Per ascoltare l’audio di oggi, 26 aprile 2024:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno V/n. 114 (1365)

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Le notizie

Genocidio a Gaza

L’esercito israeliano ha compiuto ieri 5 stragi a Rafah, uccidendo 43 civili e ferendo altri 64. La stragrande parte delle vittime sono donne e bambini. I bombardamenti sono stati intensi sulle zone residenziali di Rafah e Khan Younis. Gli annunci dei preparativi di un imminente attacco di terra su Rafah hanno costretto molti sfollati a tentare di tornare verso nord, ma sono stati bloccati dai soldati israeliani. Tutti gli annunci del governo israeliano su un piano per la messa in sicurezza dei civili sono propaganda per il consumo dei media internazionali compiacenti.

I generali israeliani hanno circondato la città di Rafah e i suoi campi profughi con i carri armati. Oltre un milione e mezzo di persone sono incastrate in un’area di meno di 48 km2, racchiusa tra il mare, il confine egiziano e le truppe di occupazione. Un attacco di terra sarà un atto di genocidio e deportazione per fini della pulizia etnica. Ieri, Netanyahu ha parlato chiaramente: “A Gaza vanno costruite nuove colonie ebraiche, per garantire la sicurezza di Israele”.

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Ospedali

Il numero dei corpi estratti dalle fosse comuni all’ospedale Nasser di Khan Younis ha superato le 400. È stata possibile l’identificazione di circa una metà e risultano pazienti, personale sanitario e sfollati. In almeno 20 casi, i medici affermano che si è trattato di sepolture mentre i soggetti erano ancora vivi. Un orrore che soltanto un’inchiesta internazionale indipendente potrà incastrare i criminali generali israeliani alle loro responsabilità. Sono forti le posizioni diplomatiche in quella direzione e provengono anche da parte degli stessi Stati Uniti, GB e Francia. Il gruppo arabo all’ONU presenterà una risoluzione al Consiglio di Sicurezza per chiedere ufficialmente un’inchiesta internazionale.

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Cisgiordania e Gerusalemme est

Khaled Ourouq, 16 anni, è stato freddato da un cecchino israeliano a Ramallah. Non stava partecipando a nessuna protesta e non rappresentava una minaccia all’esercito israeliano. È stato ucciso soltanto perché era palestinese. Libertà di uccidere.

1600 coloni ebrei israeliani hanno invaso i luoghi santi musulmani a Gerusalemme est, in occasione della Pesach, la Pasqua ebraica. Le moschee sono state chiuse per i fedeli musulmani, per permettere a quelli ebrei di compiere i loro riti festivi, con canti e balli. Una provocazione che mira a trasformare il conflitto in scontro religioso ed oscurare l’aspetto fondamentale della lotta di liberazione nazionale dei palestinesi.

Lo stesso è avvenuto nella moschea di El-Khalil, che è stata chiusa dalle autorità militari di occupazione per i musulmani e aperta ai soli coloni ebrei.

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Israele

Il capo dell’opposizione Lapid ha chiesto le dimissioni di Netanyahu con frasi molto dure. “Questo governo danneggia il paese e lo porta alla bancarotta economica e dii sicurezza. L’esercito non ha più il numero di soldati sufficiente per combattere e Netanyahu, per mantenere la propria maggioranza, rinvia la discussione sulla leva obbligatoria per tutti”. Lapid è preoccupato anche per la reputazione di Israele in ambito internazionale.  

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Trattative

Malgrado le polemiche israeliane contro il Qatar, le trattative tra Netanyahu e Hamas proseguono sotto traccia. Tel Aviv, mentre minaccia l’avvio dell’invasione di terra su Rafah, ha approvato le linee guida per la delegazione negoziale concedendo maggiore libertà di azione decisionale rispetto al passato.

Un leader di Hamas, Hayya, ha dichiarato che il movimento è seriamente impegnato soltanto per una trattativa che porti alla fine dell’occupazione israeliana di Gaza.

Gli Stati Uniti stanno lavorando su una bozza di accordo, ma non hanno anticipato quali siano i punti che la differiscono rispetto a quelle passate, fatte naufragare dall’insistenza israeliana di proseguire l’invasione militare subito dopo la fase di pausa per gli scambi di prigionieri. Gli Stati Uniti e altri 17 paesi hanno pubblicato un appello per il rilascio degli ostaggi in mano di Hamas e Jihad Islamica. Una mossa che è stata letta come un tentativo di ulteriori pressioni sui dirigenti palestinesi, per favorire la narrazione israeliana che esclude, nelle comunicazioni mediatiche, ogni riferimento alle migliaia di prigionieri politici nelle carceri israeliane. 

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Yemen

Una nave commerciale di proprietà israeliana è stata presa a segno dalle unità navali Houthi. Lo affermano i portavoce del movimento yemenita. Una nave europea sostiene di aver abbattuto due droni sul mar Rosso. Su Eilat è stato lanciato un missile balistico teleguidato che è caduto alla periferia della città portuale israeliana. Il leader degli Houthi ha affermato in una conferenza stampa che i loro attacchi contro le navi israeliane, USA e britanniche continuerà fino alla fine dell’aggressione su Gaza. E respingono l’accusa di minacciare il traffico internazionale.

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Solidarietà internazionale

È rivolta nelle università statunitense contro la repressione e in sostegno alla Palestina. Le proteste sono divampate in 40 atenei, con altri arresti da parte della polizia per impedire le occupazioni. Il NYT parla di ritorno dell’spettro delle proteste contro la guerra in Vietnam. Tra gli arrestati all’università di Emory, in Atlanta, c’è anche un professore di filosofia. Un gruppo di giuristi ha avviato le procedure per una causa civile contro l’università Colombia di New York per le discriminazioni antipalestinesi e risarcire i danni agli studenti.

Il governo israeliano è preoccupato per queste mobilitazioni che smascherano il genocidio e il tradimento della memoria dell’olocausto, come affermano molti studenti ebrei statunitensi impegnati in queste proteste. Netanyahu e Gallant hanno chiesto alle autorità di Washington di sopprimere queste azioni definendole antisemite e inneggianti al terrorismo. Non è tardata la reazione argomentata e decisa da parte del senatore democratico progressista Sanders che si è rivolto con parole dure contro Netanyahu: “Affermare che hai ucciso 34 mila palestinesi non è antisemitismo; è la verità che tu non vuoi guardare”.

Anche a Parigi si è tenuta una forte mobilitazione alla Sorbone per il cessate il fuoco e la fine del genocidio a Gaza. Gli studenti hanno chiesto la fine delle esportazioni di armi ad Israele e di isolare il governo di destra a Tel Aviv, per mettere fine all’aggressione a Gaza.

In Italia, durante i festeggiamenti per la giornata della liberazione dal nazifascismo sono stati forti ii segni della solidarietà con la Palestina, con bandiere alzate e kufie indossate.

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Notizie dal Mondo

Sono passati due anni, due mesi e due giorno dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

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Mai Indifferenti. Voci ebraiche per la PACE leggi tutto

Approfondimenti

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