Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Per ascoltare l’audio di oggi, 10 gennaio 2024:

Rassegna anno V/n. 009 (1260)

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Appello

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Le notizie

Genocidio a Gaza

128 civili assassinati dall’esercito israeliano a Gaza nella sola giornata di ieri. Oltre 500 i feriti. I bombardamenti hanno toccato tutte le zone di Gaza, anche quelle che Israele sostiene di averla già ripulita dalla resistenza.

Anche all’alba di oggi sono state compiute diverse stragi nei campi profughi del centro della Striscia: Nuseirat, Maghazi, Mazaieda, Bureij e molti altri, Decine di morti e feriti in ciascuna strage. Sono state abbattute costruzioni di 4 e 6 piani, seppellendo gli abitanti sotto le macerie. Cecchini e droni impediscono sistematicamente i lavori di soccorso, che vengono compiuti a mani nude, per l’ostruzione imposta dall’esercito a qualsiasi uso di mezzi meccanici.

I cecchini hanno colpito anche a tradimento. Una donna che stava lasciando la sua casa insieme al figlio piccolo è stata uccisa da un cecchino malgrado che abbiano alzato bandiera bianca ed hanno risposto agli ordini militari di evacuare verso sud. (Vedi il video del crimine; postato dal giornlaista Sami Shehada).

B’Tselem

Il centro israeliano per i diritti umani B’Tselem ha affermato in un comunicato che “Ci sono 2,2 milioni di palestinesi che soffrono la fame e la sete. Il divieto sistematico di Israele alla fornitura di cibo e acqua agli sfollati di Gaza è un crimine di guerra”. In 5 post sulla piattaforma X, l’organizzazione pacifista israeliane scrive: “Questo non è un sottoprodotto della guerra ma il risultato diretto della politica dichiarata da Israele, che nega loro il cibo. Gli abitanti di Gaza ora dipendono interamente dalle forniture esterne, poiché non possono più produrre da soli quasi alcun cibo. La maggior parte dei campi coltivati ​​sono stati distrutti e l’accesso alle aree aperte durante la guerra è comunque pericoloso. Fabbriche e magazzini sono stati bombardati o chiusi per mancanza di rifornimenti, carburante ed elettricità; le scorte nelle case private e nei negozi sono esaurite da tempo. Invece di consentire l’ingresso di cibo a Gaza a sufficienza, Israele lascia entrare solo una frazione della quantità che entrava prima della guerra, con limitazioni sulla tipologia di beni, su come vengono importati e su come vengono distribuiti all’interno di Gaza. Il risultato è inconcepibile: immagini di bambini che chiedono cibo, persone che aspettano in lunghe file per ricevere misere elemosine e residenti affamati che caricano i camion degli aiuti. L’orrore cresce di minuto in minuto e il pericolo di carestia è reale, eppure Israele persiste nella sua politica. Cambiare questa politica non è solo un obbligo morale. Consentire il cibo a Gaza non è un atto di gentilezza ma un obbligo positivo ai sensi del diritto internazionale umanitario. Il rifiuto di adempiere a questo dovere costituisce un crimine di guerra.(QUI).

Per ottenere altre informazioni sul lavoro di B’Tselem, visita il sito in inglese.

Prigionieri

110 civili palestinesi arrestati dall’esercito israeliano a Gaza sono stati rilasciati ieri. Hanno raccontato fatti mostruosi subiti durante il periodo di prigionia. “Ci hanno denudati e trasportati in una zona desertica, nel Negev, dove siamo stati lasciati per terra giorno e notte, al freddo. Disturbavano il nostro sonno con raffiche di pallottole in aria e tra le gambe”, racconta Ziad Alewa, 62 anni, che è stato rapito per 53 giorni. “Volevano sapere da noi notizie sui tunnel e sugli aderenti a Hamas. Una persona di 75 anni è morta per le ferite riportate non curate è stato lasciato per due giorni a terra morto e ci hanno impedito di compiere la preghiera per la sua sepoltura. Chi ha tentato di avvicinarsi al corpo del morto veniva bastonato duramente”.

Secondo il centro euromediterraneo per i diritti umani, con sede a Ginevra, non ci sono statistiche precise dei prigionieri palestinesi di Gaza nelle mani dell’esercito israeliano; sono di fatto sparizioni forzate. Secondo le denunce dei familiari ci dovrebbero essere circa 3000 palestinesi civili arrestati, tra i quali medici, professori e lavoratori. Tra di loro 200 donne e decine di bambini.

Cisgiordania e Gerusalemme est

Rastrellamento a Jenin. Ucciso un giovane accusato di aver tentato un investimento intenzionale contro un posto di blocco israeliano a Ramallah.

40 mezzi israeliani con bulldozer e ruspe hanno distrutto le infrastrutture e il mercato centrale nel campo di Jenin. Cecchini hanno colpito chiunque e qualsiasi cosa si muove. Demolizione di abitazioni di famiglie palestinesi per vendetta.

Altri rastrellamenti violenti sono avvenuti a Nablus, Tulkarem e El-Khalil.

Diplomazia

Il segretario di Stato USA, Blinken, ha annunciato che una delegazione internazionale visiterà il nord di Gaza per valutare la ricostruzione. È l’unico magro risultato avanzato per non dichiarare il fallimento della sua missione. Le richieste dei leader arabi incontrati, per un cessate il fuoco e introduzione di aiuti umanitari, sono state completamente ignorate e la lingua del segretario di Stato USA ha cambiato registro e a Tel Aviv parla soltanto della necessità di evitare l’estensione del conflitto. Tradotto dal politichese: nessun cessate il fuoco e lasciamo libera mano all’esercito israeliano di poter completare il lavoro sporco a Gaza, senza disturbi su altri fronti. La farsa della missione internazionale, per valutare la ricostruzione del nord di Gaza, è un ridicolo tentativo di addossare ai paesi arabi i costi di quel che ha distrutto Israele. Blinken lo ha ripetuto esplicitamente senza vergogna.

