Per ascoltare l’audio di oggi, 15 giugno 2024:
Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.
Direttore responsabile Federico Pedrocchi)
Rassegna anno V/n. 160 (1411)
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Le notizie:
Genocidio a Gaza
Nella giornata di venerdì, alla vigilia di Ied Kebir, continuano i lutti nelle famiglie palestinesi di Gaza. I generali israeliani hanno compiuto 4 stragi, provocando 34 uccisi e 71 feriti, secondo i dati forniti dagli ospedali. Il ministero della sanità palestinese di Gaza ha pubblicato il rapporto di ieri: il totale degli assassinati in questi 252 giorni di aggressione sono 37.266 uccisi e 85.102 feriti. A queste cifre vanno aggiunte le migliaia di corpi rimasti sepolti sotto le macerie.
Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni dichiarate dai politici e generali israeliani. Chiudono gli occhi e dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.
Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.
Situazione umanitaria
“Gaza è l’inferno”, così ha sintetizzato Om Mohamed, una donna con 6 bambini, la situazione che vivono a Gaza città. “Non abbiamo nulla da mangiare e le bombe sono sulle nostre teste. Non arrivano aiuti, l’unica cosa che troviamo è la farina e mangiamo soltanto pane secco senza niente che lo accompagni”. Om Mohamed ce l’ha con gli israeliani che impediscono il passaggio degli aiuti, ma non risparmia neanche i commercianti palestinesi che hanno alzato i prezzi a livelli indescrivibili: “Un sacco di cipolle a 200 shekel, 10 volte tanto rispetto a prima della guerra. È merce che comprano in Cisgiordania o in Israele a prezzi di mercato, ma dicono che devono pagare i soldati al valico per farla passare”.
Cisgiordania e Gerusalemme est
Un violento rastrellamento ad El-Bira ha causato il ferimento di 6 giovani palestinesi, tre dei quali in modo grave. All’ospedale della città è stato condotto un ragazzo di 12 anni con una pallottola ficcata nello stomaco e i medici stanno lottando per salvargli la vita. Altri rastrellamenti hanno toccato diverse località di Ramallah e Qalqilia.
A Hawwara, i coloni hanno issato un posto di blocco e distrutto i vetri di una decina di macchine di proprietà palestinese. I soldati che presidiavano la via principale che attraversa il centro hanno lasciato fare. Israele mira alla deportazione dei palestinesi della Cisgiordania dalla loro terra, con una politica metodica e silenziosa.
Prigionieri
Due ostaggi in mano delle Brigate Qassam sono rimasti uccisi sotto i bombardamenti dell’esercito israeliano. Lo ha comunicato con un video l’ala militare di Hamas, rivolgendosi ai familiari degli ostaggi e sostenendo che “il governo Netanyahu prende in giro la sua gente e non intende liberare i prigionieri vivi, ma di riportarli in casse da morto”. Subito dopo la strage israeliana di Nuseirat del 9 giugno, Brigate Qassam avevano comunicato che in quell’attacco erano stati uccisi tre ostaggi.
Solidarietà
Una folla oceanica ha attraversato Sanaa in solidarietà con la Palestina. “Siamo determinati nella solidarietà e respingeremo l’aggressione”, tuonava la gente. Ogni venerdì, dallo scorso ottobre, il movimento Houthi, che governa una larga parte del territorio e controlla la capitale Sanaa, ha sempre organizzato manifestazioni dopo la preghiera collettiva. Questa manifestazione è particolarmente partecipata perché ricade alla vigilia della festa musulmana di Ied Kebir, che ricorda il sacrificio di Ismail figlio del patriarca Abramo. Altre grandi manifestazioni si sono svolte ad Amman, Rabat e Tunisi. In alcuni paesi arabi come l’Egitto e l’Arabia Saudita sono vietate le manifestazioni.
In molti paesi arabi e musulmani, invece di sgozzare un agnello, come è tradizione per ricordare la salvezza di Ismail, si dona il suo valore a sostegno della popolazione di Gaza.
Abed, un giovane tedesco di origine palestinese, sta conducendo un viaggio in bicicletta dalla Germania alla Palestina, per raccogliere fondi con l’obiettivo di contribuire alla costruzione di un ospedale da campo a Gaza. In questi giorni è arrivato ad Istanbul. “Sono stato in visita a Gaza in ottobre ed ho vissuto la sofferenza della mia gente. Ho soccorso decine di persone da sotto le macerie. A novembre sono riuscito ad evacuare via Rafah e da quel momento non ho mai dimenticato quelle immagini alle quali avevo assistito. Ovunque sono passato con la mia bicicletta, in questo lungo viaggio per dare speranza, ho trovato solidarietà e sostegno. Un ospedale da campo è quel che serve alla popolazione martoriata di Gaza, per attenuare le ferite e salvare l’umanità della mia gente”.
