Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.
Direttore responsabile Federico Pedrocchi)
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Rassegna anno IV/n. 323 (1210)
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L’amico e maestro Piero Basso non è più tra di noi. Una grave perdita. È stato tra gli animatori della Lega per i diritti e la liberazione dei popoli e fondatore di Dar, cooperativa per il diritto alla casa. Condoglianze alla figlia, Elena, e alla vedova, Loredana. Che sia lieve la terra che lo accoglierà!
Appello
Tutti i giorni arrivano altre adesioni all’appello che abbiamo lanciato per un cessate il fuoco e per il rilascio dei prigionieri civili. Potete aderire, scrivendo alla redazione. Diffondete, per favore!
L’elenco dei sottoscrittori dell’appello lo trovate sul sito, in questa pagina: qui.
Le notizie:
Genocidio a Gaza
Aggressione di sterminio. Bombardamenti incessanti su tutte le zone della Striscia del nord, centro e sud, senza distinzione. Sono stati bombardati scuole-rifugio gestite dall’ONU ed ospedali. L’ospedale indonesiano sta vivendo lo stesso scenario del Shifà. È stato bombardato stamattina causando la morte di 6 tra malati e personale medico. Cecchini sono appostati nei tetti delle case distrutte attorno. L’ospedale indonesiano è l’ultima struttura medica funzionante, malgrado la mancanza di elettricità. Anche alla direzione di questo ospedale l’esercito ha dato l’ordine di evacuare verso il sud della Striscia.
È un piano criminale per cacciare i palestinesi dalla loro terra, cancellando ogni possibilità di cura.
I malati gravi dell’ospedale Shifà, che erano rimasti nella struttura, sono stati evacuati con la forza, compresi quelli nella terapia intensiva. Sono attesi di essere ricoverati in Egitto, ma l’esercito israeliano non ha ammesso l’entrata delle ambulanze egiziane per trasportarli. Un medico dell’ospedale ha denunciato che questo equivale ad una condanna a morte
per questi malati.
Nei bombardamenti di ieri sono stati uccisi 41 persone in una casa rasa al suolo a Gaza city, un’altra strage a Khan Younis e una terza a Rafah. Un funzionario dell’UNRWA si è detto scioccato dalla visione delle foto in seguito allo spaventoso bombardamento sulla scuola-rifugio gestita dall’ONU, colpita dalle bombe israeliane il giorno prima. Lo stesso segretario generale dell’ONU, Guterres, ha dichiarato che il numero delle vittime civili a Gaza è spaventoso e che si deve arrivare subito ad un cessate-il-fioco. Appello caduto nel vuoto, perché i generali israeliani appoggiati nel loro crimine dall’amministrazione Biden sono determinati a cacciare i palestinesi dalla loro terra. Un pensiero che ha espresso chiaramente una ministra del governo Netanyah, invitando i paesi ricchi ad “accogliere gli abitanti di Gaza, invece di spedire aiuti per la ricostruzione, in una zona che sarà sempre un obiettivo militare per Tel Aviv”.
Israele/strage 7 ottobre
Un’inchiesta della polizia israeliana ha concluso che una parte consistente, circa 364 delle vittime del rave, sono stati uccisi da un bombardamento compiuto da elicotteri dell’esercito. L’inchiesta è basata sull’analisi del tipo di esplosivo, sulla dimensione dell’area colpita e sulle dichiarazioni dei piloti che avevano sorvolato la zona durante l’attacco del commando palestinese. Le conclusioni della polizia confermano una precedente analisi del quotidiano Haaretz. Il coraggioso giornale di Tel Aviv aveva avanzato dubbi sulla possibilità che un tale danno al parcheggio con centinaia di auto bruciate e con le persone carbonizzate dentro, sia stata opera di un commando di terra. Le bombe incendiarie usate – concludeva l’analisi giornalistica – non potevano essere in dotazione di Hamas, ma soltanto dell’esercito israeliano. L’inchiesta della polizia è arrivata a confermare l’intuizione analitica.
Cisgiordania e Gerusalemme est
All’alba di oggi, lunedì, le truppe di occupazione hanno accerchiato il campo profughi di Aqabat Jabr, nei pressi di Ariha (Gerico) ed hanno iniziato una vasta operazione di rastrellamento. Il lancio di pietre da parte dei giovani palestinesi è stato affrontato con intense sparatorie ad altezza d’uomo. Una decina di giovani sono stati trasportati in ospedale. Alcuni di loro sono in gravi condizioni.
Ieri, i soldati israeliani hanno ucciso 2 palestinesi a Jenin e El-Khalil. Il secondo assassinio è avvenuto a sangue freddo ed a distanza ravvicinata. L’assedio e l’attacco contro Jenin è il più esteso da oltre 20 anni. Un attacco che dura da 5 giorni consecutivi e nel quale sono stati usati i bombardamenti aerei con elicotteri e droni.
Libano
Ieri sera, forti bombardamenti israeliani nel Libano meridionale contro strutture produttive. È la vendetta di Tel Aviv per l’uccisione ieri di tre soldati in seguito al lancio di missili teleguidati provenienti dal sud Libano. Non è tardata la risposta di Hezbollah che ha lanciato stamattina 10 razzi contro la colonia di Shlomi, nella parte occidentale della zona di confine, nel nord di Israele.
