Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.
Direttore responsabile Federico Pedrocchi)
Per ascoltare l’audio di oggi, 03 gennaio 2024:
Rassegna anno V/n. 002 (1253)
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Appello
Tutti i giorni arrivano nuove adesioni all’appello che abbiamo lanciato per un cessate il fuoco permanente e per il rilascio dei prigionieri civili.
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Le notizie
Genocidio a Gaza
Nella giornata di ieri 207 assassinati, in maggioranza bambini e donne nella zona sud della Striscia. I bombardamenti non sono mai cessati, di giorno e di notte, e hanno interessato sia le zone a nord, evacuate dalle truppe, sia quelle centrali e meridionali, fino a Rafah. A Khan Younis è stata colpita, per ben 5 volte, la sede della Mezzaluna rossa palestinese che ospitava migliaia di sfollati. (QUI). In una scuola di Deir Balah è stata compiuta una strage di donne e bambini.
Il numero totale delle vittime, censite dal ministero della sanità, ha superato i 22 mila uccisi, ai quali vanno aggiunti i dispersi ancora sepolti sotto le macerie e che non è stato possibile estrarre.
Libano
Netanyahu vuole allargare il fronte di guerra in Medio Oriente. Assassinati a Beirut un dirigente di Hamas, Saleh Al-Arouri, due collaboratori e 4 alti quadri del movimento palestinese. Il missile è stato lanciato da un drone israeliano ed ha sventrato la sala dove si teneva una riunione. Nell’esplosione sono rimasti uccisi e feriti altri abitanti del palazzo. Il premier incaricato libanese, Miqati, ha condannato il crimine e ha sottolineato che Israele vuole incendiare il conflitto sul fronte libanese.
Al-Arouri è il vice presidente dell’ufficio politico di Hamas. Nato nel 1966 ad Aroura in Cisgiordania, è stato responsabile studentesco poi è diventato un dirigente di primo piano e dopo la sua liberazione dal carcere israeliano, nello scambio di prigionieri del 2011, è stato costretto a lasciare la Palestina e deportato in Siria, dalla quale si è spostato a Beirut in seguito alle divergenze con il regime di Assad. Ha ritessuto i rapporti di Hamas con Iran e Hezbollah. È stato inserito da Washington nella lista di ricercati con una taglia di 5 milioni di dollari, per i suoi rapporti con il generale Sulaimany, assassinato poi dall’aeronautica USA con un attacco di droni all’aeroporto di Baghdad, che ha fatto una strage tra politici iracheni e altri civili innocenti.
Il ministro degli esteri libanese ha depositato al Consiglio di Sicurezza dell’ONU una denuncia della violazione della sovranità del paese.
È previsto per oggi un discorso già programmato da tempo di Nasrullah, segretario generale di Hezbollah.
Netanyahu intende allargare il conflitto per salvare la propria poltrona ed evitare le condanne nei procedimenti a suo carico, con accuse di corruzione e malversazione di denaro pubblico. Questa deriva è diventata maggiormente prossima, soprattutto dopo il pronunciamento dell’Alta corte israeliana con l’annullamento della legge ammazza giustizia, che la sua maggioranza aveva approvato lo scorso anno, riducendo i controlli della magistratura sull’operato dell’esecutivo.
Corte di Giustizia Int.
La seduta della Corte di Giustizia Int., a L’Aja, si terrà domani giovedì 4 gennaio, per discutere la causa avanzata dal Sud Africa contro l’aggressione israeliana a Gaza, accusandola di crimini di genocidio contro la popolazione civile. Il governo israeliano ha deciso di presentarsi per respingere le accuse, nel timore di una sentenza che chiede un immediato cessate il fuoco.
Cisgiordania e Gerusalemme est
Si sono tenute a Qalqilia i funerali dei 4 giovani palestinesi assassinati dai soldati israeliani in un attacco contro la località di Azzoun.
All’alba di oggi le truppe israeliane sono penetrate nel cuore di Nablus, in un’operazione di rastrellamento per la cattura di resistenti palestinesi.
Si è svolta ieri sera un’operazione di rastrellamento a Tulkarem con assedio della città, occupazione degli ingressi degli ospedali e irruzione con carri armati all’interno del campo profughi di Nour Shams. Le truppe sono come al solito accompagnate da bulldozer, per demolire case e distruggere infrastrutture. Le truppe hanno ingaggiato scontri armati con un gruppo di resistenti. In cielo, gli elicotteri e idroni hanno sorvolato la città. La zona di Tulkarem è stata dichiarata zona militare chiusa e l’operazione è ancora in corso fino a stamattina.
Per oggi è stato proclamato uno sciopero generale in tutta la Cisgiordania e Gerusalemme est per condannare l’assassinio del dirigente di Hamas Al-Arouri in un “atto terroristico israeliano a Beirut”, come ha proclamato il coordinamento dei movimenti della resistenza.
