Per ascoltare l’audio di oggi, 05 aprile 2024:
Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.
Direttore responsabile Federico Pedrocchi)
Rassegna anno V/n. 094 (1345)
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Appello 1
Tutti i giorni arrivano nuove adesioni all’appello che abbiamo lanciato ad ottobre per un cessate il fuoco permanente e per il rilascio dei prigionieri civili.
Potete aderire, scrivendo alla redazione. Diffondete, per favore!
L’elenco dei sottoscrittori dell’appello lo trovate sul sito, in questa pagina: qui.
Appello 2
Mai Indifferenti. Voci ebraiche per la PACE leggi tutto
14 aprile alla Casa della Cultura, Milano, un convegno. Anche online.
Le notizie
Genocidio a Gaza
I generali israeliani hanno compiuto ieri 6 stragi a Gaza, con 62 uccisi e 91 feriti.
Un rapporto investigativo di Human Rights Watch, pubblicato ieri (QUI), ha mostrato che il 31 ottobre i caccia di Israele hanno raso al suolo un palazzo di 6 piani a Nuseirat, nel centro di Gaza, uccidendo 105 civili tra i quali 54 bambini. Nel palazzo non c’era nessun obiettivo militare ed è stata la strage di civili più grande nell’offensiva di Tel Aviv contro la popolazione di Gaza. “è evidente la violazione della legge internazionale di guerra”. L’organizzazione umanitaria invita i governi a non esportare armi verso Israele, per non essere complici nei crimini di guerra. Esorta anche a sostenere la causa intentata dal Sud Africa presso la Corte internazionale di Giustizia, “perché Israele ha dimostrato di ignorare e sminuire la portata dei crimini compiuti dai suoi generali”.
Ospedali nel mirino
Conclusa la distruzione dell’ospedale Shifà, adesso i generali israeliani concentrano la loro furia contro l’ospedale Nasser di Khan Younis. Un rapporto dell’OCHA (Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari QUI) descrive la situazione drammatica nella quale è stato ridotto il servizio sanitario palestinese a Gaza.
Un comunicato del ministero della sanità di Gaza ha rivelato che il numero degli assassinati all’interno dello Shifà, nei 15 giorni di occupazione della struttura da parte dell’esercito israeliano, è salito a 400, dopo la scoperta di altri corpi sotto le macerie. Tra gli uccisi ci sono almeno 5 medici e 30 infermieri, assassinati durante lo svolgimento del loro lavoro. Oltre 1300 persone sono state arrestate e deportate nei campi di prigionia nel Negev, in Israele.
Uccidere per fame
Un video pubblicato da Al-Jazeera fa vedere come si comportano i soldati dell’esercito israeliano con i civili affamati alla ricerca degli aiuti paracadutati. Scene terribili di caccia al civile disarmato che non rappresenta nessun pericolo per la postazione militare, perché semplicemente si sta allontanando con sulle spalle un sacco di farina. Immagini di uccisione a sangue freddo e con determinazione. Gli aiuti paracadutati erano caduti nelle vicinanze della rete di demarcazione. Un gruppo di palestinesi raggiungo il pacco e comincia a ritirare i sacchi di farina. I soldati israeliani sparano contro di loro uccidendone alcuni. Le immagini mostrano uno che scappa con sulle spalle un sacco, era evidente che non era armato. Viene colpito, cade a terra ma riesce ad alzarsi e proseguire la fuga, viene colpito di nuovo e si rialza e poi dopo appena due passi viene colpito per la terza volta dalla quale non si alza più. In una scena successiva si vedono i cani che mordono il suo cadavere. (vedi le immagini, commento in arabo)
Campo di concentramento di Sde Temman
Un medico israeliano ha scritto una lettera di accusa al ministro della guerra Gallant, al ministro della sanità e al procuratore generale, su quella che viene chiamata la Guantanamo israeliana, il campo di concentramento nel deserto del Negev, Sde Teman. La lettera è stata pubblicata sul numero di ieri del quotidiano israeliano Haaretz. “Ho amputato ieri i piedi di due prigionieri di Gaza detenuti a Sde Teman. Si è resa necessaria l’operazione per le risultanze delle manette di ferro troppo strette usate per un tempo prolungato. Il ricorso all’amputazione è diventato una routine. I prigionieri vengono alimentati soltanto tramite cannucce, evacuano nei pannoloni e sono legati mani e piedi permanentemente anche quando sono ricoverate nell’ospedale del carcere. È una condotta contro l’etica della professione medica e contro la legge”. Secondo Haretz a Sde Temman sono detenuti dai 600 agli 800 prigionieri di guerra catturati a Gaza e altri 849 detenuti in altre carceri israeliane.
