Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)
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1° agosto 2023
Rassegna anno IV/n. 212 (1099)
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I Titoli:
Libano: 11 morti e fuga della popolazione dal campo profughi palestinese di Ain el-Helwa. Una fragile tregua è stata raggiunta.
Pakistan: Isis rivendica l’attentato terroristico durante la conferenza di un partito islamista governativo, nel nord ovest del paese.
Sudan: L’esercito ha sequestrato al confine con Etiopia e Eritrea un carico di armi diretto alle milizie.
Islamofobia: Altre manifestazioni a Stoccolma con incendio di una copia del corano.
Israele: La Corte suprema si riunirà con tutti i 15 membri per valutare i ricorsi contro la legge ammazza-giustizia.
Afghanistan: Nulla di fatto nella riunione di Doha tra le delegazioni Taliban e USA.
Le Notizie:
Libano
È salito a undici il numero delle vittime degli scontri all’interno del campo profughi palestinesi di Ain el-Helwa, nel Libano meridionale. È stata raggiunta nella tarda serata di ieri una nuova tregua che sembra reggere. La popolazione è fuggita dalle proprie case e si è spostata alla periferia di Saida, ospitata presso famiglie libanesi oppure in soluzioni di fortuna, come scuole e campo sportivo.
L’esercito libanese ha chiuso tutti gli ingressi del campo per impedire l’entrata di altri combattenti e soprattutto di armi.
Si sono svolti ieri i funerali del responsabile sicurezza nel campo, il dirigente di al-Fatah, Abu Ashraf Armoushi, assassinato in un agguato da miliziani jihadisti. Il segretario del movimento palestinesi in Libano, Fathi Aradat, ha chiesto la consegna degli assassini e consegnarli alla giustizia libanese, come condizione per la pacificazione nel campo profughi.
Pakistan
Daiesh ha rivendicato l’attentato terroristico contro la conferenza di un partito islamista nel nord ovest del Pakistan, al confine con l’Afghanistan. Il numero dei morti è salito a 54, tra di loro ci sono 23 minorenni. L’Isis ha pubblicato sull’account social dell’agenzia “Aamaq” un comunicato di rivendicazione nel quale ha affermato che “un combattente ha fatto esplodere la propria giubba esplosiva in mezzo alla sala, uccidendo decine di esponenti politici locali e nazionali del partito governativo degli ulema”.
L’attentato avviene pochi mesi prima delle elezioni previste per ottobre. Si sospetta che l’attentato faccia parte di una strategia della tensione volta al rinvio delle elezioni per motivi di emergenza nazionale in materia di sicurezza. Le manovre dei militari e del governo per lo scioglimento del partito dell’ex premier Oumran Khan, con il ricorso alla magistratura, sono finora fallite e i sondaggi danno in ascesa il consenso al partito Insaf, malgrado le scissioni subite.
Sudan
L’esercito sudanese ha comunicato di aver bloccato una partita di armamenti diretta alle milizie di pronto intervento. Il carico di armi costituito da fucili di precisione per cecchini è stato sequestrato a Gadaref, vicino al confine con l’Eritrea e l’Etiopia, ma il comunicato dell’esercito non fornisce accuse a nessun paese africano.
A Khartoum, i combattimenti hanno costretto l’intera popolazione del quartiere Jabra ad abbandonare le proprie case per salvarsi dall’intensità di scambio di artiglieria tra le due parti belligeranti.
Islamofobia
Di nuovo altri episodi di islamofobia con l’incendio di copie del corano a Stoccolma, davanti alla sede del Parlamento. A compierli due esuli iracheni che hanno annunciato di voler continuare a compiere questi gesti nel rispetto delle leggi del paese ospitante. Oramai è palese che queste manifestazioni non sono espressione di libertà di pensiero e di espressione ma provocazioni politiche. Alcuni complottisti pensano ridicolmente che dietro queste manovre ci sia la manina di Mosca.
Le reazioni nei paesi arabi e islamici stanno montando, con speculazioni politiche che in alcuni casi rasentano il vandalismo come avvenuto a Baghdad contro l’ambasciata svedese. Finora le sollecitazioni diplomatiche non hanno avuto un esito positivo nel senso di bloccare questi incitamenti all’odio contro i musulmani. Nelle cancellerie di alcuni paesi islamici comincia a prendere forma la convinzione che per farsi rispettare in occidente bisognerebbe ricorrere a forme incisive di boicottaggi commerciali.
Israele
L’Alta corte ha fissato la data del 12 settembre per la convocazione di tutti e 15 membri, per valutare i ricorsi contro l’approvazione della Knesset degli articoli della legge, la cosiddetta “ammazza-giustizia” voluta da Netanyahu e dalla sua maggioranza di estrema destra. È un fatto eccezionale che la consulta si riunisca in forma plenaria con la partecipazione di tutti i 15 giudici che ne fanno parte; infatti, è la prima volta nella storia della Suprema corte israeliana.
La proposta di legge governativa ha suscitato una mobilitazione popolare senza precedenti, con manifestazioni di protesta a Tel Aviv, Gerusalemme ovest e molte altre città, che hanno raccolto centinaia di migliaia di partecipanti in opposizione agli articoli di questa legge “salva ministri”. Le proteste hanno coinvolto anche molti settori della società, compresi i militari in congedo. L’economia ha subito scossoni non indifferenti con la svalutazione dello shekel. E non ultimo i malumori dell’alleato strategico di oltre atlantico.
Afghanistan
Si sono conclusi ieri lunedì a Doha in Qatar, le riunioni segrete tra una delegazione Taliban e funzionari statunitensi. Oggetto della discussione la liberazione di detenuti civili USA nelle mani del governo di Kabul e le riserve della banca centrale afghana “sequestrate” da Washington. In realtà i Taliban accusano la Casa Bianca di “furto delle finanze del popolo afghano depositate dai precedenti governanti a loro asserviti”. Alla conclusione dei lavori, i comunicati pubblicati dalle due parti non segnano passi in avanti sui temi trattati.
Notizie dal mondo: Sono passati 17 mesi e 7 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Altri droni colpiscono nel centro di Mosca. Interrotto il traffico aereo nell’aeroporto internazionale della capitale russa.
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