Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

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29 luglio 2023

Rassegna anno IV/n. 209 (1096)

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I Titoli:

Siria: Una strage jihadista a Damasco durante le festività sciite dell’Ashurà.

Migranti: Il Gambia rimpatria 40 migranti dalla Tunisia.

Sudan: Compare in video il generale Hamidati e chiede la destituzione dei vertici dell’esercito in cambio della pace.

Israele: Netanyahu va avanti nella sua riforma ammazza-giustizia, malgrado i rapporti allarmanti dei suoi servizi di sicurezza.

Giordania: Manifestazione popolare contro la nuova legge sulla libertà di espressione.

Palestina Occupata: L’esercito israeliano devasta una scuola elementare.

Le notizie:

Siria

Una bomba nascosta in una moto di grossa cilindrata è esplosa uccidendo 6 persone e ferendo altre 20 nel quartiere di Saieda Zainab, alla periferia della capitale Damasco. L’attacco terroristico, rivendicato da Daiesh, è avvenuto in concomitanza con le festività sciite della Ashurà. Lo scorso martedì un altro attacco alla bomba aveva causato due feriti. La zona è stata in passato teatro di attacchi terroristici dei jihadisti, che nel 2016 avevano causato una strage con 134 morti. Nel quartiere vi è un mausoleo che raccoglie secondo diversi storici la tomba di Zainab, figlia di Alì, cugino del profeta Mohammed e capostipite dello sciismo. Il mausoleo è oggetto di venerazione di milioni di sciiti di tutto il mondo che lo visitano, soprattutto nel periodo che ricorda il sacrificio dei due martiri, Hassan e Hussein, nipoti del profeta, assassinati dai loro rivali politici della casta degli Omayyadi nell’anno 61 h (680 dc).

Tunisia

Il Gambia ha rimpatriato 40 suoi cittadini dalla Tunisia, dopo le deportazioni da Sfax di migliaia di migranti subsahariani verso il confine desertico con la Libia. È la seconda operazione di rimpatrio; la prima era stata organizzata dagli organismi dell’ONU per i migranti trasferiti forzatamente al confine libico e ha toccato 87 persone di diverse nazionalità. La criminale deportazione dei migranti da parte della polizia tunisina verso il deserto di confine, senza acqua e senza cibo, ha interessato circa 1200 persone. Dopo le proteste internazionali delle organizzazioni per i diritti civili, la polizia ha trasferito una parte nei centri di detenzione per migranti senza permesso di soggiorno. Ma diverse centinaia sono rimaste abbandonate nella striscia di terra di nessuno tra i due valichi di frontiera di Ben Gardane, accampati nel deserti sotto qualche alberello o all’ombra di teli issati con mezzi di fortuna. Nei giorni scorsi la polizia libica aveva trovato 5 cadaveri di migranti morti nel deserto per fame e sete, tra i quali un bambino piccolo.

Sudan

Dopo quasi tre mesi di assenza in video, Hamidati è apparso ieri in un video pubblicato sui social nel quale ha affermato che l’unica possibilità per la pace nel paese è la rimozione dei capi dell’esercito. Una frase così generica che potrebbe essere registrata in qualsiasi data. I detrattori sostengono che il video sarebbe fabbricato e non recente: un’operazione per sollevare il morale dei suoi miliziani. Dopo un brevissimo video pubblicato ad aprile, Hamidati non è mai apparso in video ma solo con messaggi audio. Questa condotta ha fatto diffondere notizie sulla sua morte o ferimento grave.

I miliziani di Pronto intervento sono accusati di aver compiuto una pulizia etnica nei confronti delle tribù di origine afro, in particolare contro i Masaleet. Un portavoce di questa etnia ha accusato i miliziani di Hamidati di aver compiuto stragi a Geniena, uccidendo uomini e violentando donne per poi bruciare le case di interi quartieri. Sul caso la Corte penale internazionale ha aperto un’inchiesta.

Israele

Le grandi manifestazioni contro la legge ammazza-giustizia hanno costretto il premier Netanyahu ad una campagna mediatica rivolta al pubblico statunitense. In una serie di interviste a giornali e tv degli USA ha minimizzato gli effetti delle modifiche sulla struttura democratica dello Stato. “è una tempesta in un bicchiere, orchestrata per far cadere il governo eletto”. Nel frattempo continuano le dichiarazioni di ufficiali in congedo sul rifiuto di rispondere alle chiamate in servizio. L’obiezione di coscienza è particolarmente sensibile tra gli ufficiali dell’aeronautica. Sul tavolo del premier sono arrivati nei mesi scorsi 4 rapporti dei diversi servizi di sicurezza sul pericolo di approvazione della legge per la tenuta delle istituzioni della difesa. Ma Netanyahu e la sua maggioranza hanno tirato dritto.  

Giordania

Migliaia di persone hanno protestato ieri ad Amman contro la proposta di legge governativa sui cosiddetti crimini del web. Una legge con 41 articoli che definiscono in modo criptico ed aleatorio le pubblicazioni sui social da considerarsi reati punibili. Si prevedono condanne fino a tre anni e 50 mila dinari (70 mila dollari) “per la pubblicazione o la condivisione di notizie false atte a disturbare la quiete pubblica o la pace sociale”. I manifestanti hanno portato cartelli con le scritte: “Questa legge uccide ogni dibattito politico e la libertà d’espressione”. Nei comizi dei promotori è stato rivolto un appello a re Abdallah II di non firmare la legge. Il parlamento ha votato la legge in prima lettura, ma ci sono altri passaggi istituzionali: l’approvazione del sentato e la firma del monarca.

Palestina Occupata

I soldati israeliani hanno devastato una scuola elementare a Beita, a sud di Nablus. È la seconda volta in una settimana. Sono state divelte le grate di ferro sulle finestre, rotte le porte e rovesciate per la terra cattedre, sedie e librerie. Un’irruzione che ha terrorizzato gli alunni piccoli e spaventato insegnanti e personale di segreteria, fatti uscire con i fucili spianati. Una volta completata la devastazione, i soldati se ne sono andati senza dare nessuna spiegazione al direttore della scuola. Non è la prima volta che l’esercito di occupazione coloniale israeliano compia atti simili contro il sistema scolastico palestinese. “Vogliono distruggere l’istruzione che insegna di amare la libertà”, ha detto un’insegnante.

Notizie dal mondo: Sono passati 17 mesi e 4 giorno dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Abbattuti droni ucraini su Mosca. Bombardamenti russi su Kiev ed altre città ucraine. Le truppe russe catturano intatti carri armati tedeschi e sistemi di arma Usa.  

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