Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)
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1° maggio 2023.
Rassegna anno IV/n. 120
BUON PRIMO MAGGIO, GIORNATA INTERNAZIONALE DEI LAVORATORI!
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I titoli:
Sudan: Sesta tregua sulla carta. Nessuna delle precedenti è stata mai rispettata dalle parti belligeranti. Arriva il primo carico di aiuti sanitari internazionali.
Siria-Turchia: Erdogan annuncia, per la sua campagna elettorale, l’uccisione in Siria di un capo di Daiesh, che aveva trovato protezione nelle zone sotto il controllo di Ankara.
Palestina Occupata: Un colono israeliano su una moto di grossa cilindrata ha investito intenzionalmente un palestinese. Non è stato arrestato.
Siria-Iran: Il presidente Raissi visiterà Damasco mercoledì. La prima di un presidente iraniano dal 2010.
Giordania: Incontro tra ministri degli esteri arabi e l’omologo siriano, per il reintegro di Damasco nella Lega Araba.
Iran: Il ministro dell’industria sfiduciato dal parlamento per l’impennata dei prezzi.
Le notizie
Sudan
Sesta tregua di 72 ore è stata annunciata dall’esercito e dalle milizie di pronto intervento, ma i combattimenti continuano. L’esercito sostiene che gli avversari hanno fatto affluire verso la capital nuove truppe e le milizie accusano l’esercito di proseguire i voli dei caccia nei cieli di Khartoum. Nessuna delle due parti ha l’intenzione di fermare le armi e di sedersi al tavolo delle trattative. Prima di arrivare a quel passo, intendono conquistare posizioni strategiche da mettere sul tavolo del negoziato per ottenere condizioni politiche migliori.
È arrivato il primo carico di aiuti sanitari dalla Croce Rossa Int. per rifornire gli ospedali e il sistema sanitario sudanese, messo a dura prova dai combattimenti. L’OMS ha chiesto con forza la fine degli attacchi contro gli ospedali ed ha preparato un dossier documentato sulle violazioni compiute contro il personale sanitario e contro gli ospedali. L’OMS ha stigmatizzato in particolar modo l’occupazione dei centri sanitari per uso militare, sia come deposito di munizioni o come sedi di comando per evitare gli attacchi avversari.
Per le strade di Khartoum sono apparsi di nuovo i criminali reparti antisommossa della polizia ai tempi della dittatura di Omar Al-Bashir, le cosiddette “Forze centrali di riserva”. Preoccupazione nelle forze politiche civili sudanesi che hanno visto in questo passo un ritorno al ruolo repressivo degli uomini del vecchio regime, da poco fuggiti dalle prigioni.
Siria-Turchia
Il presidente turco Erdogan ha annunciato, in un collegamento TV in diretta, per la sua campagna elettorale, l’uccisione per mano dell’esercito turco del quarto capo di Daiesh, Abu Hossein Al-Quraishi. L’operazione è avvenuta nel nord ovest della Siria, sotto il controllo dell’esercito di Ankara e delle milizie affiliate. Prima dell’annuncio del candidato turco alla presidenza, che continua a confondere il suo ruolo di presidente con quello di candidato, l’Osservatorio siriano aveva dato la notizia con molti particolari. L’operazione delle forze speciali turche è avvenuta a Gendiris, ne pressi di Afrin, contro la sede di un gruppo filo turco denominato “Esercito della riva orientale”. La sede è stata colpita da un missile lanciato da un drone. La regione nord occidentale sotto il controllo dei turchi si è dimostrata il luogo ideale per nascondere i capi di Al-Qaeda e Daiesh (Isis). Lo scorso 17 aprile, l’esercito USA ha compiuto un blitz con elicotteri e truppe speciali catturando ed uccidendo diversi capi del jihadismo. Nel 2019, nella zona è stato ucciso Al-Baghdadi, il primo falso califfo, e poi nel febbraio ’22 l’uccisone del suo successore e nel novembre ’22 un altro capo jihadista. Tutti avevano trovato rifugio nelle aree della Siria sotto il controllo dell’esercito di Ankara e delle milizie siriane affiliate.
Palestina Occupata
Un colono israeliano su una moto di grossa cilindrata ha investito un palestinese mentre si stava accingendo a salire sulla propria auto nella cittadina di Beit Amer, nei pressi di Al-Khalil. L’aggressore è scappato e malgrado la forte presenza dei militari israeliani nella zona, non è stato arrestato. Altri coloni nella zona di Masafer Yetta hanno distrutto nella notte tra sabato e domenica 160 olivi in un terreno agricolo di una famiglia palestinese. La zona è sotto minaccia di confisca da parte dell’esercito israeliano con il pretesto di un poligono di tiro, ma l’intento è quello di fare spazio all’allargamento delle colonie ebraiche che pullulano nella zona.
A Gerusalemme est continuano le provocazioni dei coloni estremisti che hanno organizzato ieri un’incursione sulla spianata delle moschee protetti dalle forze di occupazione. Inoltre continua l’assedio militare di Gerico per il 12esimo giorno consecutivo, in seguito all’attentato contro un’auto israeliana che aveva causato l’uccisione di due persone. L’esercito di Tel Aviv è alla ricerca degli attaccanti e impone una punizione collettiva contro tutta la popolazione della città palestinese.
