Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Per ascoltare l’audio di oggi, 09 gennaio 2024:

Rassegna anno V/n. 008 (1259)

Per informazioni e contatti, manda un messaggio:

anbamedaps@gmail.com

Le vignette sono QUI 

Sostieni Anbamed

Basta un click

Le donazioni nel mese di dicembre sono state 15, per un valore di 720 € (+ 340 € rispetto al mese di novembre). Una ripresa importante, che riporta il valore delle donazioni ad una quota apprezzabile. Cari lettori, continuate così!

Tutte le indicazioni per versare un contributo si trovano in fondo a questa newsletter e nel sito (ecco il link). Puoi contribuire usando PayPal

Appello

Tutti i giorni arrivano nuove adesioni all’appello che abbiamo lanciato per un cessate il fuoco permanente e per il rilascio dei prigionieri civili.

Potete aderire, scrivendo alla redazione. Diffondete, per favore!

L’elenco dei sottoscrittori dell’appello lo trovate sul sito, in questa pagina: qui.

Le notizie

Genocidio a Gaza

250 uccisi in 24 ore in 17 stragi. Il numero totale delle vittime dall’inizio dell’invasione israeliana di Gaza ha superato i 23 mila. 58 mila feriti. A questi numeri vanno aggiunti i dispersi.

Bombardato l’ospedale europeo ad est di Khan Younis.

Bombardamenti intensi senza interruzione per tutto il giorno e in tutte le aree della Striscia. Gli attacchi sono continuati per tutta la notte e proseguiti anche stamattina. Sono stati usati proiettili incendiari ed al fosforo, che hanno causato incendi e ferite profonde nei sopravvissuti, difficili da curare. Questi attacchi sono concentrati in particolare nella zona centrale, per costringere la popolazione ancora lì a sfollare verso sud. Obiettivo delle operazioni israeliane, anche con droni e cecchini, è l’ospedale di Shuhadaa Al-Aqsa che è stato ridotto ad un ambulatorio, per la mancanza di personale medico, impedito con le minacce e costretto ad abbandonare Gaza. Anche le forniture mediche sono state ostacolate con lanci di missili dai droni e con i colpi dei cecchini. L’OMS ha denunciato l’interruzione dei rifornimenti per le gravi minacce militari.

Scontri a terra tra i soldati e le unità della resistenza palestinese in diverse località da Khan Younis a Gaza city e Jebalia. Lancio di missili da Gaza verso Tel Aviv.

Giornalisti sotto tiro

La Commissione ONU per i diritti umani ha espresso preoccupazione per l’alto numero di uccisi tra i giornalisti a Gaza.  La portavoce ha dichiarato: “Il numero delle vittime tra gli operatori dell’informazione a Gaza ha superato 100 giornalisti e collaboratori. È il numero più alto di qualsiasi altro conflitto passato. Il lavoro dei media è prezioso per documentare i fatti ed è compito delle forze belligeranti proteggerlo, non impedirlo”.

Prigionieri

Brigate Qassam ha affermato che è stato sventato un tentativo di attacco ad un loro gruppo che detiene in custodia dei prigionieri nel campo di Bureij. “L’unità attaccante è stata respinta e tra i soldati ci sono stati feriti e uccisi. Abbiamo conquistato armi e altro materiale di equipaggiamento”.

Brigate Quds hanno trasmesso un video con il prigioniero Elaad Katzir, che dal suo carcere ha lanciato un messaggio a Netanyah: “basta promesse a vuoto. Non state lavorando per il nostro rilascio”.

Il numero dei prigionieri palestinesi in Cisgiordania dal 7 ottobre è salito a 5700 attivisti. I detenuti politici palestinesi nelle carceri israeliane hanno superato le 11 mila persone.

Cisgiordania e Gerusalemme est

Scontro a fuoco a Tulkarem tra un gruppo di resistenza e le truppe israeliane. Tre combattenti sono rimasti feriti. Le truppe hanno impedito i soccorsi e poi il corpo di uno di loro è stato schiacciato da un camion militare, da renderlo irriconoscibile. Tutt’ e tre i combattenti sono morti. La disumana esecuzione è stata documentata da un video ripreso dal balcone di una casa. ( Vedi).

Le truppe israeliane sono tornate a Tulkarem in serata e durante tutta la notte hanno compiuto rastrellamenti e distruzioni. Come al solito hanno distrutto con i bulldozer le infrastrutture, come acquedotto, fognature e linee elettriche. Una punizione collettiva che cerca di ridurre l’appoggio popolare alla resistenza armata contro l’occupazione militare israeliana.

Altri scontri sono avvenuti in diverse località palestinesi. Il più esteso è stato a Beni Naim, vicino a El-Khalil.

Corte Int. di Giustizia

Offer Kassiv parlamentare del Fronte Democratico per la Pace e l’Uguaglianza (lista di coalizione dell’ex partito comunista israeliano) ha annunciato che sostiene la causa avanza contro Israele intentata dal Sud Africa, davanti alla Corte Internazionale di Giustizia per genocidio. La sua firma è la prima tra oltre 200 personalità israeliane sotto un documento che sarà consegnato alla Corte domani.

La Corte de L’Aja si riunirà l’11 e 12 gennaio. Il governo israeliano ha deciso di essere rappresentato dal discusso avvocato, Alan Dershovitz, il cui nome è apparso nelle carte pubbliche dell’inchiesta sulle violenze sessuali su minorenni, legate allo scandalo del miliardario suicida Epistein. Un giornalone italiano ha pubblicato ieri una sua intervista, che ripete a pappagallo le linee difensive della diplomazia israeliana (vedi la newsletter Anbamed di ieri QUI), senza citare le rivelazioni giudiziarie sulle violenze sessuali contro minorenni. Un degno difensore dei crimini israeliani.

