[Anbamed]1410- 14 giugno ’24

Per ascoltare l’audio di oggi, 14 giugno 2024:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno V/n. 159 (1409)

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Le notizie:

Genocidio a Gaza

Non è una guerra, è un genocidio. E Biden nel suo mondo alla rovescia diche che Hamas deve mettere fine a questa guerra. Israele bombarda e uccide civili e la colpa è dei palestinesi.

Nella giornata di ieri, le forze di occupazione hanno compiuto 3 stragi prendendo di mira le case di tre famiglie a Rafah: 30 uccisi e 105 feriti.

Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni dichiarate dai politici e generali israeliani. Chiudono gli occhi e dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.

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Situazione umanitaria

Il Centro ONU per i satelliti (UNOSAT; United Nations Operational Satellite Applications Programme) ha pubblicato uno studio comparato tra il 2017 e il 2024, dimostrando che il 57% dei terreni agricoli di Gaza sono stati sistematica distrutti dall’esercito israeliano. Le immagini studiate hanno reso chiaro il lavoro deliberato di sradicamento di alberi da frutta e olivi, la demolizione di serre e la distruzione con i bulldozer di intere piantagioni di verdure. UNOSAT si limita a fornire i dati, ma è chiaro l’intento del governo e dell’esercito israeliano di affamare la popolazione palestinese di Gaza.

L’OMS (Organizzazione Mondiale di Sanità) ha informato che tutta la popolazione di Gaza è soggetta a una drastica carenza di cibo ed è a rischio di carestia. “Ottomila bambini al disotto dei 5 anni d’età hanno dovuto subire cure contro i sintomi di malnutrizione acuta”.

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Cisgiordania e Gerusalemme est

Jenin è stata dichiarata dall’esercito israeliano “zona militare chiusa”. La città e il campo profughi sono sorvolati dagli elicotteri e le truppe sono penetrate con carri armati e mezzi trasporto truppe cingolati, accompagnati da bulldozer, per la sistematica distruzione di abitazioni e infrastrutture urbane. Tre giovani palestinesi sono stati uccisi. In una macabra testimonianza di disumanità il corpo di un palestinese ucciso è stato sospeso al braccio di un bulldozer e girato nel quartiere per esporlo come monito. Un giovane ferito durante le operazioni di demolizione di una casa è stato lasciato sanguinare per ore, fino alla morte, impedendo i soccorsi. L’ospedale Soliman è assediato per impedire l’arrivo delle ambulanze. Questo è l’esercito più indegno del mondo, altro che propaganda sull’etica militare.

Rastrellamenti sono stati compiuti in tutte le città della Cisgiordania con 32 arresti in 24 ore. Le operazioni sono state particolarmente violente a Dora, vicino Al-Khalil, a Beita e Madma,  sud di Nablus, e in diversi villaggi nell distretto di Ramallah.

A Gerusalemme est occupata, nel centro della vecchia città, 4 coloni ebrei armati hanno sparato ferendo 5 commercianti palestinesi, uno dei quali gravemente. Non è nota la dinamica dell’aggressione. I militari che presidiavano il mercato non sono intervenuti e dopo l’arrivo dei soccorsi, hanno interrogato i palestinesi conducendo alcuni in commissariato e rilasciato liberi i coloni ebrei, “in quanto militari di riserva”.    

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Prigionieri

Le forze di occupazione hanno rilasciato il detenuto politico Alì Doweik, ex presidente del Consiglio legislativo palestinese (parlamento). Doweik è stato arrestato amministrativamente, senza accuse e senza processo, il 17 ottobre “per motivi di sicurezza israeliana”. La detenzione doveva essere di soli 6 mesi, ma è durata oltre 8 mesi, senza aggiornamenti. L’esponente politico palestinese ha 75 anni e soffre di una serie di malattie croniche. Il motivo del rilascio è il timore che l’uomo possa morire in carcere. Le immagini diffuse di Doweik dopo il suo rilascio mostrano una persona molto dimagrita e in gravi condizioni di salute.

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Libano

Continua incessantemente la guerra a distanza tra Hezbollah e Israele. Una tensione altissima che vede il governo israeliano diviso al suo interno, per gli attacchi duri dei ministri estremisti del “Sionismo religioso” che reclamano l’invasione di terra del Libano (tanto loro ed i loro seguaci non fanno il servizio militare). Netanyahu e il ministro della guerra Gallant hanno diverse volte minacciato di invadere il territorio libanese e ridurre Beirut come Gaza e l’esercito ha compiuto diverse manovre militari nel nord Galilea simulando un’invasione di terra. Pressioni internazionali di USA e Francia hanno impedito tale operazione. Il presidente francese Macron ha informato che sono in corso consultazioni con gli USA e Israele per uscire dalla crisi diplomaticamente senza il ricorso alla guerra. Una delle vie che Hezbollah ha ripetutamente annunciato è quella del cessate il fuoco a Gaza.

Il governo di Beirut ha presentato una denuncia al Consiglio di Sicurezza dell’ONU per l’uso israeliano delle bombe al fosforo bianco su villaggi libanesi, colpendo la popolazione civile e provocando, oltre ai morti, anche enormi incendi.

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BDS

Le società statunitensi e europee di cibo di strada e dei principali marchi di bevande hanno subito enormi perdite nell’ultimo trimestre del 2023 e nei primi 5 mesi del 2024. Una delle società (che preferiamo non citarne il nome per non farle pubblicità gratuita) ha perso il 50% delle entrate nelle filiali dei paesi arabi e musulmani. La filiale di Beirut di una di queste società ha fatto causa alla rappresentanza sindacale per aver pubblicato un comunicato di sostegno alla causa palestinese e si è vista il giorno dopo i negozi completamente vuoti. Al-Shaya group del Kuwait che gestisce un marchio internazionale di caffè in tutto il medio oriente ha licenziato duemila lavoratori a causa del boicottaggio. Non è servito a nulla l’operazione ipocrita di donare 3 milioni di dollari alla Central Mondial Kitchen per la fornitura di un milione di pasti alla popolazione di Gaza. La società madre statunitense ha dichiarato la perdita del 15% delle entrate nel primo trimestre 2024, dopo un risultato simile anche nel 4° trimestre 2023.  

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Solidarietà Internazionale

Il partito laburista britannico ha annunciato che in caso di vittoria nelle prossime elezioni del 4 luglio, il governo di Londra riconoscerà lo Stato di Palestina “per dare una spinta al processo di pace in Medio Oriente”. Il programma elettorale del partito laburista parla del diritto del popolo palestinese all’indipendenza e alla libertà, in uno stato sovrano in pace con Israele. I sondaggi danno i laburisti avanti rispetto a conservatori.   

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Notizie dal Mondo

Sono passati due anni, tre mesi e 20 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

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Mai Indifferenti. Voci ebraiche per la PACE leggi tutto

[Giornalismo] La figuraccia dei giornaloni scorta mediatica del genocidio a Gaza. di Farid Adly Qui

Approfondimenti

[Echi della stampa araba]: a cura diMargaret Petrarca (Per saperne di più)

[Finestra sulle Rive Arabe] “Il mare nella letteratura araba contemporanea”, di Antonino D’esposito. QUI

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