Per ascoltare l’audio di oggi, 1° luglio 2024:
Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
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Rassegna anno V/n. 176 (1427)
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Le notizie:
Genocidio a Gaza
Rallenta l’offensiva terrestre su Rafah, ma si inasprisce quella a Shejaie, a Gaza città, che entra nel quinto giorno consecutivo di scontri. I bombardamenti aerei e con l’artiglieria hanno riguardato quasi tutte le località abitate. Gli scontri più duri sono avvenuti a Shejaie e Khan Younis, dove la resistenza ha ancora una forte presenza e usa la guerriglia urbana per colpire i soldati nelle loro basi o durante i loro rastrellamenti. Ieri, l’esercito ha dichiarato che 18 soldati sono rimasti feriti, due dei quali in modo grave.
I generali israeliani hanno compiuto, nella giornata di ieri, 3 stragi uccidendo 43 civili palestinesi e ferendo altri 111.
Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni dichiarate dai politici e generali israeliani. Chiudono gli occhi e dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.
Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.
Situazione umanitaria
Un appello delle istituzioni sanitarie palestinesi per il soccorso delle strutture devastate e senza carburante. Il numero dei feriti in continuo arrivo è superiore alle capacità operative e anche i casi già in cura sono in pericolo di morte a causa della mancanza di ossigeno. L’unica centrale produttiva è ferma a causa della mancanza di carburante e le scorte stanno finendo.
Le acque reflue hanno invaso i ruderi delle case distrutte di Khan Younis e gli sfollati che vi hanno trovato rifugio sono costretti a convivere con odori nauseanti. L’esercito più immorale del mondo ha distrutto con i bulldozer tutto il sistema fognario della città e impedisce di trasferire i rifiuti solidi urbani alle discariche.
II soldati israeliani hanno bruciato tutte le zone agricole nel nord della striscia di Gaza, per impedire alla popolazione di cibarsi di erba e foglie degli alberi.
Cisgiordania e Gerusalemme est
Tulkarem come Gaza. Aerei israeliani hanno bombardato una casa nel campo profughi di Nour Shams, uccidendo una persona e ferendo altre 5, due delle quali in modo grave. Said Izzat Jaber è il giovane di 24 anni assassinato, che si trovava nelle vicinanze della casa colpita. Secondo l’esercito di occupazione, la casa presa di mira era la sede del comando delle Brigate Tulkarem. L’esercito israeliano ha impedito alle equipe di soccorso sanitario di entrare nella casa distrutta, per sottrarre altri eventuali corpi di morti o feriti.
La famiglia Al-Khalidi di Gerusalemme si è vista giovedì occupare, con la forza delle armi, la loro casa che si affaccia alla Moschea di Al-Aqsa da un gruppo di coloni. All’arrivo della polizia, i coloni hanno mostrato un contratto falso di acquisto. La polizia ha fatto evacuare i palestinesi dalla loro casa. “Questa casa è proprietà della nostra famiglia da 200 anni ed è un waqf, non soggetto a vendita”, ha detto Ahmed Al-Khalidi. (Waqf è un lascito alla moschea in caso di mancati eredi). Il ricorso al tribunale ha chiarito la situazione e la famiglia ha potuto tornare nella propria casa.
È andata peggio per la famiglia Hojja, di Burqa, vicino a Nablus. Un gruppo dii coloni ha assaltato la loro casa nel cuore della notte con spari sulle finestre. Solo la fortuna ha salvato la famiglia dalle pallottole sparate ad altezza uomo per uccidere. I coloni provenivano dal vicino insediamento ebraico illegale di Homesh. La polizia chiamata non ha arrestato nessuno degli aggressori. Una violenza gratuita per costringere i palestinesi ad abbandonare le loro terre, che è in linea con la politica del governo Israeliano.
