Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)
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21 luglio 2023
Rassegna anno IV/n. 201 (1088)
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L’amico e collega Andrea Purgatori non è più con noi. Il giornalismo perde un grande professionista, un uomo onesto e libero. Mancherà la sua rara e profonda passione, la sua determinazione per l’inchiesta sempre alla ricerca dei fatti e della verità per far luce sui numerosi misteri italiani. Ciao Andrea e grazie
I Titoli:
Iraq: Il governo di Baghdad rompe le relazioni diplomatiche con la Svezia. Bruciata l’ambasciata a Baghdad.
Sudan: Mentre la guerra falcia vite umane, il futuro del Sudan è legato alla sorte del capo miliziano Hamidati, sparito dallo scorso luglio.
Siria: Offensiva curda contro le cellule dormienti nel nord est del paese.
Palestina Occupata: Nablus dà l’ultimo saluto a Badr Masri, il giovane ucciso dai soldati israeliani due giorni fa.
Israele: Manifestazioni popolari contro la riforma giudiziaria di Netanyahu.
Tunisia: Un prestito agevolato saudita di 500 milioni di dollari soccore il governo Saied nella crisi finanziaria e nelle trattative con UE e FMI.
Le notizie:
Iraq
Il governo iracheno ha rotto le relazioni diplomatiche con La Svezia, cacciato l’ambasciatrice e ritirato i propri diplomatici da Stoccolma. L’ambasciata svedese a Baghdad è stata data al fuoco da manifestanti arrabbiati, che contestavano la seconda manifestazione autorizzata dalla polizia svedese, durante la quale è stato previsto l’incendio di un corano e di una bandiera irachena di fronte all’ambasciata irachena.
Le manifestazioni islamofobe, permesse in nome della libertà di espressione, sono una provocazione contro i sentimenti di milioni di musulmani. I paesi della Conferenza dei paesi islamici, riunita a Gedda la scorsa settimana, non sono arrivati a conclusioni unitarie di boicottaggio dei prodotti svedesi, esprimendo solo una condanna verbale dei gesti offensivi contro il corano. Novità si registrano a Riad, Il ministero degli esteri ha convocato l’ambasciatore svedese ed ha emesso un comunicato di “dura condanna alle autorizzazioni di questi gesti provocatori che fomentano odio”.
Sudan
Dopo le rivelazioni su trattative tra esercito e milizie per la resa di queste ultime in cambio di un ruolo politico e militare nel futuro Sudan, la stampa sudanese si chiede dove si sia nascosto Hamidati, il generale ribelle ed ex vice presidente del Consiglio sovrano. Dal 21 aprile non compare in video, ma manda soltanto dei file audio. A maggio si erano diffuse notizie di un suo grave ferimento in un bombardamento aereo, ma la notizia non stata mai né confermata né smentita dai portavoce delle milizie di Pronto intervento.
Nel frattempo, la situazione militare è in stallo. Nessuna delle due parti riesce a prevalere e questo accresce le sofferenze della popolazione civile. A Khartoum l’esercito ha ridotto le zone occupate dalle milizie, ma non ha il pieno controllo della situazione e ricorre tuttora ai bombardamenti aerei contro le postazioni di artiglieria collocate in mezzo ai quartieri residenziali o addirittura negli ospedali.
Le milizie tentano di spostare lo scontro nelle altre province, in particolar modo in Darfur e Kordofan.
Siria
La presenza delle cellule dormienti di jihadisti affiliati a Daiesh preoccupa non poco le amministrazioni autonome nel nord est della Siria. I capi curdi delle FDS (Forze Democratiche Siriane) mettono in relazione tra di loro l’aumento degli agguati di Daiesh con gli attacchi turchi compiuti da droni e artiglieria. Ieri, un’unità speciale delle FDS ha compiuto un’irruzione a sorpresa in un covo di Daiesh, nella provincia di Hasaka, uccidendo 2 terroristi e catturando un terzo. Nel covo sono stati rinvenuti documenti su attacchi compiuti in passato e di altre operazioni programmate, oltre al sequestro di armi e munizioni.