Yemen
I miliziani Houthi hanno preso il controllo di una nave commerciale di proprietà israeliana mentre era in navigazione nel sud del mar Rosso. Secondo fonti statunitensi, un comando su un elicottero ha sbarcato sulla nave e costretto il personale a dirigersi verso un porto yemenita. Il governo israeliano ha comunicato che sulla nave non c’era nessun cittadino israeliano.
Prigionieri-trattative
Ultim’ora: La stampa egiziana riporta dichiarazioni di una fonte di Hamas secondo le quali oggi alle 11:00 sarà annunciato un cessate il fuoco. Un portavoce di Brigate Qassam ha dichiarato che un primo gruppo di prigionieri israeliani è stato consegnato alla “competente commissione dei mediatori”.
Malgrado il diniego del governo Netanyahu, le trattative con Hamas stanno andando avanti tramite la mediazione di Qatar e Egitto. Le dichiarazioni del primo ministro del Qatar sono molto chiare: “mancano piccole questioni logistiche non ancora risolte, ma siamo ad un passo da un accordo”. Le rivelazioni della stampa statunitense trovano così una conferma, malgrado le dichiarazioni che negano il raggiungimento dell’accordo.
Fonti militari di Washington parlano di un piano per liberare gli uomini e le donne in mano di Hamas con un blitz. Una scelta avventurosa che rischia di uccidere i prigionieri che si intende liberare.
Il portavoce di Brigate Qassam ha dichiarato di aver perso il contatto con i combattenti che controllavano uno dei gruppi di prigionieri, a causa dei bombardamenti israeliani.
Israele/Apartheid
L’Apartheid giuridico in Israele sta compiendo un altro passo di immensa gravità in questa fase. Entro questa settimana dovrebbe essere ultimata la terza lettura di una legge proposta dal ministro Bin Gvir ed approvata sei mesi fa dal gabinetto ristretto per la sicurezza. La legge prevede l’ammissione per i tribunali militari nei territori palestinesi occupati di comminare la pena di morte ai palestinesi accusati di aver ucciso un israeliano. Se venisse approvata in modo definitivo questa legge, in Israele le sentenze dipenderanno dall’identità della vittima e dell’assassino: la pena capitale per il palestinese che uccide un israeliano; rilascio per insufficienza di prove se l’assassino è ebreo israeliano (come avvenne a Hawwara), 20 anni di reclusione se l’omicidio è avvenuto tra due israeliani di fede ebraica.
BDS
La campagna internazionale di boicottaggio sta avendo i suoi effetti di solidarietà con Gaza, facendo calare gli acquisti nei paesi dell’UE di prodotti israeliani, non soltanto di quelli prodotti nelle colonie. Due indicatori significativi, in mancanza di dati sui risultati effettivi, sono il cambio di etichette di prodotti israeliani con quelle recanti i nomi di altri paesi produttori. Il caso è stato segnalato in diversi paesi dell’UE per prodotti agricoli come pompelmo e avocado. In alcuni casi, l’etichetta made in Chile è stata appiccicata sopra quella originale. Il secondo indicatore è la legge in studio in Germania per aggravare i termini di quella del 2019 e rendere reato fare campagne per il boicottaggio di prodotti israeliani, mettendolo nella categoria dell’antisemitismo. (Per saperne di più).
Solidarietà internazionale
Manifestazioni durante il fine settimana in tutte le grandi città del mondo, dalla Gran Bretagna alla Francia e dall’Italia all’Australia.
In Oakland, l’ufficio federale è stato occupato dall’associazione ebrei per la pace chiedendo un immediato cessato il fuoco. 300 di loro sono stati fermati dalla polizia. Una ragazza, mentre veniva trascinata dagli agenti, ha gridato: “Mio padre e mio nonno non sono fuggiti dalla Germania nazista, perché la loro storia venisse sfruttata per uccidere altri popoli”.
Un cartello di associazioni del Kuwait, capeggiato dall’associazione per la Pace, ha lanciato la campagna “Kullona Gaza” (Siamo tutti Gaza), per la raccolta fondi a favore della popolazione di Striscia. Sono stati finora 9 aerei cargo, carichi di materiale sanitario e di emergenza, spediti ad Al-Areesh in Egitto per essere poi trasferiti all’UNRWA di Gaza.
Siria
Per il terzo giorno consecutivo l’aeronautica russa ha compiuto raids su covi di Daiesh nella Badia siriana, la zona desertica nel centro del paese. Le truppe di Damasco hanno compiuto subito dopo rastrellamenti via terra all’inseguimento dei miliziani in fuga. In due luoghi si sono avuti scontri con armi leggere tra i jihadisti e i soldati. Secondo l’osservatorio siriano, malgrado i bombardamenti, un gruppo di jihadisti ha attaccato sabato dei pastori ad est di Raqqa, ne ha ucciso uno e ferito altri due ed ha rubato oltre 1000 capi di bestiame.
Notizie dal Mondo
Sono passati 20 mesi e 26 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.
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