le bombole di gas e Dbaiba, per assicurarsi il sostegno di Roma, svende l’energia libica”, scrive Al-Watan.

Tunisia

Si sono aperte stamattina i seggi per il secondo turno delle elezioni legislative tunisine. Poco meno di 8 milioni il totale degli aventi diritto al voto. I candidati al secondo turno sono 228, tra i quali 34 donne. Nel primo turno sono stati eletti 23 deputati e in questa fase si completerà il parlamento che sarà di soli 120 deputati. Si teme un’astensione forte, come nel primo turno, quando quasi il 90% degli aventi diritto aveva disertato le urne. La riforma elettorale imposta dal presidente Siaed impedisce la partecipazione di liste o simboli di partiti. A contendersi i seggi sono candidati singoli con il sistema maggioritario. Sarà un parlamento depotenziato e sotto minaccia di scioglimento da parte del presidente della Repubblica.

Notizie dal mondo

Sono passati undici mesi e 6 giorni di guerra russa in Ucraina.

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