Cisgiordania e Gerusalemme est
25 arresti ieri tra i giovani presenti nella moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme est. Oggi è l’ultimo venerdì di Ramadan e la mossa delle forze di occupazione israeliane mira alla provocazione, per trasformare il conflitto israelo-palestinese in uno contro su sfondo religioso e non una lotta di liberazione nazionale.
Le operazioni di rastrellamento hanno proseguito in tutte le città palestinesi della Cisgiordania, con 40 arresti nella giornata di ieri. Il numero totale degli arresti di attivisti dall’inizio di Ottobre è di 8030 persone.
Le autorità di occupazione israeliane stanno mettendo mano sulle proprietà del patriarcato armeno a Gerusalemme. La zona presa di mira da parte dei coloni è la località nota come “Cows Garden”. Il cancelliere del patriarcato armeno, , padre Aghan Gogchyan, ha informato che due giorni fa i militari israeliani hanno aggredito i giovani armeni palestinesi che difendevano le proprietà della chiesa dalle incursioni dei coloni ebrei israeliani (Per approfondire)
Israele
Allerta in Israele dopo la sciagurata azione terroristica con il bombardamento del consolato iraniano a Damasco. In sette ambasciate, presso paesi arabi ed islamici, sono state prese misure di cautela chiedendo al personale di stare a casa. Sono state rinviate le licenze ai riservisti arruolati e mobilitate altre migliaia per far fronte ad un attacco diretto sul territorio israeliano. La Cia avrebbe informato Israele che l’Iran potrebbe sferrare un attacco imminente contro il suo territorio, entro le prossime 48 ore, per vendicarsi del raid sul consolato di Teheran in Siria che ha ucciso l’alto comandante delle Guardie della Rivoluzione, Mohammed Reza Zahedi, insieme ad altri cinque ufficiali. Lo ha riferito il quotidiano libanese Al Mayadeen, secondo il quale alti funzionari della Cia avrebbero detto alle autorità israeliane che quello iraniano sarebbe un attacco combinato con droni e missili da crociera mirati a colpire punti strategici in Israele. L’obiettivo sarebbe comunque quello di dimostrare che gli iraniani sono in grado di rispondere alle sfide, ma stando attenti a non aggravare una situazione già particolarmente tesa.
Molti analisti arabi ritengono che tutto ciò è improbabile, perché aprirebbe la strada ad una guerra diretta tra Teheran e Tel Aviv con il possibile coinvolgimento degli stessi Stati Uniti. Il quotidiano Al-Mayadeen, sottolineano questi analisti raggiunti telefonicamente da Anbamed, è noto quotidiano vicino all’Iran e le sue rivelazioni servono più che altro a fare rumore mediatico. “Teheran risponderà – dicono – per via indiretta, attivando le milizie del “Fronte della Resistenza” (Libano, Siria, Iraq e Yemen).
Egitto
Arrestati ieri all’alba 5 attivisti che due giorni fa avevano organizzato un sit-in di protesta, davanti alla sede del sindacato giornalisti, in solidarietà con la Palestina e contro la politica del governo egiziano sulla guerra a Gaza. Il numero degli arrestati per lo stesso evento sale così a 9. La corte per la sicurezza dello Stato ha ordinato per tutti l’arresto preventivo per 15 giorni rinnovabili, in attesa di conclusione indagini. L’accusa fotocopia è appartenenza a organizzazione terroristica e diffusione di notizie false.
Iran
In due attacchi, rivendicati dall’ Esercito della Giustizia”, sono rimasti uccisi 11 poliziotti iraniani e feriti altri 10, nella provincia orientale del Belucistan-Sistan. Gli attacchi sono avvenuti nelle località di Rasak e Chabahar e hanno preso di mira due commissariati delle Guardie della Rivoluzione. Secondo la stampa di Teheran sarebbero stati uccisi negli scontri 16 miliziani assalitori. L’esercito della Giustizia è una milizia separatista che ha basi in Pakistan. Nello scorso gennaio caccia iraniani avevano attaccato le sue basi oltre confine in territorio pachistano, provocando una crisi diplomatica e una reazione immediata di Islamabad che ha bombardato località iraniane di confine.
Sudan
Ordine di arresto per l’ex premier Hamdouk, capo del coordinamento politico progressista. Insieme a lui sono ricercati altri dirigenti politici della coalizione civile che si oppone al regime militare ed alla guerra in corso da quasi un anno. Tra questi anche l’ex minitsra degli esteri, Al-Mahdi, dell’ultimo governo civile del paese. È uno sviluppo pericoloso della crisi sudanese che chiude la strada ad ogni soluzione politica. Formalmente gli ordini di arresto sono stati emessi dalla procura generale, ma l’ispiratore è il generale golpista Burhan. L’ordinanza non ha effetti immediati concreti, perché la maggior parte dei perseguitati risiedono all’estero.
Notizie dal Mondo
Sono passati due anni e un mese e 11 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.
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