Prigionieri
Hamas ha chiuso la porta delle trattative per lo scambio di prigionieri. Lo hanno annunciato fonti di alto livello egiziane e qatariote impegnate nel negoziato indiretto. “L’assassinio di Al-Arouri a Beirut ha cancellato tutte le possibilità di interloquire con i dirigenti di Hamas”, ha detto un funzionario dell’Intelligence egiziana. Nei giorni scorsi, malgrado la pubblica dichiarazione di nessuna trattativa prima del ritiro israeliano da Gaza, i rappresentanti del movimento erano presenti al Cairo, in contemporanea con una delegazione israeliana. La proposta egiziana in tre fasi viene così a mancare e il premier Netanyahu è costretto a raccontare bugie, ieri pomeriggio, dopo l’assassinio di Al-Arouri, sostenendo che “la trattativa continua e che l’altra parte ha abbassato l’asticella delle condizioni”. Il suo intento era quello di prendere in giro i familiari dei prigionieri nelle mani di Hamas a Gaza e di vantarsi di poter imporre la linea grazie al pugno di ferro. Per sua sfortuna non è andata così, irritando gli stessi negoziatori.
BDS
La campagna internazionale di boicottaggio contro Israele, BDS, sta ottenendo buoni risultati, principalmente nei paesi arabi e islamici, con effetti non indifferenti sulle ditte e marchi di Stati Uniti e Europa. Lo afferma in un’intervista la portavoce del movimento, Fatima Badr. Tra gli esempi citati l’annuncio, lo scorso mese di dicembre, del ritiro da parte di Puma del suo sostegno alla Federcalcio israeliana (IFA). Puma è stata l’obiettivo di una campagna BDS mondiale dal 2018, per il suo sostegno all’apartheid israeliana che opprime milioni di palestinesi. L’IFA dirige le squadre e sostiene il loro mantenimento negli insediamenti israeliani illegali su terra palestinese rubata. “Con il genocidio in corso da parte di Israele contro 2,3 milioni di palestinesi bloccati a Gaza, il territorio essendo sotto assedio israeliano da 16 anni, e l’uccisione di più di 22.000 persone, tra cui dozzine di calciatori, la pressione per il boicottaggio non ha fatto che aumentare”.
Turchia-Israele
Le forze di sicurezza turche hanno arrestato 33 persone accusate di essere agenti al servizio di Israele. Gli arresti sono avvenuti in 8 province, dopo una lunga inchiesta che ha visto pedinamenti e controlli. Nella dichiarazione del ministro dell’interno turco non viene esplicitata la nazionalità degli arrestati. “Erano in preparazione azioni terroristiche in territorio turco contro cittadini stranieri”, ha scritto il ministro. Lo scorso novembre è iniziato ad Istanbul il processo nei confronti di altre 57 persone accusate di spionaggio a favore di Israele. Lo stesso Erdogan aveva pronunciato, all’inizio di dicembre, un avviso ad Israele dal desistere a qualsiasi tentazione di assassinare dirigenti di Hamas in territorio turco.
Sudan
L’ex premier Hamdouk si è incontrato ieri ad Addis Abeba con il generale Hamidati. In una conferenza stampa congiunta hanno dichiarato di aver disegnato un piano per la pacificazione del paese e garantire nel frattempo la sicurezza dei cittadini e il passaggio degli aiuti internazionali. Hamdouk è in rappresentanza della coalizione delle forze civili progressiste. Lo scorso giovedì si doveva tenere a Gibuti un incontro tra i due generali golpisti, Burhan e Hamidati, ma all’ultimo momento è stato rinviato, per motivi che la presidenza di Gibuti non ha espresso. L’incontro dovrebbe avvenire entro gennaio.
La guerra in Sudan, che dura dal 15 aprile 2023, ha causato l’uccisione di 12 mila vittime civili, lo sfollamento di 7,5 milioni di persone, una parte profughi nei paesi confinanti.
BRICS
Hanno aderito ufficialmente al cartello economico cinque paesi: Egitto, Iran, Emirati arabi uniti, Etiopia e Arabia Saudita. Le loro richieste erano state accettate come osservatori nell’ultimo vertice del 24 agosto scorso. Dal primo gennaio, la loro adesione è diventata a pieno titolo. I paesi fondatori (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa) rafforzano così l’alleanza con altri paesi del M.O., tra i quali tre importanti produttori di petrolio e due tra i più popolosi dell’Africa. Prima dell’ingresso dei nuovi 5 paesi, il gruppo BRICS rappresentava il 26% dell’economia mondiale, il 40% della popolazione e il 30% dei territori emergenti del pianeta. Adesso rappresentano anche il 44% della produzione petrolifera mondiale.
Il cartello BRICS è una sfida al sistema dell’alleanza USA-UE con la creazione di una banca mondiale parallela (Nuova Banca di Sviluppo; NBD, con sede a Shanghai, in Cina) e si stanno adoperando per la fine dell’uso del dollaro, come moneta di scambio universale, nelle transazioni commerciali tra i propri aderenti.
Il gruppo dal primo gennaio è presieduto dalla Russia e il primo incontro si terrà il prossimo 30 gennaio a Mosca.
Notizie dal Mondo
Sono passati 22 mesi e dieci giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Fortissimo attacco con missili su Kiev, dopo un lancio di droni russi contro la città.
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Approfondimenti
In ricordo di John Pilger, un maestro di giornalismo. leggi.
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Guernica: Flash Mob in solidarietà con Gaza: QUI.
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