Israele

Il capo dell’opposizione, Lapid, ha chiesto a Gantz ed ai suoi ministri di lasciare il governo Netanyahu. “Questo governo non è abilitato a condurre la guerra”, ha affermato per poi aggiungere: “Netanyahu non ha l’obiettivo di difendere i cittadini israeliani e riportare gli ostaggi, ma di salvaguardare la poltrona ed evitare i processi”.

Libano

Un capo militare di Hezbolah, Wissam Taweel, è rimasto ucciso in un bombardamento israeliano in sud Libano. Nella località di Kherbet Selim, un drone ha lanciato un missile contro l’auto del capo militare libanese e lo ha ucciso insieme ad altri due combattenti. Il ministro degli esteri israeliano Katz ha rivendicato l’attacco. È un duro colpo all’organizzazione militare di Hezbollah e si attende una risposta con intensi bombardamenti sul territorio israeliano.

Diplomazia

Blinken è arrivato ieri in Israele, dopo un giro di incontri in diverse capitali arabe. Continua a ripetere che bisogna evitare di allargare il conflitto, ma non pronuncia mai la parola cessate il fuoco. Le comunicazioni dei media USA sono improntate a sottolineare le divergenze tra l’amministrazione Biden e il governo Netanyahu. Sul terreno però il sostegno di Washington all’aggressione israeliana contro la popolazione dii Gaza è totale. Israele senza il sostegno militare statunitense non potrebbe condurre per oltre 90 giorni questa guerra genocida. Dalle dichiarazioni di Blinken al suo arrivo a Tel Aviv si comprende la cecità dell’amministrazione Biden, che non vuole guardare alla realtà del massacro e parla di alchimie politiche del dopo guerra, con vacue parole sulla soluzione dei due stati, come esca per attirare nella trappola l’autorità nazionale palestinese. La risposta di tutte le forze politiche palestinesi è stata unanime: “Nessun governo Vichy a Gaza, all’ordine del tallone dell’occupante israeliano”.

Iran

Una donna iraniana è stata fustigata con 72 frustate per non aver indossato in pubblico l’hijab ed aver postato le foto sui social. Lo afferma il giornale Mizan, vicino alla procura di Teheran. Roya Heshmati è un’attivista per i diritti delle donne e si rifiuta categoricamente di sottomettersi alla legge che vieta alle donne di apparire in pubblico senza il copricapo. Sui social ha raccontato il suo rifiuto di indossarlo anche durante l’esecuzione delle frustate, avvenuta in un sotterraneo della procura. “è una pratica di tortura medievale che non ci costringerà ad abbassare la testa. Vinceremo!”, ha concluso.

Notizie dal Mondo

Sono passati 22 mesi 15 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

Sostenete Anbamed

Fate conoscere Anbamed ai vostri amici, per aumentare le iscrizioni alla newsletter. L’iscrizione è gratuita e chi può e vuole ha la facoltà di sostenere la redazione con una donazione volontaria, deducibile dalle tasse.

Novità: potete pagare le vostre donazioni anche tramite PayPal.

Le donazioni sono deducibili dalle tasse.

Dal 2 febbraio 2023, l’associazione “Anbamed, aps per la Multiculturalità” è registrata nel RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) nell’elenco delle associazioni di promozione sociale. Questo significa che tutte le donazioni versate sui conti correnti di Anbamed nel 2023 saranno deducibili dalle tasse dei donatori (nella dichiarazione dei redditi 2024) e si potrà destinare il 5 per mille (sempre nella dichiarazione 2024).

Questa maratona dell’informazione quotidiana sul Grande Vicino Oriente continua “puntuale, completa e senza interruzioni”, come l’ha definita un collega e, quindi, merita il vostro sostegno.

Questa rassegna sopravvive grazie ai contributi dei suoi lettori e ascoltatori

Ecco i dati per il versamento:

Associazione Anbamed, aps per la Multiculturalità

Iban: IT33U0891382490000000500793              

Oppure: tramite PayPal

Se continuiamo a tenere vivo questo spazio è merito tuo/vostro. Anche un piccolo contributo per noi significa molto.

Torna/te presto a leggerci ed ascoltarci!

––––

Approfondimenti

Contro la scorta mediatica di Netanyahu Leggi tutto

La resistenza del popolo curdo contro il genocidio  QUI

In ricordo di John Pilger, un maestro di giornalismo. leggi.

Un nostro ascoltatore invita i suoi amici ad iscriversi alla newsletter quotidiana di ANBAMED, “Quel silente Occidente siamo noi”: QUI

A proposito di foto di guerra e di confronti pertinenti: I prigionieri palestinesi denudati ed esposti al mondo cosa vi ricordano? Qui

I bambini di Gaza mandano un video per il compleanno di Papa Francesco: Il video

Guernica: Flash Mob in solidarietà con Gaza: QUI.

  • [Finestra sulle Rive Arabe] Tra sogno e incubo, alcuni aspetti della narrativa fantastica egiziana contemporanea. QUI

1 commento

  1. […] [Anbamed]1259-09 gennaio ’24 [Anbamed]1258-08 gennaio ’24 [Anbamed]1257-07 gennaio ’24 [Anbamed]1256-06 gennaio ’24 [Anbamed]1255-05 gennaio ’24 [Anbamed]1254-04 gennaio ’24 [Anbamed]1253-03 gennaio ’23 [Anbamed]1252-02 gennaio ’24 ANBAMED Tag articolo: #Anbamed#MEDIO ORIENTE#MEDITERRANEO#Palestina […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *