Per ascoltare l’audio di oggi, 21 aprile 2024:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno V/n. 110 (1361)

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Le notizie

Genocidio a Gaza

Intensi bombardamenti israeliani su Rafah, ultima città palestinese non occupata dalle truppe di Tel Aviv. 4 stragi contro palazzi residenziali hanno causato l’uccisione di 37 civili e il ferimento di altri 68.

Nell’ospedale di Nasser a Khan Younis è stata scoperta una fossa comune con 50 cadaveri. L’ospedale era stato occupato dalle truppe israeliane e dopo la distruzione dei reparti e i danneggiamenti delle apparecchiature, malati e sfollati sono stati costretti all’evacuazione sotto la minaccia delle armi. Molti medici, infermieri e sfollati sono stati assassinati a sangue freddo, in esecuzioni extragiudiziali davanti alle altre persone presenti nei luoghi. I soldati hanno tentato di nascondere i loro crimini sotterrando i cadaveri in fosse comuni, prima di ritirarsi. Alcune delle vittime estratte dalla fossa comune scoperta ieri avevano ancora le mani legate dietro la schiena e un colpo alla nuca.

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Ospedali

L’ONU ha condannato la distruzione premeditata delle strumentazioni mediche complesse, operata dall’esercito israeliano in modo sistematico in tutte le strutture sanitarie che aveva occupato militarmente. Le missioni di sopralluogo che l’ONU ha mandato in 10 ospedali di Gaza li hanno trovati in condizioni di devastazione totale e non più adeguati a svolgere il compito, particolarmente nei reparti di maternità. Dominic Allen della United Nations Fund for Population Activities ha detto: “Ciò che ho visto nell’ospedale Nasser, occupato a lungo dall’esercito israeliano, “spezza il cuore”. In una videoconferenza con i giornalisti a Ginevra ha aggiunto: “Ho visto attrezzature mediche distrutte con premeditazione e i fili delle strumentazioni diagnostiche ultrasuoni tagliati. Tutti gli schermi degli apparecchi di monitoraggio sono spaccati. Queste azioni non sono casuali ma intenzionali, che si aggiungono alla mancanza di una corretta alimentazione per i malati, alla assenza dell’elettricità e carburanti, alla distruzione delle fognature e il danneggiamento dei purificatori dell’acqua. I bambini che nascono a Gaza sono tutti sottopeso a causa della scarsa alimentazione delle partorienti”.  

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Cisgiordania e Gerusalemme est

Il numero delle vittime a Nour Shams è arrivato a 14 giovani palestinesi uccisi in tre giorni di rastrellamenti. Altri due sono stati uccisi nel distretto di El-Khalil. La regola criminale dei soldati israeliani è quella di impedire i soccorsi ai feriti colpiti dalle pallottole, fino alla loro morte per dissanguamento. I corpi dei due giovani assassinati sono stati sequestrati dall’esercito che ha negato la consegna alle famiglie per una degna sepoltura.

In tutta la Cisgiordania si osserva oggi uno sciopero generale in lutto per l’assassinio delle vittime della repressione coloniale israeliana.

La colonizzazione ebraica delle terre palestinesi va speditamente. Ieri, l’ente governativo “Commissione terre d’Israele” ha approvato la costruzione di 1047 unità abitative a Jebel Abu Ghneim, una località palestinese a sud di Gerusalemme, già interessata da precedenti operazioni di colonizzazioni. Dall’inizio della guerra a Gaza, il governo Netanyahu ha approvato 17 piani di colonizzazione di terre palestinesi per la costruzione di 8434 case.

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OLP

Il presidente Abbas – in un’intervista rilasciata all’agenza stampa palestinese WAFA – ha dichiarato che saranno riveduti i rapporti con gli Stati Uniti. “Il veto al Consiglio di Sicurezza è uno schiaffo ai diritti nazionali del popolo palestinese. È una presa di posizione deludente, deplorevole, vergognosa, irresponsabile e imperdonabile”. Poi ha aggiunto: “Mentre il mondo intero è d’accordo nell’applicare il diritto internazionale e nel sostenere la causa palestinese, gli USA continuano a sostenere l’occupazione e a rifiutarsi di obbligare Israele a fermare la guerra di genocidio; anzi gli fornisce anche le armi e il denaro con cui uccide i nostri bambini.”

