Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

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Rassegna anno IV/n. 249 (1136)

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I Titoli:

Sudan: 32 morti in un giorno a Khartoum. Quella sudanese è una guerra che non fa notizia.

Siria: Si aggrava lo scontro tra curdi e arabi nel nord est autonomo.

Bahrein: Da un mese, sciopero della fame di oltre 800 detenuti politici.

Pakistan-Afghanistan: Scontri di frontiera e infiltrazioni di centinaia di jihadisti in territorio pachistano. Chiuso il valico di Turkham.

Iran: La giovane giornalista detenuta ad Evil, Nazila Maaroufian, accusa di essere stata violentata dai suoi carcerieri.

Arabia Saudita-Palestina: Riad condiziona gli aiuti finanziari con l’accettazione palestinese della sua politica di normalizzazione con Israele.

Le Notizie:

Sudan

La strage del quartiere Ambda. Un bombardamento dell’esercito contro le basi delle milizie a Khartoum ha sbagliato obiettivo ed ha causato la morte di 19 persone. Un attivista dei comitati di resistenza contro la guerra ha riferito alla redazione di Anbamed, che centinaia di famiglie di questo quartiere della capitale stanno abbandonando le loro case nel timore di altri bombardamenti. Il totale delle vittime civili nei combattimenti di ieri a Khartoum è stato di 32 persone, il numero più alto in un solo giorno dall’inizio del conflitto.

Il generale Burhan ha emesso un decreto per lo scioglimento delle milizie di Pronto intervento (RSF), offrendo ai singoli miliziani l’opportunità di arruolarsi nelle forze armate. La decisione è legata alle sanzioni annunciate dagli Stati Uniti contro il fratello di Hamidati, Abdulrahim Daglo, e contro il capo delle RSF in Darfur, Abdulrahman Jomaa, responsabile dell’assassinio del governatore del Darfur occidentale, Abdallah Abkar, subito dopo il suo arresto, il 15 giugno.

Siria

Quella degli scontri tra curdi e arabi, nel nord est autonomo, è una frattura grave che non vede possibilità di risanamento. Nella provincia di Deir Azzour, le Forze democratiche siriane hanno dichiarato la fine delle operazioni e di aver preso il controllo della situazione e annunciato la fine del coprifuoco. I combattimenti invece continuano in alcune località delle due province vicine Raqqa e Hasaka. Per le forze curde invece è una disfatta sul fronte occidentale, al confine con Aleppo, ad ovest dell’Eufrate, dove le milizie avverse hanno ricevuto sostegno dalle formazioni islamiste filo turche.

Bahrein

È in corso dal 7 agosto lo sciopero della fame dei detenuti politici nel carcere di massima sicurezza di Jau, nel sud del regno. Allo sciopero partecipano 804 detenuti tra i quali Al-Khawaja, esponente di spicco dell’opposizione, in carcere dal 2011, in gravi condizioni di salute. Secondo attivisti e parenti dei detenuti, ogni giorno vengono trasferiti in ospedale circa 30 scioperanti per l’alimentazione forzata. Di fronte al carcere sono stati organizzati presidi dei familiari, per chiedere migliori condizioni di trattamento carcerario e di liberare coloro che hanno concluso già i periodi di condanna.

Pakistan-Afghanistan

Scontri tra le guardie di frontiere pakistane e afghane, ieri al valico di Turkham, con perdite tra le due parti e chiusura del valico. Lunghe file di camion si sono formate dopo la chiusura del valico, il più importante tra i due paesi e vitale per l’Afghanistan che non ha sbocchi sul mare. Secondo le forze di sicurezza pakistane, gli scontri sono iniziati in seguito alla costruzione di una stazione afghana in una zona contesa.

Sulla lunga linea di confine tra i due paesi (1200 km) operano i miliziani di “Taliban Pakistan”, un’organizzazione jihadista collegata con quella afghana. L’esercito di Islamabad ha informato di aver respinto ieri un attacco dii centinaia di miliziani talibani provenienti dal territorio afghano.

Iran

La giovane giornalista Nazila Maaroufian, detenuta nel carcere di Evin, ha denunciato, in una telefonata alla famiglia, di aver subito violenza sessuale da parte dei suoi carcerieri. La telefonata è stata registrata e passata ai mezzi di comunicazione iraniani all’estero. Maaroufian è in sciopero della fame da diversi giorni, dopo la conferma della sua condanna ad un anno, per “propaganda ostile alla repubblica islamica”. La giornalista sostiene che molte altre donne, incarcerate per motivi politici e di opinione, hanno subito queste violenze. I barbuti predicano bene e razzolano male.

Arabia Saudita

La delegazione palestinese che ha visitato Riad è tornata a mani vuote. Il regno saudita condiziona la ripresa degli aiuti finanziari forniti all’ANP all’accettazione del processo di normalizzazione dei rapporti tra Riad e Tel Aviv. A Ramallah, fonti in anonimato, hanno confermato che la leadership palestinese è in un “cul de sac”; Abbas ha espresso fiducia nella diplomazia saudita, ma le avvisaglie preannunciano un ennesimo cedimento. “Il treno della normalizzazione saudita con Israele è partito e noi palestinesi avremo briciole”, ha concluso. Il presidente Abbas ha dato direttive per non tenere incontri diretti con il funzionario statunitense del Dipartimento di Stato, che si dovrebbe tenere a Riad, visto il rifiuto di Washington di sostenere l’iniziativa araba dell’ammissione a pieno titolo della Palestina all’ONU. Per addolcire la pillola, la commissione della Lega Araba sulla Palestina, presieduta dall’Arabia Saudita, ha annunciato la convocazione a breve di una conferenza internazionale, in collaborazione con l’UE, per l’applicazione della proposta araba (Vertice di Beirut 2002) per la soluzione di due Stati. Fumo negli occhi.

Notizie dal mondo

Sono passati 18 mesi e 13 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Blinken da Kiev annuncia altri armamenti per un miliardo di dollari.

In Niger, Parigi tratta con i militari il ritiro dei suoi soldati. Il governo provvisorio di Niamey chiede un calendario per il ritiro di tutti i militari francesi. Il neocolonialismo con lo spauracchio del jihadismo comincia il suo declino.

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