Per ascoltare l’audio di oggi, 15 luglio 2024:
Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.
Direttore responsabile Federico Pedrocchi)
Rassegna anno V/n. 190 (1441)
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Le notizie:
Genocidio a Gaza
Una scuola dell’ONU a Nuseirat è stata colpita con missili lanciati dai caccia israeliani. Era piena di sfollati. 13 uccisi. Un rappresentante dell’UNRWA ha dichiarato che il giorno prima l’organismo internazionale aveva fornito all’esercito israeliano le posizioni GPS di tutte le scuole trasformate in centri di accoglienza per sfollati. “E loro come risposta hanno bombardato gli innocenti”.
Prima di questo crimine, l’esercito di occupazione aveva compiuto altre 4 stragi, nella sola giornata di ieri, con 141 uccisi e 400 feriti giunti negli ospedali. Molti corpi sono rimasti sepolti sotto le macerie e non è stato possibile per le unità di soccorso raggiungerli a causa del fitto fuoco israeliano.
Se ce la fate, guardate questo video di un bombardamento israeliano del primo luglio a Gaza
Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni dichiarate dai politici e generali israeliani. Chiudono gli occhi e dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.
Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.
Situazione umanitaria
Con l’arrivo del caldo, reperire l’acqua potabile per gli sfollati di Gaza è un calvario giornaliero. Tutte le mattine lunghe file di persone, soprattutto bambini, con recipienti attendono il proprio turno davanti ai punti di distribuzione. “Tutti i giorni si svolge questo rito estenuante, sotto il sole cucente e in molti casi l’attesa è vanificata dall’esaurimento dei serbatoi e l’attesa si prolunga ulteriormente in attesa del ritorno dei camion cisterna. I ragazzini una volta riempite le taniche devono percorrere lunghi chilometri per raggiungere la tenda dove sono alloggiati. È una pena imposta dall’uomo ed è una tortura”, ha detto un funzionario dell’ONU che ha visitato Gaza.
Cisgiordania e Gerusalemme est
Quattro feriti da pallottole israeliane in diverse località della Cisgiordania e una donna ferita in seguito all’aggressione di coloni armati nel villaggio di Fundok, ad est di Qalqilia. La donna era nella sua auto quando è stata affrontata dai coloni che le hanno intimato lo stop con le armi spianate e poi l’hanno trascinata per terra e distrutto l’auto con bastoni. I soldati di un posto di blocco non hanno arrestato nessuno degli aggressori e hanno interrogato la vittima. Un mondo alla rovescia.
Gli arresti di giovani attivisti contro l’occupazione sono stati ieri 25.
Prigionieri
Moath Amarnih è un giornalista palestinese della Cisgiordania. Dopo nove mesi di arresto amministrativo, senza accuse e senza processo, è stato rilasciato in questi giorni. È stato incarcerato nei campi di concentramento del Negev, le Guantanamo israeliane come le ha definite. Soffre di un occhio e ha una strana malattia della pelle. Al suo arrivo a casa ha chiesto ai familiari di non abbracciarlo, per non infettarsi. “tutti i circa 3 mila detenuti della Guantanamo di Netanyahu sono affetti di questa malattia, che dà prurito fastidioso; nessuna cura e non avevamo neanche l’acqua per lavarci”, ha detto. Amarnih si è rifiutato di parlare delle torture subite ai colleghi giornalisti, “perché è scioccato psicologicamente”, ha detto sua sorella. “Dopo i controlli ospedalieri a Betlemme, è sempre sdraiato a letto e non parla, ha aggiunto, ‘Cosa serve parlare’, ripete dal suo letto. Siamo un popolo sotto occupazione e il mondo ha voltato la faccia dall’altra parte”, sostiene la sorella.
Trattative
Hamas ha smentito di aver abbandonato le trattative, malgrado il massacro di Nawassi. “La nostra richiesta di un’attenzione dei mediatori ai crimini di Netanyahu è nota e sappiamo anche che Washington è complice dell’aggressione, perché le bombe, che hanno ucciso decine di civili e ferito altre centinaia, sono state fornite proprio dagli USA. Lavoriamo per la fine dell’aggressione e del genocidio e per la liberazione dei nostri patrioti nelle carceri israeliane”. Secondo il comunicato palestinese, è Netanyahu con i suoi attacchi sui civili che lavora per la rottura delle trattative.
Una fonte delle forze di sicurezza del Cairo ha dichiarato, in anonimato, alla tv Al-Qahira Ikhbaria (Il Cairo News) che dopo tre giorni intensi di trattative indirette, il bombardamento su Nawassi ha segnato uno stop.
Israele
A Ramla, quattro militari israeliani, un ufficiale e tre soldati, sono stati investiti deliberatamente da un giovane israeliano di origine palestinese. L’attentatore con la sua auto ha salito sul marciapiedi e travolto i militari che aspettavano alla fermata dell’autobus, poi ha proseguito la corsa e investito un altro gruppo. I soldati presenti in zona hanno sparato e ucciso l’uomo. Due dei feriti sono gravi ricoverati in ospedale.
A Gerusalemme e Tel Aviv si sono rinnovate le manifestazioni con la partecipazione di migliaia di persone, per chiedere al governo di riportare a casa vivi gli ostaggi. Uno striscione enorme alla testa dei cortei accusa Netanyahu di uccidere con la sua politica attendista gli ostaggi: “La vita degli ostaggi è più importante della tua poltrona”. Davanti all’ufficio del premier a Gerusalemme ci sono state dure cariche e altri arresti.
Siria 1
Bombardamento israeliano a Damasco. Un soldato ucciso ed altri due feriti, secondo fonti dell’esercito siriano. I missili sono stati lanciati dal Golan siriano occupato. Le difese anti aeree siriane sono entrate in funzione e hanno abbattuto in cielo alcuni dei missili israeliani, ma l’intensità dei lanci ha soverchiato le capacità difensive e uno dei missili ha colpito una casa civile. Israele padroneggia i cieli siriani e compie attacchi continui con il pretesto della presenza militare iraniana.
Siria 2
Un gruppo di miliziani dell’Isis ha attaccato una postazione dell’esercito siriano a sud di Palmira. I miliziani sono arrivati su due auto 4 ruote motrici e diverse moto di grossa cilindrata. Hanno preso a sorpresa i soldati che si sono arresi senza combattere. Il gruppo ha confiscato tutte le armi e le munizioni e poi ha trascinato gli 8 soldati con sé come ostaggi.
Notizie dal Mondo
Sono passati due anni, quattro mesi e 21 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.
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Mai Indifferenti. Voci ebraiche per la PACE leggi tutto
APPROFONDIMENTI:
[Echi della stampa araba] n°17: Il futuro incerto dei drusi di Israele
a cura diMargaret Petrarca (Leggi tutto).
[Giornalismo] La figuraccia dei giornaloni scorta mediatica del genocidio a Gaza. di Farid Adly Qui
[Finestra sulle Rive Arabe] “Il mare nella letteratura araba contemporanea”, di Antonino D’esposito. QUI
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