Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)
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17 maggio 2023
Rassegna anno IV/n. 136 (1023)
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I titoli:
Sudan: Combattimenti a Kharotum e strage in Darfur.
Kurdistan: L’esercito turco attacca con droni un villaggio yazidi nei pressi di Sinjar.
Palestina Occupata: Rastrellamenti in Cisgiordania e Gerusalemme est. Domani, giovedì, la provocatoria marcia delle bandiere della destra estrema israeliana nei quartieri musulmani e cristiani.
Tunisia: Inasprita a 5 anni di reclusione la condanna del giornalista di radio Musaique, Al-Qassimi
Libano: Mandato di cattura internazionale emesso da un tribunale francese nei confronti del governatore della Banca centrale libanese.
Libia: Sfiduciato dal Parlamento il premier-ombra, Basha-Agha.
Diritti Umani: I paesi del Medio Oriente hanno il primato mondiale delle esecuzioni capitali: 825 su 900. Iran, Arabia Saudita e Egitto nella vetta della classifica degli assassinii di Stato.
Le notizie:
Sudan
La guerra sudanese entra in una nuova fase di atrocità. I combattimenti nei tre quartieri, in cui è divisa la capitale, hanno registrato un inasprimento senza precedenti. L’aeronautica ha bombardato le truppe di pronto intervento in mezzo alle case. Il numero delle vittime civili, secondo il comitato dei medici è salito in questo primo mese di scontri a 822 persone.
L’intensità dei bombardamenti aerei ha costretto alcune unità delle milizie ad abbandonare le proprie posizioni e fuggire fuori città. Sembra che questo passo sia avvenuto dopo una garanzia dell’esercito di non bombardare le milizie che si concentrano in basi lontane dalla capitale.
La situazione più grave dal punto di vista delle perdite umane è quella della provincia di Darfur. Nell’ultima settimana, gli scontri, che stanno assumendo il carattere etnico, hanno mietuto nella sola città di Geneina oltre 350 persone.
Kurdistan
L’aeronautica turca ha compiuto un’aggressione militare in territorio iracheno nel Kurdistan. Un drone ha lanciato missili contro un villaggio nei dintorni di Sinjar, uccidendo tre militanti delle unità di difesa e ferendone un altro. La notizia è stata confermata dalla polizia di Erbil. Né il governo autonomo curdo né quello federale di Baghdad hanno protestato per la palese violazione della sovranità irachena. Gli abitanti yazidi di Sinjar-Shengal sono stati vittime della ferocia di Daiesh che aveva compiuto un genocidio e una vergognosa riduzione in schiavitù di migliaia di yazidi, in particolare donne. Adesso sono vittime delle manie di dominio del regime turco guidato dall’islamista Erdogan, che porta avanti la sua campagna elettorale seminando morte tra la popolazione yazida.
Palestina Occupata
Le forze di occupazione israeliane hanno compiuto operazioni di rastrellamenti a Nablus, Jenin e Gerico, arrestando 20 palestinesi. A Nablus, negli scontri con i giovani delle pietre sono stati feriti con armi da fuoco 5 ragazzi. Particolarmente violenti gli scontri attorno alla moschea della tomba di Giuseppe, in preparazione di un’irruzione dei coloni estremisti nel luogo di culto islamico.
Domani giovedì 18 maggio è prevista la provocatoria marcia delle bandiere indetta dall’estrema destra israeliana per commemorare l’occupazione di Gerusalemme est nel 1967. Il governo Netanyahu l’ha autorizzata con un percorso che tocca tutti i quartieri musulmani e cristiani della città vecchia. Per proteggere gli invasori dell’estrema destra, compresi alcuni ministri del governo, le forze di sicurezza israeliane hanno mobilitato 3 mila agenti e soldati. Nei giorni scorsi sono stato arrestati 17 attivisti palestinesi abitanti di Gerusalemme e allontanati altri 37, “perché le forze di sicurezza hanno ricevuto informazioni su preparativi per disturbare la manifestazione autorizzata dallo stesso premier”, ha detto il capo della polizia.
Tunisia
Il tribunale di Tunisi ha condannato, per corruzione ed arricchimento illecito, l’uomo d’affari Selim Shayboub, genero dell’ex dittatore Ben Alì. Shayboub, in qualità di rappresentate di società straniere, avrebbe utilizzato i suoi rapporti con funzionari pubblici corrotti, per far ottenere a queste società straniere appalti pubblici, ottenendo tangenti per 12 milioni di dollari.
Un’altra sentenza che fa discutere in Tunisia è quella che vede come imputato il giornalista di Radio Mosaique, Khalifa Al-Qassimi, accusato di aver svelato un’operazione anti-terrorismo allora ancora in corso. La cassazione ha elevato la condanna a 5 anni dopo che in primo grado il giornalista era stato condannato ad un anno di reclusione con pena sospesa. Un accanimento giudiziario che tenta di silenziare le voci indipendenti nel panorama mediatico tunisino. Al-Qassimi ha compiuto il suo dovere di giornalista e non ha arrecato danno alla lotta contro il terrorismo jihadista. Viene punto perché si è avvalso del diritto alla segretezza della fonte, non svelando il nome dell’agente che gli aveva fornito i dettagli dell’operazione, che peraltro era già conclusa.
Libano
Un tribunale francese ha emesso un ordine di cattura internazionale nei confronti del governatore della Banca centrale libanese, Salameh. La giudice francese aveva convocato il governatore per interrogarlo in una causa per riciclaggio e truffa, ma lui non si è presentato. Salameh è al vertice del sistema bancario libanese da oltre 30 anni ed è ritenuto il primo responsabile della crisi finanziaria del paese dei cedri. È accusato in diversi processi sia a Beirut, che in Franci e Svizzera per reati finanziari e arricchimento illecito. Secondo i giudici dei tre paesi avrebbe accumulato un’ingente ricchezza di origine sospetta. Salameh ha sempre rifiutato di sottoporsi agli interrogatori ed è riuscito finora a sfuggire all’azione giudiziaria grazie alle sue alleanze con l’élite politica libanese sua complice.
Libia
Il Parlamento ha sfiduciato il governo ombra di Basha Agha, rivale del governo insediato a Tripoli e guidato da Dbeiba. La decisione è un’azione di disturbo tattica alle iniziative del rappresentante dell’ONU Bathily per la tenuta delle elezioni entro il 2023. Si rompe così l’alleanza tra i sostenitori del generale Haftar, il presidente del Parlamento Saleh e il gruppo di Tripoli capitanato dall’ex ministro dell’Interno del governo Sarraj. Basha Agha ha presieduto un governo che non aveva poteri reali e questa alleanza tattica si è dissolta in previsione delle improbabili elezioni che i paesi occidentali all’interno del Palazzo di vetro hanno concordato di far svolgere in Libia in condizioni di instabilità, non trasparenza e diffusa corruzione.
Diritti Umani
Il rapporto di Amnesty International sulla pena di morte afferma che nel 2022 ci sono state 900 esecuzioni. È il numero più alto dal 2017. I primi tre paesi responsabili degli assassinii di Stato sono, in ordine: Iran, Arabia Saudita e Egitto. La regione MENA (Medio Oriente e Nord Africa) ha registrato, con gli 825 casi, il 93% delle esecuzioni mondiali (esclusa la Cina che non rientra nella ricerca di AI); un primato della disumanità.
Notizie dal mondo Sono passati 14 mesi e 22 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.
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