Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)
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19 aprile 2023.
Rassegna anno IV/n. 108
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I titoli:
Sudan: Quinto giorno di combattimenti. La tregua non è stata rispettata. La popolazione è ostaggio dei belligeranti. 5 ospedali della capitale sono fuori uso. Le ambasciate stanno studiando l’evacuazione del personale diplomatico straniero.
Palestina occupata: Due israeliani feriti da arma di fuoco a Gerusalemme. 8 palestinesi feriti durante un rastrellamento delle forze di occupazione a Jenin.
Tunisia: Chiuse le sedi dei partiti di opposizione, con il pretesto delle perquisizioni.
Siria-Arabia Saudita: Visita del ministro degli esteri di Riad a Damasco.
Libano: Rinviate per la seconda volta le elezioni locali.
Le notizie
Sudan
Quinto giorno di guerra in Sudan. La tregua non è stata rispettata. Ieri pomeriggio era stata accettata dall’esercito e dalle forze di pronto intervento una tregua di 24 ore, a partire dalle 06:00 del pomeriggio, per permettere alla popolazione di rifornirsi di cibo e evacuare i feriti. Una tregua fragile, interrotta diverse volte dalle due parti belligeranti. E ciascuna delle parti accusa l’altra di violazione della tregua. Gli scontri principali sono nei dintorni del Palazzo presidenziale e dalla zona si sprigionano lunghe colonne di fumo e si sentono sparatorie ed esplosioni. Caccia ed elicotteri dell’esercito sorvolano la capitale e da terra rispondono le unità della contraerea.
A Khartoum, salgono a 5 gli ospedali fuori uso a causa dei colpi di artiglieria subiti e delle sparatorie nelle vicinanze oppure dal loro utilizzo come sedi militari. Gli appelli del sindacato dei medici sono caduti nel vuoto. La Croce Rossa Internazionale ha comunicato che “non è possibile fornire nessuna assistenza sanitaria, perché le scorte di medicinali sono finite e gli aeroporti sono tutti bloccati. La situazione è disperata”.
La situazione della popolazione è drammatica. Ci sono cadaveri per le strade e sono stati registrati casi di assalto ai negozi da parte di uomini armati. Manca l’acqua potabile e l’elettricità.
Tutte e due le parti belligeranti non sono interessate alla tregua e intendono risolvere militarmente lo scontro. La situazione è complicata perché i combattimenti avvengono all’interno delle abitazioni e il rischio è una guerriglia urbana di lunga durata. Molte ambasciate stanno studiando la partenza delle loro delegazioni diplomatiche.
Palestina occupata
A Gerusalemme est due israeliani sono stati feriti con arma da fuoco nella loro auto. Sui social sono state pubblicate video che ritraggono un uomo mascherato che impugnava una pistola e sparava contro un’auto di colore bianco. Le forze di occupazione hanno iniziato un’operazione di rastrellamento alla ricerca degli autori.
Attacco dei soldati israeliani a Jenin per l’ennesimo rastrellamento alla ricerca di appartenenti alla resistenza armata. 8 civili palestinesi sono stati feriti da arma di fuoco. La città è stata sorvolata da elicotteri.
A Gaza, la marina israeliana ha bloccato l’uscita in mare dei pescatori. Unità israeliane hanno sparato colpi di mitra contro i pescherecci costringendoli al ritorno in porto.
Tunisia
Dopo l’arresto del leader dell’opposizione Ghannouchi e il suo ricovero in ospedale per le difficili condizioni di salute, la polizia ha arrestato altri tre dirigenti del partito Ennahda ed ha chiuso le sedi del partito e del Fronte di Salvezza, la coalizione di diversi partiti di opposizione. Le misure di chiusura vengono motivate dalla necessità di perquisizioni accurate, in seguito alle risultanze degli interrogatori. Un pretesto assurdo e l’azione è anti costituzionale. In un discorso televisivo, il presidente Saied ha affermato che “è iniziata una lotta di liberazione nazionale contro la corruzione e il terrorismo”. Una frase completamente sconnessa con il contesto degli arresti e le restrizioni alle libertà di espressione.