Siria-Iran
Mercoledì prossimo il presidente iraniano Raissi compirà una visita a Damasco su invito di Bashar Assad. È la prima visita di un presidente iraniano in Siria dal 2010. Il sostegno economico e militare di Teheran al regime degli Assad è stato fondamentale per la salvezza del regime. L’incontro di dopodomani segue quello tra lo stesso Raissi e il presidente iracheno, Rashid, a Teheran. In quell’occasione Raissi ha fortemente criticato la presenza delle truppe USA nella regione. Gli Stati Uniti hanno 900 militari in Iraq, la base della V Flotta in Bahrein, il commando a Doha e le basi occupate in violazione del diritto internazionale in Siria. L’offensiva politica iraniana su questo aspetto ha il compito di svegliare l’orgoglio patriottico contro la presenza straniera e aumentare le pressioni sui governi dei paesi vassalli di Washington. La visita a Damasco è anche una sfida a Tel Aviv. La scorsa settimana, il ministro degli esteri iraniano durante la sua visita a Damasco, ha fatto un sopralluogo alla linea di demarcazione nel Golan siriano occupato. Teheran intende affermare che l’accordo con l’Arabia Saudita per la ripresa dei rapporti diplomatici, con la mediazione cinese, non ha scalfito minimamente il suo ruolo anti USA nella regione.
Giordania
Si svolge oggi lunedì ad Amman un incontro di 4 ministri degli esteri arabi con l’omologo siriano per il ritorno della Siria nella Lega Araba. La riunione dei ministri di Giordania, Arabia Saudita, Iraq e Egitto segue quella di Gedda di metà aprile dei ministri dei paesi del Golfo sullo stesso tema. Damasco è stata estromessa dalla Lega Araba nel 2011 in seguito alla criminale repressione della rivolta popolare. Per il suo ritorno ci vuole l’unanimità dei membri. Gli Stati Uniti non sono d’accordo e alcuni paesi arabi, soprattutto l’Egitto, temono le reazioni di Washington. Le condizioni che si vuole imporre al regime siriano sono quelle di aprire una via per la riconciliazione nazionale con l’opposizione moderata, ma è soltanto un impegno di facciata. Damasco non si è mai interessata al ritorno nella Lega araba, ma opta per la ripresa dei rapporti bilaterali e questo sta avvenendo di fatto da tempo.
Iran
Il ministro dell’industria, Rida Fatimi, è stato sfiduciato dal parlamento a causa dell’impennata dei prezzi. Nei giorni scorsi, la guida spirituale iraniana, Alì Khaminei, aveva criticato la scarsa qualità di molti prodotti dell’industria nazionale rispetto ai prezzi. Le sanzioni dei paesi UE e USA hanno creato difficoltà all’economia iraniana e la penuria di prodotti sul mercato ha causato uno squilibrio tra domanda e offerta facendo schizzare i prezzi anche del 300% rispetto alla scorsa estate.
Notizie dal mondo Sono passati 14 mesi e 6 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.
Approfondimenti
- In ricordo del grande Gianni Minà
di Amerigo Kashbur vai all’articolo
- “Eurocentrismo” di Samir Amin
di Giorgio Riolo QUI
- [Finestra sulle Rive Arabe] Rileggere la storia dell’Algeria nella letteratura postcoloniale, di Jolanda Guardi QUI.
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Qui le vignette dell’ottimo Mimmo Lombezzi).
Ieri, 30 aprile, si è tenuta, in presenza ed online, l’assemblea dei soci di Anbamed. Saranno pubblicati sul sito il verbale dell’incontro e il bilancio economico del 2022.
Ieri, 30 aprile, è stato l’anniversario dell’assassinio del segretario regionale siciliano del PCI, Pio La Torre e del suo segretario Rosario Di Salvo. Si sono tenuti in diverse città italiane incontri di commemorazione. A Palermo è intervenuta la neo segretaria del PD, Elly Schlein.
Si è tenuta 11 aprile la giornata di iniziative a sostegno della liberazione di Julian Assange in diverse città d’Italia e d’Europa, a quattro anni dal suo arresto. Il movimento “Free Assange” ritiene importante che anche nelle nostre città si ricordi la vicenda umana e giudiziaria del fondatore di WikiLeaks, poiché questa vicenda va ben oltre la figura di Assange e mette in discussione diritti e libertà fondamentali di noi tutte/i. (Per approfondire).
Il 22 aprile 2023 è partita la raccolta firme per la campagna referendaria denominata “L’Italia per la pace” promosso dalla Cooperativa di mutuo soccorso ecologica Generazioni Future (erede della visione del mondo dei beni comuni di Stefano Rodotà), portavoce prof. Ugo Mattei, unitamente al Comitato Ripudia la Guerra, portavoce il prof. Enzo Pennetta. (QUI)
Campagna Amnesty International per la chiusura di Guantanamo. Da 21 anni il centro di detenzione di Guantánamo è una vergogna per i diritti umani. La maggior parte dei detenuti non è mai stata accusata di nessun reato. Troppi hanno subito feroci torture e maltrattamenti.
Il centro di Guantánamo deve chiudere!
Firma ora l’appello di Amnesty International. QUI
Pubblicato il numero 1/2023 della Rivista “Diritto, Immigrazione e Cittadinanza” promossa da ASGI e Magistratura Democratica dal 1999.
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