Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)
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19 maggio 2023
Rassegna anno IV/n. 138 (1025)
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I titoli:
Sudan: Una forte esplosione nel centro di Khartoum. Si combatte con l’artiglieria pesante in mezzo ai quartieri residenziali.
Tunisia: Arrestato e subito rilasciato per motivi di salute Sadiq Choro, ex presidente del partito di opposizione Ennahda.
Palestina Occupata: migliaia di ebrei israeliani estremisti hanno invaso i quartieri musulmani e cristiani di Gerusalemme est occupata.
Pakistan: L’ex premier è barricato in casa e assediato dalla polizia.
Israele: La destra israeliana ha paura dei colori della bandiera palestinese. Approvata una legge che vieta la sua esposizione in pubblico.
Siria-Lega araba: Si apre il vertice arabo di Gedda con la partecipazione del macellaio di Damasco.
Mauritania: Anche i partiti alleati del presidente chiedono di rifare le elezioni legislative, a causa degli imbrogli elettorali certificati.
Le notizie:
Sudan
Combattimenti con artiglieria pesante in mezzo ai quartieri residenziali di Khartoum. Le milizie hanno attaccato ospedali per usarli come rifugio in modo di evitare i bombardamenti dell’esercito. È uno scontro senza quartiere che mette in pericolo la vita dei civili. Un’esplosione nel centro della capitale ha sprigionato una cappa di fumo che è durata fino alle prime ora di stamattina. La stampa locale sostiene che sia stato colpito un deposito di munizioni e di carburanti. Lo scoppio ha fatto tremare tutto il quartiere. Scontri sono stati registrati anche in Darfur e in altre province.
Una commissione dell’ONU ha valutato che la popolazione sudanese bisognosa di sostegno alimentare ha raggiunto i 25 milioni di persone. Una situazione umanitaria catastrofica a causa del conflitto tra due generali golpisti per la conquisa del potere.
Tunisia
Arrestato e poi subito rilasciato l’ex presidente del partito islamista Ennahda, Sadeq Choro. Secondo la stampa tunisina, il rilascio è motivato dalle sue pessime condizioni di salute. Contro il dirigente dell’opposizione sono state aperte diverse indagini che riguardano l’invio di jihadisti nelle zone di guerra (Libia e Siria) e di incitamento alla violenza. Choro è uno degli esponenti dell’ala massimalista dei fondamentalisti. Aveva suscitato l’indignazione delle organizzazioni per i diritti umani la sua richiesta di applicare la sharia, con il taglio della mano, contro coloro che hanno compiuto disordini nelle manifestazioni contro il governo guidato dal suo partito.
I giornalisti tunisini hanno svolto ieri un presidio di protesta davanti alla sede del loro sindacato, a Tunisi. Contestano gli arresti e le condanne pesanti contro i giornalisti per accuse che riguardano il loro svolgimento del lavoro di informare. Il presidente del sindacato giornalisti, Jalabsi, ha denunciato che “è in corso l’uso della magistratura come leva per minare il diritto d’espressione”. Due giorni fa il giornalista di radio Mosaique, Al-Qassimi, si è visto elevare la condanna da uno a 5 anni, per aver pubblicato una notizia sul successo delle forze di sicurezza contro una cellula terroristica.
La Tunisia è stata retrocessa nel rapporto di Reporters sans Frontieres al 120esimo posto (su 180); nel 2021 occupava il 73esimo.
Palestina Occupata
Decine di migliaia di estremisti di destra israeliani hanno invaso i quartieri palestinesi, musulmani e cristiani, di Gerusalemme est occupata, in quella che viene chiamata la marcia delle bandiere, per commemorare l’occupazione del 1967 (secondo il calendario ebraico). L’azione provocatoria ha toccato anche la moschea di Al-Aqsa che è stata profanata da un migliaio di estremisti ebrei israeliani. Durante la marcia sono stati colpiti con pietre e bastoni giornalisti palestinesi e stranieri, davanti agli occhi delle forze di sicurezza. Diversi fedeli musulmani che tentavano di impedire l’ingresso dei manifestanti nella moschea sono stati massacrati e soltanto in un solo caso, la polizia è intervenuta per impedire che l’aggressione finisca in assassinio. La popolazione palestinese per evitare le provocazioni degli estremisti si è barricata in casa e sono stati chiusi tutti i negozi. Un gruppo di attivisti israeliani, che manifestava contro la marcia, è stato attaccato dalla polizia e dieci di loro sono stati fermati e condotti in commissariato. Le autorità israeliane hanno vietato lo svolgimento della preghiera musulmana all’ora del tramonto.
Pakistan
L’ex premier Oumran Khan è barricato a casa sua a Lahore, assediata dalla polizia. Doveva partecipare ad una seduta di tribunale per una delle innumerevoli cause che sono state imbastite contro di lui. Si è limitato a presentare tramite i suoi avvocati una nota nella quale respingeva tutte le accuse, definendole “un complotto politico basato su falsità e errate interpretazioni delle leggi”. Il ministero dell’interno e l’esercito hanno sostenuto che non intendono arrestare l’ex premier, rilasciato dal carcere grazie ad una sentenza della Corte suprema, ma chiedono la consegna dei suoi seguaci responsabili di atti di vandalismo contro sedi governative e delle forze armate.
Israele
La destra israeliana ha paura della bandiera palestinese. Il parlamento israeliano ha approvato in prima lettura la legge che vieta l’esposizione della bandiera palestinese. La nuova legge prevede la punizione con un anno di carcere, chiunque la esponga; non solo sventolarla in pubblico, ma anche se fosse una striscia di piccole dimensioni avvolta attorno al braccio o una coccarda fissata con uno spillo al petto.
Siria-Lega araba
Si tiene oggi a Gedda il 32simo vertice della Lega araba. Protagonista assoluto è il presidente siriano, il macellaio di Damasco, che al suo arrivo ieri in aeroporto, ricevuto dal ministro degli esteri saudita Bin Farhan, ha alzato le dita indice e medio a V, simbolo di vittoria. È la prima volta che Bashar Assad partecipi ad un vertice arabo dal 2010 (Sirte in Libia). La Siria in seguito alla repressione della rivolta popolare del 2011 è stata espulsa dal sodalizio arabo.
I temi che saranno affrontati in questo vertice saranno vari, dalla guerra in Sudan alla questione palestinese e dalla cooperazione economica interaraba alla crisi tra Etiopia e Egitto per la diga “Rinascita”.
Il peso geopolitico della Lega araba è venuto sempre meno a causa della debolezza strutturale dell’economia e per i continui conflitti causati anche da interventi delle potenze regionali (Turchia, Iran e Israele).
Mauritania
Nove partiti della coalizione di maggioranza hanno appoggiato la richiesta dell’opposizione di annullare i risultati delle elezioni e di rifare le votazioni, a causa delle vistose violazioni della legge elettorale. In migliaia di seggi è stato notato, e messo a verbale, che sono stati ammessi al voto cittadini senza il possesso della tessera elettorale. Queste sono le prime elezioni legislative nel periodo di presidenza del capo dello Stato, Al-Ghazzawi. Il prossimo anno si terranno in Mauritania le elezioni presidenziali.
Notizie dal mondo Sono passati 14 mesi e 24 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.
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