Palestina Occupata
Un colono israeliano è stato accoltellato nell’insediamento di Gilo, a sud di Gerusalemme est occupata. La polizia sospetta di lavoratori palestinesi impiegati nella colonia, ma non è riuscita ancora ad individuare gli autori, malgrado la massiccia mobilitazione di agenti. Sul posto sono stati trovati due coltelli, segno che l’attacco è stato compiuto da almeno due persone.
A Nablus, la popolazione ha accompagnato al cimitero il feretro della vittima assassinata dai soldati israeliani, ieri, durante le operazioni di protezione dell’invasione dei coloni in città con il pretesto di visitare la tomba del “profeta Giuseppe”, situata all’interno di una moschea. Badr el-Masri – questo il nome della vittima – era stato colpito al torace da una pallottola di guerra, mentre lanciava pietre contro i coloni e i soldati.
Sotto l’occupazione israeliana, ai palestinesi non è permesso di festeggiare la promozione dei figli negli esami di maturità. A Masafer Yatta, i soldati hanno attaccato una festa ferendo 3 persone, “perché la festa è stata trasformata in manifestazione politica con bandiere palestinesi”. Tre studenti festeggiati sono stati arrestati a Gerusalemme Est. Dall’inizio dell’anno sono stati uccisi, dalle pallottole dell’esercito di occupazione, 200 palestinesi; 35 dei quali minorenni o bambini.
A livello interno palestinese, continuano le proteste per gli arresti politici da parte della polizia dell’ANP. La famiglia di un dirigente di Hamas in Cisgiordania ha denunciato che il padre di famiglia è stato arrestato malgrado le precarie condizioni di salute. Subito dopo il suo arresto è stato portato in ospedale, ma al figlio maggiore è stata negata la possibilità di visitarlo.
Il presidente Abbas andrà in visita la prossima settimana ad Ankara, in contemporanea con la presenza del premier israeliano, Netanyahu. Lo ha annunciato lo stesso presidente turco Erdogan, senza specificare se tra i due leader ci saranno incontro diretti.
Israele
Proseguono le manifestazioni popolari contro la riforma ammazza-giustizia che il governo Netanyahu sta facendo approvare in Parlamento. Per la 28esima settimana si sono svolte proteste a Tel Aviv e in altre città con blocchi stradali ed iniziative dimostrative. Ieri la polizia ha disperso la folla con idranti e agenti su cavalli. Migliaia di professionisti in diversi settori lavorativi hanno dichiarato scioperi e il fatto più incisivo in questa battaglia per la democrazia è la presa di posizioni di molti settori di militari in riserva, che hanno dichiarato di volere optare per l’obiezione di coscienza in caso di approvazione definitiva. Il premier ha risposto con un discorso duro, minacciando l’arresto di chi rifiuta di arruolarsi. Il leader dell’opposizione ed ex ministro della difesa, Gantz, ha accusato Netanyahu di voler condurre Israele verso la guerra civile.
L’appuntamento più impegnativo per questa battaglia saranno le giornate di domenica e lunedì, quando la Knesset dovrà votare per l’approvazione definitiva dei discussi provvedimenti.
Tunisi
Il governo tunisino ha ottenuto dall’Arabia Saudita un prestito agevolato di 500 milioni di dollari. Lo ha comunicato ufficialmente il governo di Riad. È un primo risultato della visita del ministro degli esteri di Tunisi, Nabil Ammar, nei paesi del Golfo. La crisi finanziaria tunisina viene sfruttata dall’UE per imporre una politica di repressione nei confronti dell’emigrazione dai porti tunisini verso quelli italiani. Una discussa e contestata bozza di accordo, firmata nei giorni scorsi, impone alla Tunisia la riammissione dei migranti, anche di nazionalità non tunisina.
Notizie dal mondo: Sono passati 16 mesi e 26 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. È guerra del grano. Bombardati i silos ad Odessa.
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