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Trattative

Il ministro degli esteri del Qatar ha di nuovo sottolineato “la delusione del suo paese per il comportamento di chi è andato a trattare per fini politici di parte e non per salvare vite”. Il riferimento implicito è a Netanyahu e Israel, ma senza nominarli. Al-Thani ha anche chiesto un chiarimento per procedere ad un processo di negoziato serio. Le trattative sono ferme, malgrado le dichiarazioni degli altri due mediatori, Il Cairo e Washington, che parlano di scambi di messaggi. Il passo indietro di Doha è avvenuto in seguito alla richiesta del portavoce israeliano di pressioni da parte del Qatar sui dirigenti di Hamas, per accettare lo scambio dei prigionieri senza un accordo sulla fine della guerra. La stampa israeliana filo governativa ha rincarato la dose, scrivendo che Qatar è complice del terrorismo perché è il principale finanziatore e ospita sul proprio territorio i capi del movimento palestinese. Negli ultimi giorni è stata notata una frequentazione assidua di Ismail Hanie in Turchia, dove si è incontrato la scorsa settimana con il ministro degli esteri Fidan e ieri con il presidente Erdogan. Molto probabilmente la mediazione tra Hamas e Netanyahu passerà dalle mani del Doha a quelle di Ankara.

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Libano

Attacchi quotidiani incessanti sulla linea di demarcazione tra Libano e Israele. Ieri un bombardamento israeliano che ha colpito una casa a Jebbine, nel sud Libano ha ucciso tre persone e ferito altre due. I combattenti di Hezbollah hanno lanciato colpi di artiglieria e missili contro le basi militari israeliane nel Golan e nel settore libanese occupato da Israele dal 1967. L’intensità dello scambio si sta acuendo di giorno in giorno e rischia di trasformarsi in un’invasione di terra da parte dell’esercito israeliano, dopo i colpi ricevuti tre giorni fa nella base militare che ha portato al ferimento di 19 soldati e ufficiali.

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Sudan

In Sudan, ogni ora muoiono due bambini. Lo scrivono Medici senza Frontiera parlando della situazione ad Al-Fasher, ultimo campo di battaglia tra le milizie di Hamidati e l’esercito di Burhan. I combattimenti, gli stupri compiuti dai miliziani e la fame hanno costretto 600 mila sudanesi a fuggire in Ciad. “Nello scorso mese di marzo ne sono arrivati 10 mila”, dice un operatore umanitario dell’ACNUR. Nei campi profughi al confine gli aiuti internazionali scarseggiano e nei depositi ci sono derrate sufficienti per 4 giorni, sostiene un operatore. In Ciad, su una popolazione di 18 milioni ci sono 1,2 milioni di profughi, metà dei quali sudanesi.

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Yemen

Quattro ufficiali del movimento Houthi sono rimasti uccisi in scontri con le truppe governative. Lo riporta un comunicato del movimento. L’esercito governativo sostiene che i combattimenti sono avvenuti nella provincia di Taez. Da due anni il paese gode di una tregua non dichiarata, ma secondo l’inviato dell’ONU il paese rischia di ricadere di nuovo sotto i colpi dei cannoni delle due parti in conflitto.   

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Mauritania

La presidenza della repubblica mauri ha pubblicato il decreto che indice le elezioni presidenziali per il giorno 29 giugno 2024. L’eventuale ballottaggio si terrà il 13 luglio. È prevedibile che l’attuale presidente, Mohammed Weld Ghazzawi, si ricandidi e in tal caso sembra che sia il favorito. L’opposizione è divisa e finora si sono candidati 7 esponenti. Il partito del presidente, Insaf, nelle elezioni politiche di un anno fa, aveva ottenuto una maggioranza schiacciante, ma l’opposizione ha denunciato brogli e chiesto l’annullamento del voto.

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Notizie dal Mondo

Sono passati due anni, un mese e 27 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

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