Siria-Arabia Saudita
Dopo 12 anni di rottura delle relazioni diplomatiche, il ministro degli esteri saudita, Bin Farhan, ha compiuto ieri una visita a Damasco. È stato ricevuto al palazzo presidenziale da Bashar Assad. La scorsa settimana il ministro degli esteri siriano, Miqdad, ha fatto una visita a Riad, dove sono state decise le riprese delle relazioni consolari e dei voli aerei. A Gedda si è tenuta anche una riunione di diversi paesi arabi per la riammissione di Damasco nella Lega Araba.
Libano
Rinviate per la seconda volta le elezioni locali in Libano. Si dovevano tenere entro il prossimo mese di maggio, ma il ministero dell’Interno ha comunicato che non c’è in bilancio la copertura finanziaria. Il Parlamento come conseguenza ha annullato le elezioni e prolungato le funzioni delle amministrazioni locali esistenti per un altro anno. La crisi politica ed istituzionale ha lasciato il paese senza presidente della Repubblica da quando lo scorso ottobre era scaduto il settennato di Aoun e non c’è un accordo per l’elezione del successore, che richiede i due terzi dei deputati. Lo stesso governo Miqati ha poteri limitati perché non ha mai ottenuto la fiducia dal legislativo.
Notizie dal mondo Sono passati 13 mesi e 24 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Gli Stati Uniti – secondo inchieste giornalistiche – hanno spiato il segretario generale dell’ONU.
Approfondimenti
- In ricordo del grande Gianni Minà
di Amerigo Kashbur vai all’articolo
- “Eurocentrismo” di Samir Amin
di Giorgio Riolo QUI
- [Finestra sulle Rive Arabe] Alla scoperta del romanzo kuwaitiano
di Federica Pistono qui
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Qui le vignette dell’ottimo Mimmo Lombezzi).
L’amico e compagno Vittorio Bellavita, ci ha lasciati. Venerdì si sono tenuti i funerali a Milano. (Un ricordo)
Il 30 aprile si terrà, in presenza ed online, l’assemblea dei soci di Anbamed. Più avanti vi forniremo l’odg e il link per partecipare. All’assemblea saranno invitati/e anche abbonati/e e amici/amiche di Anbamed, senza diritto di voto.
Si è tenuta 11 aprile la giornata di iniziative a sostegno della liberazione di Julian Assange in diverse città d’Italia e d’Europa, a quattro anni dal suo arresto. Il movimento “Free Assange” ritiene importante che anche nelle nostre città si ricordi la vicenda umana e giudiziaria del fondatore di WikiLeaks, poiché questa vicenda va ben oltre la figura di Assange e mette in discussione diritti e libertà fondamentali di noi tutte/i. (Per approfondire).
A Perugia, durante Int. Journalism Festival (19-23 Aprile), il 23 aprile si terrà il dibattito su: “Teheran, Damasco, Kabul: come l’UE può sostenere la battaglia per la libertà delle donne”, con la partecipazione dell’amica Farian Sabahi (QUI).
Il prossimo 22 aprile 2023 partirà la raccolta firme per la campagna referendaria denominata “L’Italia per la pace” promosso dalla Cooperativa di mutuo soccorso ecologica Generazioni Future (erede della visione del mondo dei beni comuni di Stefano Rodotà), portavoce prof. Ugo Mattei, unitamente al Comitato Ripudia la Guerra, portavoce il prof. Enzo Pennetta.
Campagna Amnesty International per la chiusura di Guantanamo. Da 21 anni il centro di detenzione di Guantánamo è una vergogna per i diritti umani. La maggior parte dei detenuti non è mai stata accusata di nessun reato. Troppi hanno subito feroci torture e maltrattamenti.
Il centro di Guantánamo deve chiudere!
Firma ora l’appello di Amnesty International.
Pubblicato il numero 1/2023 della Rivista “Diritto, Immigrazione e Cittadinanza” promossa da ASGI e Magistratura Democratica dal 1999.
Dal 2017 la Rivista è passata dal formato cartaceo al sito internet dove pubblica i suoi contenuti gratuitamente online.
Ci scrivono da Fondazione di Comunità Messina: giorno 20 aprile viene presentato il libro che raccoglie il piano strategico della fondazione di comunità: “Domani”. In presenza o su piattaforma digitale ore 16:00-18:00
(Per seguire il convegno su Zoom)
Anteprima del LIBRO. (Per saperne di più sulla Fondazione).
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