Pubblichiamo qui il comunicato di “Convenzione per i diritti del Mediterraneo” e “Forum Italo Tunisino per la Cittadinanza Mediterranea” sulla situazione tunisina che vede l’inasprimento di azioni repressive contro l’opposizione politica e contro ogni dissenso, con casi emblematici di arresti per un semplice post sui social e di una frase ironica in radio o tv. Grazie ad Alfio Foti per l’autorizzazione alla pubblicazione.

Sono passati 13 anni dalle rivolte della dignità, comunemente note come primavere arabe.E quella dignità oggi viene di nuovo calpestata.
Il vento generato da quell’esplosione scoppiata in Tunisia, aveva generato, un’ondata di partecipazione, di conflitti, di democrazia e dato vita ad una nuova Costituzione partecipata (2014),stimolato un dialogo costruttivo, ancorché conflittuale, tra le diverse componenti sociali sfociato nel 2015 nell’attribuzione del Nobel per la Pace al quartetto del Dialogo ( l’Unione generale tunisina del lavoro, la Confederazione dell’industria del commercio e dell’artigianato, la Lega tunisina per i diritti dell’uomo e l’Ordine nazionale degli avvocati di Tunisia).
Quel vento da alcuni anni mutato radicalmente direzione in tutto il Nord Africa, nel Medio Oriente ed anche in Tunisia, il Paese da cui era partito generando grandi aspettative e speranze.
La Tunisia appariva l’unica eccezione, dove pure in mezzo a mille contraddizioni sembrava reggesse un processo di rinnovamento e democratizzazione della società e un nuovo rapporto con la UE.
Niente di piùsbagliato. Le proposte ed i sogni di quelle rivolte, dei due Forum sociali mondiali di Tunisi ( 2013-2015) che le avevano raccolte e rilanciate proprio a partire da Tunisia, di un nuovo rapporto Med – UE, via via sfumavano fino a precipitare nella svolta autoritaria in essere.
Picconata e manomessa la Costituzione del 2014 si è arrivati drammaticamente, con la Costituzione del 2022, ad un regime autoritario, ai limiti di una vera e propria dittatura.
“Dal 25 luglio di quasi tre anni fa, secondo Romdhane Ben Amor, lo stato di diritto in Tunisia non esiste più. Ben Amor è il portavoce del Forum tunisino per i diritti economici e sociali e una delle voci più conosciute della società civile tunisina.
«Oggi – spiega – c’è uno Stato di diritto secondo la visione di Kais Saied. Dopo il 25 luglio 2021 e nonostante le promesse di non minacciare i diritti di libertà, è stata la prima cosa che ha toccato. Per lui la libertà di espressione, il diritto delle organizzazioni non governative a lavorare in Tunisia e la società civile sono un problema». “
Le motivazioni e le modalità dell’arresto dell’avvocatessa Sonia Dahmani, fermata con la forza nella sede dell’Ordine degli Avvocati in Tunisia per avere espresso in un programma TV critiche sul trattamento degli immigrati africani provenienti dal Sahel e ricacciati a morire nel deserto , sono l’ulteriore inconfutabile conferma dello scivolamento della Paese a noi tanto vicino e caro per storia e cultura ,in un inaudito regime illiberale, autoritario, repressivo.

ll Forum Italo Tunisino per la Cittadinanza Mediterranea e la Convenzione per i diritti nel Mediterraneo
deplorano questa deriva che ha già visto
l’arresto dell’avvocato Mehdi Zaghrouba, noto oppositore dell’attuale governo tunisino, unito all’arresto dell’avvocatessa e giornalista Sonia Dahmani e ai suoi due colleghi della radio IFM, Mourad Zeghidi e Borhen Bsaies,
con modalità ed atti che violano tutti gli accordi ed i trattati internazionali in materia di diritti civili ed umani, che offendono la coscienza civile del popolo tunisino;
esprimono
piena solidarietà all’avvocata Sonia Dahmani e agli altri arrestati;
chiedono la rimessa in discussione del memorandum UE Tunisia , in particolare in materia di gestione delle politiche migratorie, che trasforma di fatto la Tunisia , come la Libia, in un girone di dannati per disperati in fuga.
Chiedono infine agli Organi politici dell’Unione e al Governo Italiano di intervenire sul Presidente tunisino per esigere il rispetto dei diritti umani civili e sociali violati ed il conseguente rilascio dell’ avvocatessa Sonia Dahmani e degli altri arrestati.

  • Convenzione per i diritti del Mediterraneo
  • Forum Italo Tunisino per la Cittadinanza Mediterranea

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