Si tiene oggi un mini vertice arabo ad Aqaba. Re Abdallah II di Giordania, il presidente egiziano Al-Sisi e il presidente palestinese Abbas si incontrano per discutere del futuro di Gaza. Lo ha annunciato il membro del Comitato centrale del movimento Fatah, Zaki, senza specificare quale sia il piano o i piani sul tavolo. La visita di Blinken non ha portato nessuna novità sul fronte della guerra.

Corte Int. di Giustizia

Domani inizia il processo del governo Netanyahu, accusato dal Sud Africa di genocidio. Dopo la conferenza stampa del dott. Abu Setta, cittadino britannico di origine palestinese che ha operato per circa due mesi negli ospedali di Gaza sotto i bombardamenti, e la consegna del suo rapporto al Ministero degli esteri britannico, Cameron ha espresso la sua convinzione che forse Israele non abbia rispettato il diritto internazionale ed abbia compiuto crimini di guerra.

La Corte Penale Internazionale ha creato una piattaforma per ricevere le denunce dei palestinesi che hanno subito gli attacchi dell’esercito israeliano (QUI). La piattaforma può ricevere foto e video oltre alle descrizioni degli avvenimenti.

In concomitanza con le due sedute della Corte di Giustizia Internazionale a L’Aja, domani e dopodomani, attivisti digitali hanno lanciato una mobilitazione sul web per rendere visibile la rabbia dell’opinione pubblica mondiale contro il proseguimento dei massacri di Netanyahu a Gaza con lo hashtag: #EndIsraelsGenocide su tutte le piattaforme social (Facebook, Instagram, TikTok, X, Wapp, Telegram, ecc…). Dedicheremo sul sito una pagina apposita per i dettagli dell’operazione di sensibilizzazione.

Libano

Droni libanesi hanno attaccato il nord di Israele con gravi danni alle strutture militari. “Il comando dell’esercito israeliano a Safad è stato colpito con droni e missili”, ha scritto Hezbollah in un comunicato. L’aeronautica israeliana ha bombardato il funerale di Wissam Tawil, il capo militare delle unità scelte di Hezbollah, assassinato ieri l’altro in un lancio di missili da droni. È stata colpita un’auto della guardia al seguito del carro funebre. Sono rimasti uccisi tre combattenti del partito che stavano facendo la guardia ai funerali.

Israele

Presidio dei parenti dei prigionieri davanti alla presidenza dello Stato, durante l’incontro di Herzog con Bliken.

Si inasprisce lo scontro all’interno del governo israeliano tra coloro che vogliono continuare la guerra e coloro che vogliono annientare la popolazione di Gaza, dopo le bombe la deportazione.

Nell’incontro di ieri tra il ministro della guerra Galant con alcuni familiari dei soldati prigionieri nelle mani palestinesi, alcuni parenti hanno avanzato la richiesta di impedire l’introduzione di cibo e acqua alla popolazione sfollata, fino alla liberazione dei prigionieri. Incitamento al genocidio.

Yemen

Il Pentagono minaccia gli Houthi di una risposta molto dura alle loro azioni contro le navi che si dirigono verso i porti israeliani. Washington intende incendiare il Medio Oriente, per difendere Israele. Il comunicato sostiene che sono stati abbattuti droni e missili balistici lanciati dal territorio yemenita e viene sottolineata la fabbricazione iraniana di questi armamenti. “Prendete sul serio la nostra minaccia”, conclude la presa di posizione USA. Gli strateghi guerrafondai di oltre oceano sarebbero disposti a bloccare tutto il traffico marittimo del Mar Rosso e Canale di Suez. Traffico che in realtà finora non è stato bloccato e numerose navi commerciali lo stanno utilizzando per collegare l’Asia con l’Europa. La diplomazia europea si è resa conto di questo pericolo e, infatti, Parigi aveva annunciato che non avrebbe partecipato ad un eventuale guerra contro lo Yemen. L’unico paese europeo che partecipa alla strategia USA è come al solito la GB.  

Sudan

Omdurman è da 10 giorni senza acqua potabile. I depuratori della città, situata ad ovest del Nilo e che fa parte della capitale Khartoum, si sono guastati e non è stato possibile ancora provvedere alla ripresa del loro funzionamento a causa dei bombardamenti reciproci tra milizie e esercito. La gente è costretta a fare lunghe file davanti a serbatoi di distribuzione predisposti dalle autorità locali, ma molti denunciano che quell’acqua è raccolta direttamente dal fiume senza nessun filtro.

Notizie dal Mondo

Sono passati 22 mesi 16 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

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Approfondimenti

Contro la scorta mediatica di Netanyahu Leggi tutto

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A proposito di foto di guerra e di confronti pertinenti: I prigionieri palestinesi denudati ed esposti al mondo cosa vi ricordano? Qui

I bambini di Gaza mandano un video per il compleanno di Papa Francesco: Il video

Guernica: Flash Mob in solidarietà con Gaza: QUI.

  • [Finestra sulle Rive Arabe] Tra sogno e incubo, alcuni aspetti della narrativa fantastica egiziana contemporanea. QUI

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