Corte Penale Internazionale
Il partito Likud sta preparando una proposta di legge per la preparazione di una risposta alla Corte Penale Int. in caso di arresto di un politico o un militare israeliano, in applicazione delle eventuali ordinanze di cattura internazionali per crimini di guerra. Secondo il canale 12 televisivo israeliano, nella bozza in discussione vi è un articolo molto pericoloso: “Il governo (israeliano) agirà con tutti i metodi per la liberazione degli arrestati israeliani, compreso l’uso della violenza e le azioni militari”.
Secondo la bozza, saranno vietate tutte le attività della CPI in Israele, si vieterà qualsiasi collaborazione di enti, istituzioni o individui con essa. Saranno previste pene per chi non applica questa legge.
Lo scorso 20 maggio, il procuratore generale Karim Khan ha dichiarato di aver chiesto alla Corte di emettere un ordini di arresto per Netanyahu, Gallant, Halevi e Sinwar.
Israele
Il capo dell’opposizione Lapid sostiene che un cessate il fuoco a Gaza ridurrà la tensione nel nord e permetterà ai coloni israeliani sfollati da 9 mesi di ritornare nelle loro case. Ma il premier non ci tiene né al ritorno degli sfollati israeliani del nord, né al rilascio degli ostaggi. A lui interessa che questa guerra continui il più a lungo possibile, per mantenere la sua poltrona.
Oltre alle perdite in vite di soldati, centinaia di feriti e migliaia di militari tornati dal fronte con forti scompensi psichiatrici, il governo Netanyahu, con questa aggressione genocidaria sulla popolazione di Gaza, ha ridotto in ginocchio l’economia israeliana. Il settore turistico ha perso, nel primo quadrimestre gennaio-aprile 2024, l’80% visitatori rispetto allo stesso periodo del 2023. La maggior parte delle compagnie aeree hanno sospeso i voli da e per gli aeroporti israeliani, a causa delle minacce della guerra.
Anche ieri si sono tenute moltissime manifestazioni contro il governo Netanyahu, per chiedere la ripresa delle trattative con il movimento Hamas. La repressione della polizia è stata particolarmente feroce.
Di un altro tenore invece la manifestazione annunciata per oggi, lunedì. Si terrà stasera alle 18.30, a Tel Aviv, la prima grande manifestazione per la Pace, per dire no alla guerra, per la fine del conflitto e per un nuovo accordo negoziale.
“Una risoluzione politica del conflitto che garantisca i diritti di entrambi i popoli all’autodeterminazione, alla sicurezza, alla dignità e alla libertà” si legge nell’appello sottoscritto da oltre 50 associazioni israeliane ed associazioni miste, composte da ebrei, arabi, israeliani, palestinesi, uniti da un obiettivo comune: pace, sicurezza e rispetto reciproco.
Ieri si sono tenute in molte città del mondo iniziative di supporto a questo movimento pacifista. Si potrà seguire online la manifestazione di Tel Aviv secondo le indicazioni di questo sito ufficiale, dove è anche pubblicato l’appello integrale e le firme degli aderenti: (QUI in lingua inglese).
Arma nucleare
Il quotidiano Maariv ha pubblicato la dichiarazione di un alto funzionario dell’ente pubblico per l’industria aeronautica, Yaer Katz, secondo la quale Israele ha la capacità di capovolgere la situazione, in caso di un attacco interregionale, con l’uso ‘delle armi del giorno del giudizio’, un riferimento esplicito all’uso delle bombe nucleari. Katz ha elogiato il ruolo di Stati Uniti, Francia, GB e Germania nel sostegno totale nella difesa di Israele quando è stata sottoposta all’attacco iraniano. “I nostri alleati sono sempre con noi”, ha affermato.
Va ricordato che il ministro del patrimonio culturale israeliano, Amihai Eliyahu, aveva dichiarato lo scorso dicembre che Israele potrebbe risolvere la vicenda di Gaza lanciando una bomba atomica. Dichiarazioni che sono finite nel dossier della Corte di Giustizia Internazionale, che sta dibattendo il ricorso del Sud Africa contro Israele con l’accusa di genocidio.