BDS
Inchieste apparse sulla stampa israeliana hanno mostrato un forte boicottaggio nel cedere i diritti d’autore, di scrittori giovani di diversi paesi del mondo, per tradurre le loro opere in ebraico. Vengono citati molti esempi di diniego da parte di scrittori irlandesi, spagnoli, argentini e anche inglesi e statunitensi. Alcuni degli autori contattati rispondono esplicitamente che non sono interessati a collaborare con case editrici che non condannano il genocidio in corso a Gaza e la pulizia etnica in Cisgiordania. La stampa specializzata dell’editoria sostiene che anche le traduzioni degli autori israeliani in lingue straniere sono calate molto rispetto agli anni passati. Molte offerte editoriali non hanno avuto risposta. Alcuni contatti stabiliti prima del 7 ottobre sono stati interrotti dopo quella data.
In Egitto è in corso una forte mobilitazione sui social per la cancellazione del concerto della dj canadese, Blondish, programmato per il prossimo 26 luglio. Gli artisti che stanno appoggiando questa campagna motivano la loro opposizione con le dichiarazioni filo israeliane e di sostegno al genocidio a Gaza, pronunciate dall’artista.
Si susseguono gli attacchi aerei israeliani sul sud Libano. Ieri è stata uccisa una donna a casa sua durante il bombardamento di Janata, vicino a Tiro. Hezbollah ha risposto con il lancio di decine di razzi e missili che hanno causato forti danni materiali a strutture militari israeliane.
La stampa israeliana pubblica veline del governo secondo le quali l’esercito sarebbe pronto ad invadere il Libano e aspetterebbe soltanto il segnale politico. Ieri l’altro il presidente francese Macron aveva rivelato che è in corso una mediazione franco-statunitense per evitare l’estensione del conflitto. Il ministro della guerra israeliano Gallant ha respinto il piano francese per una soluzione negoziale del conflitto alla linea di demarcazione tra Libano e Israele. In una durissima dichiarazione ha accusato Parigi di schierarsi contro Israele. Le farneticazioni di onnipotenza di Gallant sono state smentite dallo stesso ministero degli esteri di Tel Aviv che ha definito la dichiarazione di Gallant non opportuna e ha ricordato che la Francia è un paese amico: “aveva difeso attivamente il territorio israeliano dagli attacchi missilistici iraniani a metà aprile”.
In Israele arriverà lunedì il consigliere speciale della Casa Bianca, Amos Hochstein, per tentare una mediazione che eviti l’allargamento del conflitto al fronte libanese. Hochestein aveva condotto le trattative, lo scorso anno, per la delineazione della frontiera marittima tra Libano e Israele, consentendo la spartizione dei giacimenti di gas dell’est del Mediterraneo.
Una nave commerciale che trasportava carbone verso Israele è stata colpita dagli Houthi due giorni fa e sta affondando al largo di Hodeida. Secondo l’ente marittimo britannico, la MV Tutor è stata colpita da un drone marino che l’ha centrata alla fiancata e poi è stata colpita da un missile lanciato dal territorio yemenita. L’equipaggio è stato salvato e trasportato su una altra nave nei dintorni, ma ci sarebbe un disperso.
Di proprietà greca e porta bandiera liberiana, la nave MV Tutor ha la maggior parte dei 22 marinai membri dell’equipaggio di nazionalità filippina. Il ministro delle migrazioni di Manila ha assicurato che sarà dato tutto il supporto per il trasporto dei lavoratori filippini a Gibuti.
Centcom ha comunicato che la marina USA ha colpito con missili una base di radar yemenita controllata dagli houthi.
Notizie dal Mondo
Sono passati due anni, tre mesi e 21 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Kiev respinge la proposta di Putin per una trattativa. “è inaccettabile, perché equivale ad una resa”, dice Zelenski. Il G7 ruba 50 miliardi di fondi russi nelle banche sotto il controllo dei paesi membri, da destinare all’Ucraina. Putin minaccia di rispondere colpo su colpo, confiscando gli investimenti di questi paesi in Russia. Gli USA, secondo un’agenzia stampa economica, non aderiscono alla sottrazione de fondi russi.
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Mai Indifferenti. Voci ebraiche per la PACE leggi tutto
[Giornalismo] La figuraccia dei giornaloni scorta mediatica del genocidio a Gaza. di Farid Adly Qui
Approfondimenti
[Echi della stampa araba]: a cura diMargaret Petrarca (Per saperne di più)
[Finestra sulle Rive Arabe] “Il mare nella letteratura araba contemporanea”, di Antonino D’esposito. QUI
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