Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)
29 marzo 2023.
Rassegna anno IV/n. 087
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I titoli
Siria/Turchia: 828 mila persone hanno perso il lavoro a causa del sisma del 6 febbraio.
Israele: La Primavera israeliana ha vinto, ma l’opposizione teme il rinvio tattico da parte di Netanyahu.
Afghanistan: Arrestato a Kabul il difensore dei diritti delle donne all’istruzione, Wesa.
Arabia Saudita: Otto attiviste detenute entrano in sciopero della fame per chiedere la propria liberazione.
Turchia: Erdogan disperato appoggia un avversario minore a candidarsi, per sottrarre voti a Kemal Kılıçdaroğlu.
Diritti Umani: Amnesty critica il doppio standard sulle violazioni che copre le malefatte dei paesi “amici”.
Algeria: La misteriosa Sarah Rivens, un caso letterario nasce ad Algeri e si diffonde nel mondo grazie al web.
Le notizie
Siria/Turchia
Secondo l’OIL (Organizzazione Int. del Lavoro), 828 mila lavoratori hanno perso la fonte del loro reddito a causa del terremoto che ha colpito due mesi fa la zona. 658 mila in Turchia e 270 mila in Siria. È particolarmente grave la situazione in Siria per l’accumularsi degli effetti della guerra a quelli del terremoto e per la fragilità del tessuto produttivo. Il timore maggiore dell’OIL è che le famiglie siano costrette a mandare i figli minori a cercare lavoro per sopperire alla riduzione delle entrate familiari.
Israele
Tre mesi della Primavera israeliana. Netanyahu è stato costretto a fare marcia indietro, ma l’opposizione teme le sue mosse tattiche. Le manifestazioni per strada non sono cessate, ma non hanno più la portata dirompente dei giorni scorsi. Oggi si terrà il secondo incontro dei partiti di maggioranza ed opposizione, su invito del presidente Herzog, per trovare una soluzione di compromesso.
Afghanistan
Le milizie taliban hanno arrestato Mutiullah Wesa, l’attivista che ha aperto librerie e scuole femminili nelle zone rurali dell’Afghanistan. Lo affermano le agenzie dell’ONU che non sono riuscite a contattarlo e lo conferma il fratello. Il suo account social in inglese è fermo al giorno 26 marzo (qui). Wesa è un battagliero difensore dei diritti umani ed ha provveduto alla realizzazione di 18 librerie ed alla riapertura di classi femminili.
Arabia Saudita
La ricercatrice dell’università di Leeds, Salma Shehab, ed altre sette donne saudite detenute hanno iniziato il 23 marzo uno sciopero della fame in carcere. Protestano contro la detenzione, i falsi processi e chiedono di essere liberate. L’associazione per i diritti umani ALQST ha lanciato una campagna internazionale per chiedere alle autorità saudite la loro liberazione.
Turchia
I giochetti di Erdogan per vincere le elezioni sono arrivate al punto di sostenere la campagna di raccolta firme per la candidatura del suo ex avversario, Muharrem Ince. Il partito islamista “Giustizia e Sviluppo” ha fatto raccogliere 100 mila firme a sostegno del candidato indipendente, ex membro del partito Repubblicano di opposizione. Nel 2018, Ince era il candidato dell’opposizione alle presidenziali in sfida ad Erdogan, ma la sua presentazione in queste elezioni del 14 maggio preoccupa i partiti della coalizione del “Tavolo esagonale”, per la possibile erosione del loro bacino di voti. Ince potrebbe ottenere il 5% dei voti, drenati dal campo avversario a Erdogan.
Diritti Umani
Il rapporto di Amnesty International sui diritti umani 2022-23 (qui in Italiano) ha denunciato il doppio standard dei paesi industrializzati sul tema della repressione e delle violazioni. “Si assiste ad una colpevole pallida reazione nei confronti di paesi “amici” come Arabia Saudita, Israele e Egitto”.
Algeria
Una giovanissima ragazza algerina è salita ai massimi livelli delle classifiche dei libri più venduti, in Francia, in poco tempo e non ci crede neanche lei. Viene chiamata la “Misteriosa”, perché non si conosce il suo vero nome. Si fa chiamare Sarah Rivens ed ha 24 anni. Ha cominciato a scrivere romanzi a 19 anni pubblicandoli sulle piattaforme web di narrativa mondiale (Wattpad): 8 milioni di letture ed una folta comunità di follower. Il suo romanzo “Captive I”, pubblicato in un libro cartaceo, ha venduto in Francia 350 mila copie. La stampa francese (Le Parisien; L’express) la definisce “Un fenomeno letterario”. I giovani seguono le presentazioni dei suoi libri nei centri commerciali e nelle librerie FNAC, per chiedere il suo autografo. Lei dice di essere sbigottita di questo successo.
Vive ad Algeri e lavora come impiegata amministrativa in una palestra. Oggetto dei suoi romanzi gli amori giovanili tra i membri di una banda criminale, un romanticismo nero che mischia sentimenti, sesso e violenza; genere pare molto amato dai giovanissimi adolescenti. I suoi libri sono stati tradotti in 8 lingue.
Notizie dal mondo Sono passati 13 mesi e 4 giorno dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.
Approfondimenti
- In ricordo del grande Gianni Minà
di Amerigo Kashbur vai all’articolo
- “Eurocentrismo” di Samir Amin
di Giorgio Riolo QUI
– [Finestra sulle Rive Arabe] Alla scoperta del romanzo kuwaitiano di Federica Pistono qui
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Qui le vignette dell’ottimo Mimmo Lombezzi).
Giovedì 30 marzo 2023, alle ore 16.30, a Roma, cerimonia attorno all’ulivo piantato per la pace nei giardini del VII Municipio – Piazza Cinecittà.
Alle ore 17, presso la Sala Rossa del Municipio, dibattito: Per una giusta Pace in Medioriente,
intervengono:
Abeer Odeh, ambasciatora palestinese in Italia
Riccardo Sbordoni, assessore alla Cultura Municipio VII
Fabrizio De Sanctis, presidente ANPI Provinciale di Roma
Luisa Morgantini, presidente Assopace-Palestina
Arturo Scotto, deputato PD
Alessandro Luparelli, consigliere Comune di Roma
Raffaella Violano, presidente AAMLRP
Maya Issa, dell’Associazione Giovani Palestinesi di Roma e del Lazio
C’è tempo fino al 31 marzo per partecipare a DIMMI – “Diari Multimediali Migranti”, il concorso nazionale che raccoglie e fa conoscere le storie di persone di origine o provenienza straniera che vivono o hanno vissuto in Italia.
Il premio Inge Feltrinelli menzione speciale diritti violati al miglior progetto editoriale è stato assegnato al sito egiziano Mada Misr. La direttrice e cofondatrice Lina Atallah “ha spiegato le ragioni della nascita e della vita di Mada. Una lezione per tutte e per tutti, qui, da noi”, ha scritto la collega Paola Caridi, presentatrice della cerimonia.
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