Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

15 febbraio 2023.

Rassegna anno IV/n. 045

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I titoli:

Turchia: Oltre 40 mila le vittime e il numero totale potrebbe raddoppiare. Timori per la diffusione di malattie.

Siria: Il Consiglio di sicurezza senza risoluzione. Aperti tre valichi con la Turchia, ma è caos nella distribuzione.

Palestina Occupata: Due morti palestinesi. Un soldato israeliano esonerato dal servizio attivo dopo la testimonianza video di un giornalista statunitense.

Tunisia: In carcere il direttore dell’emittente radiofonica Mosaique, per le critiche alla politica del presidente Saied.

Le notizie

Turchia

Il totale delle vittime del terremoto hanno superato i 40 mila morti. In alcune città turche si continua a recuperare da sotto le macerie, alcune persone vive anche nel nono giorno dopo il sisma. Si presenta seriamente il pericolo di diffusione delle malattie a causa dei cadaveri sotto le macerie. Gli sforzi principali sono rivolti adesso alla rimozione dei detriti per dare una degna sepoltura alle vittime.

Un dramma nel dramma riguarda la posizione degli sfollati siriani in esilio in Turchia. Sono discriminati, non vengono ospitati nelle tende e non riceveranno fondi di risarcimento per le loro case crollate. Tv arabe hanno trasmesso immagini di donne e bambini che dormono per terra a fianco dei detriti delle loro vecchie case distrutte, senza coperte nelle notti fredde. Molti hanno espresso la loro volontà di tornare in Siria, ma non sanno come fare. “Abbiamo perso tutto per la seconda volta, prima la guerra e adesso il terremoto”, ha detto una donna.

Siria

Gli aiuti internazionali cominciano ad arrivare da tre valichi di frontiera al confine con la Turchia senza che il Consiglio di sicurezza possa pendere una risoluzione, ma soltanto per l’accordo tra la segreteria generale e il regime di Damasco. Gli aiuti arrivati, però, sono al disotto dei bisogni. Decine di migliaia di sfollati hanno passato la nona notte per terra e scaldandosi bruciando  rami degli alberi. Sono stati registrati casi di sciacallaggio da parte di miliziani armati per accaparrarsi glia aiuti, a causa della mancanza di un ente unico di coordinamento.

Ad Afrin sono arrivati gli aiuti raccolti dalla Mezzaluna curda, nelle province orientali del Rojava. 97 camion hanno attraversato la liea del fronte di guerra e sono entrati in città dopo lunghe trattative, con la mediazione dell’Acnur, prima con gli ufficiali del regime e poi con le milizie islamiste. La campagna umanitaria è stata denominata “da siriani per la Siria” ed ha coinvolto cittadini di Deir Azzour, Raqqa e Qamishli.  

La rete televisiva Al-Arabiya ha raccontato un episodio gravissimo. L’irruzione di un gruppo di armati in un ospedale per rapire la neonata salvata da sotto le macerie, dopo la morte della madre subito dopo il parto. Sostenevano falsamente di essere parenti. Sono stati respinti a mani nude dal personale sanitario grazie al coraggio ed alla determinazione del direttore della struttura, che non si è fatto intimidire dalle minacce.    

Palestina Occupata

Due palestinesi sono morti ieri a causa della repressione israeliana. Un minorenne è stato colpito dalle pallottole dei soldati durante un rastrellamento nel campo di Al-Fariya, nel nord della Cisgiordania. L’altro è deceduto in ospedale, a Masafer Yatta, a causa delle ferite gravissime subite due anni fa alla spina dorsale, che lo avevano reso immobile.

Il comportamento dei soldati contro i civili palestinesi e le bugie sistematiche dei generali sono state smascherate, ieri, dalla testimonianza del giornalista statunitense, Lawrence Wright del New Yorker. Ha postato sul proprio canale social il video dell’aggressione contro il giornalista palestinese Issa Amr, che lo stava accompagnando nella città di Al-Khalil (Hebron) per scoprire le nefandezze dell’Apartheid. (Vedi). Un pestaggio violento e calci alla schiena mentre Amr era per terra con le mani sempre dietro la schiena. L’esercito aveva all’inizio parlato di un’aggressione da parte del palestinese e di una colluttazione, ma dopo la pubblicazione del video ha glissato sul fatto e poi ha comunicato che il soldato è stato sospeso dal servizio attivo per 15 giorni.  

In risposta alle misure vendicative di inasprimento del regime carcerario, i detenuti palestinesi nella prigione di Nafha hanno deciso uno sciopero di disobbedienza civile. In applicazione delle direttive del ministro Ben Gvir, la direzione del carcere ha ridotto la quantità di acqua potabile a disposizione di ciascun detenuto e limitato l’uso dei bagni pubblici ad una sola ora al giorno per tutti i 120 detenuti di ciascun reparto (mezzo minuto a testa).

Il governo Netanyahu ha deciso ieri, fregandosi delle dichiarazioni di Washington e Bruxelles, di avviare la costruzione di oltre 7 mila unità abitative in Cisgiordania. Il giorno prima, sono stati dichiarati legali 9 insediamenti abusivi.

Tunisia

La campagna di arresti della polizia tunisina continua a ritmo sostenuto. Per il terzo giorno consecutivo sono stati arrestati imprenditori, politici, sindacalisti, attivisti e giornalisti, senza fornire elementi di accusa e senza ordini della magistratura. Ieri sono stati condotti in carcere un dirigente del partito islamista Ennahda, Buheiry, e il direttore dell’emittente radiofonica Mosaique, Noureddine Boutar. Quest’ultimo sarebbe colpevole di aver trasmesso interviste a cittadini che criticavano la condotta del presidente Saied. Il sindacato dei giornalisti ha condannato la repressione delle libertà di espressione. Condanne sono arrivate da Reporters sans Frontiere e dalla Commissione Onu per i diritti umani.

Notizie dal mondo

Sono passati undici mesi e 21 giorni di guerra russa in Ucraina.

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Oggi, a 20 anni dalla più grande manifestazione pacifista globale della storia, 15 febbraio, a Roma, convegno “Disertare la guerra mondiale a pezzi”. Ore 16:30 Chiesa Evangelica Metodista via XX settembre Roma (Qui)

Ad un anno dall’invasione russa in Ucraina, si terrà il 26 febbraio a Roma, la manifestazione nazionale contro la guerra. (Per i dettagli e programma, clicca qui)

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