Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.
Direttore responsabile Federico Pedrocchi)
Per ascoltare l’audio di oggi, 03 dicembre 2023:
Rassegna anno IV/n. 336 (1223)
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Le notizie:
Genocidio a Gaza
Si intensificano i bombardamenti contro le zone abitate. A Jebalia, nord della Striscia, 100 morti in un solo palazzo completamente distrutto da una bomba israeliana di una tonnellata. Bombardamenti aerei sono stati registrati a Deir Balah, nel centro, e Khan Younis e Rafah nel sud. Il totale delle vittime nella giornata di ieri ha superato i 250 morti e centinaia di feriti. Due ospedali sono stati presi di mira, per impedire la cura dei feriti. Oltre ai caccia, anche artiglieria, carri armati e navi hanno martellato il sud della Striscia nell’intento di sfollare la popolazione per la seconda volta. È chiaro a tutto il mondo che l’intento del governo e dei generali israeliani è quello di svuotare Gaza dalla popolazione, costringendola a sfollare verso il Sinai egiziano.
A Gaza city, l’aeronautica israeliana ha colpito una moschea distruggendola completamente.
Netanyahu ha parlato di zona di sicurezza a Gaza, intesa come una fascia di territorio da occupare e svuotare dalla sua popolazione, senza determinare quanta profondità avrà questa fascia. I commenti di responsabili politici dei paesi sostenitori dell’aggressione criminale israeliana, come il segretario di Stato USA Blinken, stravolgono il significato coloniale di queste dichiarazioni e le interpretano come disponibilità dell’esercito israeliano a garantire la sicurezza dei civili palestinesi. A Gaza non ci sono zone sicure per la popolazione civile. È in corso un genocidio e una pulizia etnica.
Infatti l’esercito israeliano sta ripetendo nel sud della Striscia quel che aveva compiuto nei primi due mesi di aggressione nel nord: distruzioni a tappeto per il massimo di uccisioni tra i civili.
Almeno 50 razzi sono stati lanciati ieri da Brigate Qassam verso il territorio israeliano e almeno uno è caduto a sud di Tel Aviv causando il ferimento di una persona, secondo la stampa israeliana. Sul terreno, A Gaza city si sono avuti scontri diretti tra combattenti palestinesi e soldati israeliani. Tel Aviv ha parlato di due militari uccisi.
Cisgiordania e Gerusalemme est
Quattro palestinesi sono stati assassinati dall’esercito e dai coloni. Decine di feriti con pallottole militari in diverse località. Rastrellamenti sono avvenuti a Jenin, Nablus, Ariha (Gerico), Qalqilia e El-Khalil.
A Salfit, i coloni hanno attaccato un villaggio, incendiando case e auto. Hanno assassinato un contadino palestinese sotto gli occhi dei soldati, che sono intervenuti soltanto per bloccare i soccorsi.
A Hawwara, l’esercito ha confiscato terreni agricoli con il pretesto di interesse militare. Il chiaro intento è quello di allargare le colonie ebraiche per costringere la popolazione palestinese a sfollare. Hawwara è stata già sotto attacco dei coloni, lo scorso febbraio, che avevano incendiato centinaia di case e auto in una notte di terrore.
Libano
Sono ripresi gli scontri armati a ridosso della linea di demarcazione. Hezbollah ha compiuto 5 attacchi con artiglieria e razzi su diverse postazioni dell’esercito israeliano. L’aeronautica di Tel Aviv ha compiuto raids su città e villaggi del Libano meridionale. Sono state bombardate Al-Khayyam e Kafr Shuba. La tensione nel Libano sud si è innalzata con la rottura della tregua a Gaza.
Siria
L’esercito ha comunicato che missili israeliani hanno colpito zone nella periferia della capitale. Il comunicato parla di danni materiali. L’Osservatorio siriano parla di due miliziani governativi uccisi e diversi feriti, in un attacco con missili in una zona abitata denominata Sayyda Zainab, a sud est di Damasco.
Iran
Ritorna la tensione nel Golfo tra Stati Uniti e Iran. Centcom ha comunicato di aver allontanato un drone iraniano che si era avvicinato alla portaerei Eisenhower. Teheran afferma il suo diritto a monitorare la regione del Golfo per impedire qualsiasi aggressione e minaccia di rispondere al fuoco. È un’escalation pericolosa che rischia di inasprire lo scontro diretto nella regione.
Notizie dal Mondo
Sono passati 21 mesi e 9 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.
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