Nuovo nazi-sionismo
Il ministro israeliano della sicurezza, l’estremista Ben Gvir ha fatto dichiarazioni a dir poco naziste sui prigionieri palestinesi. Ricordiamo che questo ministro israeliano è stato condannato per terrorismo. Ben Gvir spinge per legalizzare la pena di morte per i prigionieri palestinesi e conferma l’uso della fame come arma di guerra contro migliaia di detenuti palestinesi nelle carceri israeliane. “Devono essere tutti uccisi con una pallottola alla testa. La legge per l’esecuzione dei prigionieri, proposta dal mio partito, sarà approvata in terza lettura dal parlamento. Fino all’approvazione della legge per ucciderli legalmente, forniremo loro quel poco di cibo per mantenerli in vita”.
(QUI LA DICHIARAZIONE PER INTERO)
(Queste immagini non sono di Auschwitz, ma di un carcere israeliano del 2024)
Trattative
L’amministrazione Biden ha bisogno di un successo sul fronte scambio di prigionieri tra Netanyahu e Hamas. Gli esperti hanno lavorato sul testo della proposta di accordo, per avvicinare le posizioni delle due parti, ma la cosa non sembra possibile. Netanyahu ha detto chiaramente che la guerra non si fermerà. I governi di Egitto e Turchia hanno contattato Ismail Hanie, leader di Hamas, per convincerlo ad accettare la nuova versione. La sua risposta è stata determinata “Se nel testo di accordo non ci sarà scritto nero su bianco che, alla fine delle tre fasi di cessate il fuoco, è prevista anche la conclusione del conflitto con il ritiro totale delle truppe di occupazione, non se ne farà nulla”.
Boicottaggio
Un aereo della linea israeliana ha dovuto fare un atterraggio d’emergenza nell’aeroporto di Antalya in Turchia. Sull’aereo una donna si era sentita male ed è stata curata nell’ospedale della città. Al momento di partire, i lavoratori turchi sono entrati in sciopero e non hanno fornito il carburante all’aereo israeliano. Il pilota ha dovuto fare uno scalo a Rodi in Grecia per il rifornimento.
BDS
Oggi, lunedì 1° luglio 2024, a Roma, si tiene la conferenza stampa organizzata dal gruppo congiunto BDS (Boicottaggio Disinvestimento Sanzioni) e Sanitari per Gaza, per il lancio della campagna nazionale di boicottaggio nei confronti dell’azienda farmaceutica israeliana TEVA. Gli organizzatori scrivono: “Come Sanitari per Gaza abbiamo più volte denunciato il genocidio israeliano, abbiamo chiesto ripetutamente un cessate il fuoco immediato e permanente, oltre all’istituzione di corridoi umanitari. L’abbiamo fatto perché riteniamo che chi lavora in campo sanitario si trovi a fare i conti con un pesante bagaglio etico e di umanità: restare in silenzio di fronte a quello che sta succedendo significherebbe svuotare la nostra professione di questa componente vitale”.
“Per questi motivi, – prosegue il comunicato – abbiamo abbracciato sin dall’inizio tutte le campagne del movimento internazionale BDS, fondato da attivisti palestinesi nel 2005, che da anni denuncia puntualmente l’oppressione sionista e risponde con boicottaggi (sul piano economico, accademico, culturale, sportivo, politico, militare) e azioni per il disinvestimento e per sanzioni internazionali. Tra queste, abbiamo deciso di sostenere in particolare la campagna di boicottaggio nei confronti dell’azienda farmaceutica israeliana TEVA: riteniamo che prescrivere e somministrare i prodotti TEVA sia un tradimento della componente etica della professione medica, e non vogliamo essere complici”.
Notizie dal Mondo
Sono passati due anni, quattro mesi e sette giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina
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APPROFONDIMENTI:
[Echi della stampa araba] n°17: Il futuro incerto dei drusi di Israele
a cura diMargaret Petrarca (Leggi tutto).
[Giornalismo] La figuraccia dei giornaloni scorta mediatica del genocidio a Gaza. di Farid Adly Qui
[Finestra sulle Rive Arabe] “Il mare nella letteratura araba contemporanea”, di Antonino D’esposito. QUI====================================================
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