Il 13 settembre 1993, sul prato della Casa Bianca, a Washington, viene scattata una storica fotografia: i due nemici, Ytzhak Rabin, primo ministro israeliano, e Yasser Arafat, leader dell’Olp, l’Organizzazione per la liberazione della Palestina, si stringono la mano, dopo aver firmato i cosiddetti Accordi di Oslo. Trent’anni dopo, che cosa resta del processo di pace che avrebbe dovuto cambiare il Medio Oriente e non solo? Come sarebbe dovuta andare e soprattutto come è andata a finire, invece, tra Israele e Palestina?

Vi presentiamo in questo approfondimento il podcast “Oslo 30” realizzato da Altreconomia.

È una storia che a distanza di trent’anni ci spiega bene il presente. Raccontarla con un podcast serve a coinvolgere le nuove generazioni che, forse, quell’immagine l’hanno vista soltanto sui libri di scuola.

Il Poddcast si può ascoltare gratuitamente dal sito di Altreconomia oppure sulle principali piattaforme (SpotifyApple podcastsAmazon music, Google podcasts e Spreaker). Sono otto episodi in tutto, con cadenza d’uscita settimanale. Il primo, “Segreti”, è già online. Il 13 settembre, in occasione del trentennale, verranno pubblicate altri due episodi.

L’autrice

Anna Maria Selini, giornalista professionista, ha realizzato, tra gli altri, reportage scritti e filmati in Israele, Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Regista di “Gaza guerra all’informazione” e autrice di “Vittorio Arrigoni, ritratto di un utopista” (Castelvecchi, 2019), collabora dal 2020 con Altreconomia.

Reportage sul campo: voci, storie, fatti

Ad accompagnarci sono la massima esperta degli Accordi di Oslo, la professoressa Hilde Herinksen Waage, il principale fautore dei negoziati nonché ex viceministro degli Esteri israeliano, Yossi Beilin, e la politica palestinese Hanan Ashrawi. Lo storico israeliano Ilan Pappé e il politico e medico palestinese Mustafa Barghouti. E ancora, il difensore israeliano dei diritti umani, già membro del Consiglio comunale di Gerusalemme, Margalit Meir, e l’avvocata palestinese Hiba Husseini, da sempre impegnata nel processo di pace. Così come attivisti e cooperanti che vivono e operano sul campo. Non mancheranno le voci italiane, tutte di grandi conoscitori della realtà: Pierbattista Pizzaballa, patriarca Latino di Gerusalemme e tra i nuovi cardinali nominati da papa Francesco; Luisa Morgantini, già vicepresidente del Parlamento europeo e tra i maggiori sostenitori internazionali dei diritti dei palestinesi; Eric Salerno, per oltre trent’anni corrispondente da Gerusalemme del quotidiano Il Messaggero. E poi Francesca Albanese, Relatrice speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei Territori palestinesi occupati dal 1967. Sarà un viaggio attraverso il tempo, ma anche lo spazio: dalla Norvegia e la sua capitale, Oslo -davvero la città della pace?- a Israele e i Territori palestinesi occupati. Tra i vicoli di Gerusalemme Est, dove le famiglie palestinesi vengono espulse dalle case in cui hanno sempre vissuto, fino alle strade proibite della Cisgiordania di oggi.

La redazione di Anbamed ringrazia Altreconomia per questo importante lavoro di ricostruzione storica puntuale e rigorosa.

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